Capitolo 10

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..Quel giorno, cominciarono i preparativi per la festa di addio del professor Smith, ormai anziano e stanco dovette andare in pensione. I preparativi furono fatti nella grande palestra della scuola, che avrebbe ospitato l'intera scuola. Addobbarono tutto con dei palloncini colorati, ghirlande, e ci sarebbe stata anche della musica e dei balli tra studenti e studentesse. Cominciarono la mattina, sino al pomeriggio, la festa si sarebbe svolta la notte stessa. Furono tutti emozionati, non aspettavano altro che dare inizio al divertimento, dopo qualche tragedia, ci voleva. Nessuno si preoccupò per Michelle che ormai fu rinchiusa in quella stanza da due giorni. La sera arrivò all'improvviso, ma furono solo le diciotto e non fu ancora ora. Uno degli organizzatori mise a posto alcune cose, fece portare le musicassette e delle casse audio che si sarebbero sentite in tutta la palestra. Ci fu aria di tensione, una brutta atmosfera regnava per tutta la scuola, prima sempre luminosa ed armoniosa, ora sempre grigia e triste. Michelle ebbe questo potere, ma nessuno, o quasi, ne fu consapevole. La sera tutti dovevano indossare un vestito particolare, eleganti, doveva essere una festa di addio ma con divertimento assoluto. Prepararono anche il banchetto con delle vivande per tutti quanti ed era finalmente tutto pronto. La sera tutti gli studenti e le studentesse della scuola, si prepararono, furono impeccabili tutti quanti, e scesero in palestra dove avrebbero atteso il professor Smith per concedergli un applauso prolungato per la sua bellissima carriera in tutti quegli anni. Furono tutti in palestra, il professore arrivo, e tutti li a festeggiare tra bibite e buona musica. Anche il professor Smith sembrava divertito improvvisando passi di danza. Furono tutti in allegria. La musica cominciò a sentirsi male, ma fu soltanto il nastro che venne invertito. Si aprì la porta in fondo alla palestra e quella solita nebbia che percorreva il pavimento, si fece spazio tra i presenti. Freddo e dolori lancinanti presero possesso dei partecipanti. videro una figura arrivare, Fu Michelle, stranamente con un aspetto decisamente migliore. Tutti la fissarono mentre la giovane studentessa camminò tra la folla con un passo lento e non preciso. Michelle ebbe lo sguardo fisso verso la fine della sala, Quella fitta nebbia gelida, accompagnava il suo percorso. Una delle studentesse si avvicinò, ''hey, vedo che stai bene'' Non fu cosi. Michelle si girò di scatto verso la ragazza. Quella ragazza si spavento, vide il volto della giovane compagna, trasformato, come se fosse sciolto da qualcosa, e quella strana creatura, cominciò ad emettere urla possenti derivanti da una voce maschile e possente. Tutto cominciò a tremare, facendo cadere l'intonaco dal soffitto, tutti fuggirono via, alcuni caddero a terra venendo calpestati, ma per fortuna nessuno fu ferito gravemente. Uscirono tutti fuori in giardino, dove Michelle fu già presente, appesa al muro con una posizione tremenda. Gli scagliarono contro ogni cosa, sassi, tronchi, ma a Michelle fecero soltanto ridere. Bastava una frase detta da Michelle, che tutto ciò che ci fu attorno prese vita in un vortice di frammenti di vetro, sassi e pezzi di legna che vennero scagliati sulla folla ormai impaurita. Corsero nuovamente all'interno della scuola, barricandosi ogni uno nella propria camera, ma, quella fitta nebbia, e quella figura vestita da prete che appariva sempre nell'angolo più buio della camera, fu presente in tutte le stanze. Ogni uno dei presenti vide Michelle con la testa girata verso le spalle, che li fissava, Fu presente in ogni stanza acanto a quella figura vestita da prete che, emetteva sempre strani ruggiti, o almeno, quello ricordava. Tutti udirono la stessa cosa, tutti in tutte le stanze, ma quando Michelle, cominciò a gridare, tanto da frantumare i vetri e di far tappare gli occhi e le orecchie a tutti quanti, d'improvvisò tutto quella notte finì.. Tutti uscirono dalle stanze per assicurarsi che i compagni stessero tutti bene, e li cominciò una preghiera collettiva, rivolgendosi a dio. Quella notte tremò tutto, Michelle pote udirne le preghiere che a lei provocavano solo del male fisico, tanto che cominciò a graffiarsi il corpo, infastidita da tali prediche. 

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