capitolo settimo;

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Dove Diluc esce più volte dal personaggio

Dove Diluc esce più volte dal personaggio

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> Diluc <

Mi svegliai per colpa della sensazione di bagnato che avvertivo sotto la testa.

Mi misi a sedere sul letto e me ne pentii subito dopo, a causa di un forte giramento dovuto alla bravata della sera prima.

"Stupido vino."

Stupido Kaeya.

Sentii un frusciare di vestiti alle mie spalle e solo allora mi resi conto di trovarmi accanto a Selene, stesa vicino a me, gli occhi rigati dalle lacrime e il corpo colto da spasmi leggeri ma sofferenti.

«Ma che-»

«Sh!»

Kaeya si trovava in piedi vicino ad una lampada ad olio, intento ad accenderla con un fiammifero che non sembrava dargli ascolto.

Non ci stavo capendo nulla.

«Kaeya-»

Il cavaliere mi fece di nuovo segno di fare silenzio e finalmente la fonte di luce iniziò a funzionare. Appoggiò la lampada sul comodino e poi s'inginocchiò per prendere la mia giacca, lasciata cadere a terra.

«Che stai-»

«Perché apri la bocca solo quando devi fare silenzio?» sussurrò lui indicando con lo sguardo la ragazza irrequieta.

Sentii il petto farmi male. Quella domanda, mi aveva fatto male.

«Perché non la svegliamo e basta?»

«Perché credo di avere una soluzione.»

Kaeya sfilò dalla tasca del mio giacchetto uno di quei foglietti che portavo sempre con me. Si sedette di nuovo sul letto ed iniziò a leggere: «Selene si perde nella notte, circondata dal buio che inghiotte...»

Più il cavaliere andava avanti con quella strana filastrocca, più la ragazza sembrava calmarsi. Pian piano le lacrime smisero di scenderle dagli occhi e anche gli spasmi finirono.

«Cos'è?» domandai confuso.

«Una ballata che ti ha cantato stanotte. L'ho trascritta. Ora aiutami a cambiare il verso del cuscino. Tu sollevala dolcemente

Ancora mezzo intontito, infilai il braccio sotto il collo di Selene e la alzai di poco, quel tanto che bastava a Kaeya per rigirare il cuscino.

«Perché la bambina della filastrocca ha il suo stesso nome?» domandai perplesso.

«Che ne so» rispose Kaeya. «Sarà un nome popolare dalle sue parti.»

Sembrava particolarmente scorbutico. O meglio, infastidito. Non vedevo quella sua faccia corrucciata da un sacco di tempo. Soprattutto se diretta a me: ormai mi ero tanto abituato alla sua espressione a presa di culo che vederlo con quello sguardo mi fece tornare dieci anni indietro, quando mio padre lo prese sotto la sua ala protettiva.

Selene || Kaeya x OC x Diluc [◬]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora