8.

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<<Ti odio>> Tara era finita di nuovo per terra, con la punta di Vortice puntata alla gola.
Percy ridacchiò, afferrandole la mano e tirandola su; Tara sentì di nuovo quella strana sensazione di quando si erano presi per mano durante il viaggio ombra e ritrasse il braccio di scatto.
<<È inutile continuare>> borbottò, sentendo il viso rosso per la fatica.

Ma Percy scosse la testa <<con la sinistra>> cambiò mano alla spada e Tara esitò qualche istante, per poi annuire e rimettersi in posizione.
Allungò la spada troppo pesante per lei davanti a sé, ma anche combattendo con la mano sbagliata Percy riuscì a disarmarla.

Esclamò frustrata, voltandosi verso il figlio di Poseidone stanca di perdere.
Percy inarcò un sopracciglio come a sfidarla e Tara sentì una stretta allo stomaco, allargo la mano sinistra e accanto a lei emerse uno scheletro.
Non era mai successo e rimase stupita, ma dopo qualche secondo tornò a guardare Percy <<si fa sul serio>> gongolò il ragazzo, riprendendo Vortice con la mano destra.

Tara fece un movimento veloce e lo scheletro si lanciò contro Percy, mentre un altro emergeva alla destra della ragazza.
Il figlio di Poseidone li schiavava abilmente e riuscì a disintegrarne uno.
Tara arricciò il naso infastidita e si guardò attorno, cercando un modo per riuscire a sorprenderlo almeno una volta.

Ripensò alla partita di caccia alla bandiera e inarcò un sopracciglio, mente Percy di spalle cercava di colpire il secondo scheletro.
Tara inspirò, schioccò le dita e lo scheletro si trasformò in un mucchietto di ossa, lasciando Percy interdetto.
Il ragazzo si voltò per guardarla, ma era già sparita, ricomparendogli alle spalle.
Gli picchiettò la spalla e Percy si voltò di scatto, ma Tara fu più veloce: lo spinse a terra, bloccandolo sedendosi su di lui, estraendo il sottile pugnale nero e puntandoglielo alla gola.

<<Ho vinto>> gli occhi verdi come la giada di Tara scintillarono e Percy alzò gli occhi al cielo sbuffando <<hai barato>> la rimbeccò.
<<Non avevamo stabilito regole>> replicò lei, stringendosi nelle spalle.

Si sentì un fischio e qualche risata, poi un paio di applausi e i due si voltarono, osservando la piccola folla di semidei che si era formata nell'arena.
<<Allora non sei imbattibile Jackson>> rise qualcuno e Tara si sentì a disagio.
Si rimise in piedi velocemente, riponendo il pugnale e aspettando che anche Percy si alzasse.

<<Vorrei anche io degli scheletri al mio servizio>> sospirò Leo, osservandosi le dita annerite, mentre Nico accanto a lui gli lanciava un'occhiata di superiorità.
<<Da quanto siete qui?>> chiese Annabeth <<siamo arrivati per primi>> rispose Percy.
<<Io sto morendo si fame>> aggiunse poi <<andiamo?>> si voltò verso Tara, che alzò lo sguardo su di lui sorpresa <<io?>> chiese conferma stupidamente e lui annuì <<si, abbiamo saltato entrambi la colazione>> sorrise, salutando gli amici con un cenno e avviandosi verso la mensa.





Tara stava aspettando che Annabeth uscisse dalla doccia, e si strinse di più l'asciugamano grigio attorno al corpo, rabbrividendo.
<<È vero che ti fai Percy Jackson?>> una ragazza con i capelli lunghi fin sotto il seno si avvicinò a Tara, presto seguita da altre due.

Tara la guardò incredula <<come scusa?>> chiese <<Jake, mio fratello, l'ha visto uscire insieme a te dalla tua cabina stamattina>> ghignò la ragazza <<quindi? È vero?>> chiese di nuovo.
Tara si rabbuiò <<no>> rispose <<non so cosa...Jake abbia visto, ma è solo amico di Nico>> aggiunse.

Annabeth era uscita a propria volta dalla doccia e osservò la scena curiosa <<che succede?>> chiese e Tara la guardò supplicandola con lo sguardo di portarla via <<Jake ha visto Percy uscire dalla cabina di Tara stamattina>> ripetè la ragazza <<c'è qualcosa tra di loro?>> ghignò.

Annabeth fece una risatina divertita <<oh ma Percy è...diciamo che gioca per l'altra squadra...non so se è chiaro>> rispose e Tara sgranò lo sguardo.
<<Cosa?!>> la ragazza impallidì <<anche lui? Ma...>> si imbronciò, poi lanciò un'occhiata alle amiche e si dileguarono.

Annabeth fece segno a Tara di seguirla e scoppiò a ridere <<non è davvero gay, no...?>> la figlia di Ade la osservò e Annabeth scosse la testa <<no, ma mi diverte dirlo e notare l'espressione sulle loro facce>> ridacchiò.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora