2.

1.7K 48 4
                                    






<<Gli Dei dell'Olimpo? E tutti i miti? E i...mostri?>> Tara guardava il centauro - perché si ora esistevano anche i centauri- davanti a sé allibita.
<<E gli Dei hanno dei figli, con...con poteri magici? E che combattono i mostri>> continuò e Chirone annuì <<e io sarei figlia del...Dio dei morti>> si guardò attorno nella stanza e Chirone annuì di nuovo <<Ade>> borbottò.
<<E lei, lei sarebbe Dioniso, il dio delle Baccanali>> Tara guardò infine il signor D, che stava seduto su una poltroncina a scrutarala annoiato.

Lo sguardo violetto del dio si illuminò e le guance si arrossarono <<oh, nessuno si ricorda mai delle Baccanali>> commentò e Chirone sorrise.
<<Credo che tu possa fare il giro del campo, ti sarà tutto spiegato, e Annabeth chiarirà i tuoi dubbi>> fece cenno a Tara di uscire.
Furoi dalla casa c'era una ragazza bionda che la aspettava con un sorrisetto appena accennato.

<<Annabeth>> tese la mano e Tara la strinse esitante <<Tara>> rispose.
Annabeth guardò Chirone e si fecero un cenno di intesa <<vieni con me>> Annabeth fece cenno a Tara di seguirla.





<<Ok quindi aspetta>> Tara fece fermare Annabeth tra la cabina di Zeus e di Poseidone, dopo un lungo giro per tutto il Campo e un'altrettanto lunga spiegazione <<fammi capire>> guardò irritata la ragazza bionda.
<<Campo per semidei, cabine per ogni divinità, i tre pezzi grossi, io sono figlia dell'unico Dio che tutti a quanto pare odiano, dei mostri e altre creature terrificanti provenienti dal...Tartaro come Titani e Giganti>> inarcò le sopracciglia sempre più allibita <<mi perseguiteranno, dovrò imparare a combattere e scegliere un'arma>> inspirò profondamente <<e devo tornare sul punto in cui tutti già mi odiano?>> concluse.

Annabeth la guardò quasi divertita <<più o meno>> annuì.
<<E comunque nessuno ti odia, anzi hai un fratello>> aggiunse.
Tara si senti sbiancare e guardò Annabeth come se le avesse tirato un pugno in faccia <<come scusa?>> chiese.
La figlia di Atena fece un cenno alle sue spalle e Tara si voltò, notando Percy e Jason venire verso di lei, accompagnati da un terzo ragazzo, più basso e sottile degli altri, avvolto in una grande giacca da aviatore scura.

<<Ehi>> salutò Percy <<Nico lei è Tara, Tara lui è Nico. Siete fratelli>> disse.
Tara scrutò il ragazzo, che dove avere la sua stessa età e che inarcò un angolo della bocca come saluto.
<<Da parte di padre...ehm...ovviamente>> aggiunse subito Jason e Tara gli scoccò un'occhiata ovvia.

<<Ehm, ciao>> salutò il ragazzo <<vieni ti faccio vedere la Cabina 13>> rispose lui, facendole cenno di seguirla.
Tara guardò gli altri tre incerta, per poi seguire il fratello verso la Cabina 13.

<<Non sono uno di molte parole>> borbottò Nico una volta arrivati davanti all'entrata <<però è bello tu sia mia sorella>> annuì.
Tara si sentiva sempre più frastornata e si limitò a seguirlo all'interno.
Aggrottò subito le sopracciglia guardandosi attorno <<cosa pensano, che ci vivano dei vampiri qua dentro?>> commento.
Nico annuì <<lo so!>> esclamò <<stupidi stereotipi>> borbottò.

Poi si lasciò ricadere sul fondo di uno dei letti <<bene, ora puoi sfogare tutti gli insulti che hai da dire su questo posto>> sospirò e Tara non poté trattenere una piccola risata.
Poi sospirò, stringendosi nelle spalle <<pensavano che fossi una figlia di Poseidone>> disse, pensando solo dopo a quanto fosse forse la cosa meno rilevante.
Nico inarcò le sopracciglia <<papà non sarà stato contento>> replicò e Tara annuì, ripensando ai due scheletri che uscivano dal terreno e alla risata.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora