Capitolo 3

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...Un giorno di pioggia, ebbe rovinato la tranquillità della giovane studentessa, il rumore della pioggia non riusciva a farla concentrare, così chiuse i tanti libri aperti, e andò nelle stanza affianco dove ci furono altre amiche sua, compresa Patricia. Chiese di poter restare, sentii la necessità di avere compagnia e di fare due chiacchiere per staccare la mente da tutto quello studio. In realtà non volle rimanere in quella stanza da sola, un poco gli faceva paura, poi con la pioggia, diventava tutto molto cupo e raccapricciante per lei. Qualche sigaretta l'avrebbe aiutata a rilassarsi. Le quattro amiche parlarono e risero per tutto il tempo, raccontarono delle loro notti focose coi giovani studenti, e delle loro ambizioni, Michelle partecipò alla conversazione, ma accadde che la giovane studentesse, ebbe lo sguardo fisso sul muro tappezzato di poster dei cantanti più apprezzati dell'epoca. Patricia che sapeva cosa fosse accaduto nella loro stanza, gli domando cosa stesse succedendo, ma Michelle non diede nessuna risposta, e cominciò a tremare di paura. Non ebbe le forze per parlare, ma poi, crollo a terra, riprendendosi pochi secondi dopo domandando lei stessa cose fosse successo. Patricia fu incredula, decise di portarle nell'infermeria della scuola, fu Michelle, fradicia di sudore. Michelle non volle andare, era consapevole forse che quel suo malessere era dipeso da qualcosa di più macabro che cominciava a tormentarla. La notte Michelle chiese a Patricia di non lasciarla sola, ebbe paura, e le due rimasero insieme in quella stanza. Patricia cominciò davvero a preoccuparsi per l'amica, qualche giorno prima fu accaduto qualcosa di particolare, e qualcosa era nuovamente accaduto. Non riusci però a darsi spiegazioni. Parlarono di questo per alcune ore prima di addormentarsi, ma nessuna delle due trovò una spiegazione razionale a tutto. Non gli rimaneva altro che continuare la loro vita al collage, e di portare a termine i loro studi. Michelle si svegliò presto la mattina, dovette ripassare per la lezione che ci sarebbe stata la mattina. Fuori il tempo è bello, e dopo scuola, avrebbe tanta voglia di fare una passeggiata nel bosco a pochi chilometri dal collage. Le avrebbe accompagnate un amico che ebbe la macchina. Fu entusiasta della gita fuori porta, e non aspettò altro che il termine delle lezione per poter andare e trascorrere un pomeriggio insieme, tutti insieme. Quel pomeriggio fu particolare per tutti, molto più per Michelle. La studentessa fu sempre un poco per le sue, specialmente i quegli ultimi giorni in cui accaddero cose strane. Terminate le lezioni, Michelle andò nella sua stanza, poso i libri, indossò la felpa bianca e rossa del collage, e uscì. Salirono tutti in macchina, e si diressero nel bosco poco distante dal collage. Arrivarono, ci fu aria pura, furono tutti molto sereni, anche Michelle lo era. Camminarono addentrandosi nella fitta boscaglia fino a quando Patricia, si accorse che Michelle non fu con loro. La chiamarono strillando il suo nome, ma non ebbero nessuna risposata dalla giovane studentessa. Michelle si fu addentrata in una grotta, da archeologa che volle diventare, per lei quello fu una cosa bella, ma non era cosi, fu solo la porta che l'avrebbe condotta a conoscere l'inferno. Passò due ore in quella grotta, finalmente poi trovò la via di uscita dove incontrò gli altri che gli domandarono sollevati perchè non gli aveva avvertiti. Michelle ebbe un viso diverso dal solito, e un atteggiamento strano. Nessuno però diede molta importanza a quella stranezza, ma Michelle fu davvero cambiata nel giro di qualche ora. 

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