Capitolo 14

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..Michelle fu in ospedale, dovette rimanerci per qualche settimana per riprendersi un poco. Il suo corpo fu ormai deperito, secco, dovette nutrirsi tramite flebo e essere costantemente monitorata, anche se la strumentazione dell'epoca non fu all'avanguardia come quelli di adesso. Alcune compagne di scuola andarono a farle visita, gli portarono dei fiori da posare sopra il comodino accanto al tetto. Dormiva tanto la povera Michelle, dovette riprendere forze. Dopo la permanenza in ospedale, sarebbe rientrata a scuola per continuare gli studi. Padre Dhai andò a fargli visita, si sedette accanto al letto e la fissò, non gli sembrava vero che quella giovane ragazza si fosse salvata dal male. Michelle apri gli occhi, trovandosi il prete davanti. ''Padre, è da tanto che state li?'' _ ''da qualche ora Michelle. Da qualche ora''. Michelle sorrise, e chiese di potersi mettere seduta nel letto. Padre Dhai l'aiuto, lei, non ce l'avrebbe fatta da sola. ''Stanotte non sono riuscita a prendere sonno subito. Qualcosa mi teneva sveglia''. Padre Dhai associò questo con il trambusto dei giorni passati, che ebbero sicuramente scosso la povera studentessa. Michelle non ricordò moltissimo dell'accaduto, chiese della compagna di stanza, Patricia. Si chiedeva come mai non fosse andata a trovarla. ''E' morta'' disse padre Dhai. Michelle non ci pote credere. ''come è successo?'' domandò! Padre Dhai gli raccontò tutto, nei minimi particolari. Michelle ne rimase sconvolta. ''Io ho fatto questo?'' in lacrime disse. Il prete cercò di rassicurarla dicendole che non era assolutamente colpa sua, che lei era stata solo un mezzo per poterlo fare. ''Mi lasci sola padre, mi lasci da sola la prego!!'' .. Padre Dhai so alzò, e andò via. Michelle passò qualche ora nel cercare di ricordare qualcosa, di capire come e perchè era successo tutto questo, ma non trovò nulla che potesse farle pensare a qualcosa di macabro magari accaduto tempo prima, che avesse potuto scaturire tutto questo incubo che finalmente fu apparentemente finito. Michelle si accorse di non avere più la collanina d'oro che portò sempre al collo.. Fu una medaglietta di S. Antonio. Li capii che non fu più protetta, chiamò l'infermiera con la poca voce che aveva e gli domandò se fossero stati loro a togliergliela. ''No Michelle, non avevi nessuna collana quando sei arrivata qua''.. Michelle capii, ma la rivolle. Non appena Padre Dhai sarebbe tornato a trovarla, gli e ne avrebbe chiesto una. O almeno, qualsiasi altra figura sacra che potesse proteggerla in qualche modo. Arrivò la notte, Michele fu ancora sveglia quando qualcuno entrò nella stanza dell'ospedale. ''Ti sei ripresa dall'ultima volta che ti ho visto'' . Michelle fu girata dall'altro lato, non vide chi fosse, ma ne riconobbe la voce. Si girò lentamente, e vide la sua amica, la sorrise. ''Patricia sei tu.. Mi hanno detto che eri morta'' _ ''Sono stata solo assente Michelle'' . La studentessa fu confusa, non sapeva che credere ma, quella presenza in quella stanza, ebbe qualcosa di strano. ''gli orari di visita sono terminati, come hai fatto ad entrare?'' _ ''sono sempre stata qua Michelle'' .. Continuava a non capire. Patricia fu morta, cosi le venne detto, e ora se la ritrovava davanti che le parlava.  Arrivò il momento che ''Patricia'' andò via, salutando Michelle baciandola sulla guancia. ''Torno presto a trovarti, è una promessa!'' Michelle non rispose, e la osservò andare via. Ebbe una camminata strana, particolare, come se quel corpo fosse privo di ossa ma, non ci fece caso poi più di tanto. Avrebbe raccontato tutto a padre Dhai, chiedendogli spiegazioni sulla reale sorte di Patricia. La mattina arrivò, e con ella, anche ''Padre Dhai'' che la salutò. Michelle chiese spiegazioni sulla sorte di Patricia, raccontando che la notte prima gli aveva parlato. ''Patricia è viva Michelle, ho solo confuso..... Michelle'' . La giovane studentesse cominciò a dubitare seriamente della veridicità delle parole del prete, Udii delle campane, sentii abbaiare, ma ne campane suonarono in quella cittadina, ne c'erano cani nella zona. Era lui, la BESTIA, che permettesse che Michelle udii determinate cose, era li, e ci era stato anche la notte prima. Quel ''prete'' si alzò, ''A presto piccola Mich. A presto''.  Michelle si spaventò, Mich la chiamò la nonna quando era piccola, nessuno sapeva di questo, nessuno. Fu molto spaventata, e fu confusa ogni giorno di più. 

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