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Cammino nel grande giardino, osservo i fiori curiosa.
"Principessa Anika" mi fermo confusa e mi giro, vedo un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castani chiaro.
"Signore" dico sorridendo "è un vero piacere rivedervi"
"Perdonatemi la mia maleducazione di questa mattina, ho perso la cognizione del tempo e..."
"Non preoccupatevi non sono arrabbiata con voi"
Invece sì sono offesa e non poco.
"Dove stavate andando?" Dice curioso.
"In nessun posto in particolare, passeggiavo esplorando"
"Posso unirmi a voi?"
"Certo" indico lo spazio al mio fianco "prego" passeggiamo insieme.
"Sono anni che non ci vediamo, eravamo solo bambini" dice sorridendo.
"Si è vero" dico annuendo "sono felice di rivedervi"
"Anche io, siete bellissima"
"Grazie" dico sorpresa, arrossisce.
"Perdonatemi forse non dovrei essere così diretto, non sono bravo con le donne, sono veramente impacciato scusatemi" dice agitandosi.
Sorrido divertita e scoppio a ridere.
"Simon state tranquillo va tutto bene" dico divertita.
"Mi dispiace" dice sospirando.
"Non preoccupatevi anche io non sono brava con gli uomini, ditemi quello che volete quando volete, dobbiamo conoscerci e vorrei che foste sincero con me"
"Va bene" dice sorridendo "siete una splendida persona Anika"
"Non poi così tanto, cosa fate nel tempo libero?"
"Mi piace leggere, andare a cavallo e pescare"
"Pescare?" Dico divertita.
"Si, a volte prendo una canna da pesca, vado sul lago oltre questi alberi e prendo una barca, ci salgo sopra e vado esattamente al centro così che nessuno possa disturbarmi, poi getto l'esca e aspetto finché qualche pesce non abbocca, poi lo prendo e lo libero di nuovo"
"E perché?"
"Perché?" Dice confuso, ci pensa "perché pescare è una cosa piacevole e poi i pesci sono esseri viventi meritano di vivere" dice sorridendo spensierato, lo guardo attenta.
"Mi piace questa concezione delle cose" dico sorridendo divertita "dai tanta importanza alla vita?"
"Assolutamente, in ogni cosa c'è vita, ogni cosa è al suo posto per una ragione, ogni cosa accade per una ragione io penso questo" dice deciso, lo guardo attenta.
Questo ragazzo sarà facilissimo da manipolare e sarà facile strappargli informazioni, deve essere davvero sciocco se ha tempo di pensare a queste stupidaggini. È ora di mettersi all'opera.
"Se ogni cosa accade per una ragione allora anche il fatto che voi e io siamo qui per un motivo" dico guardandolo attenta.
Sorride "forse il destino ha in serbo per noi qualcosa di meraviglioso" mi guarda e nei suoi occhi vedo pura felicità, senza malizia solo felicità, lo guardo attenta analizzandolo e cercando di capire se finge oppure no, sorrido sinceramente e scuoto la testa.
"Beh lo scopriremo immagino, abbiamo tanto tempo" dico sorridendo.
"Principe Simon!" Un ragazzo corre da noi, è uno dei cavalieri del re.
"Dimmi Clay"
"Vostro padre vi cerca" dice serio.
"Vado subito, perdonatemi Anika, devo andare"
"Non preoccupatevi avremo tempo"
Annuisce e sorride "a dopo" mi bacia una guancia e corre via, lo guardo sorpresa e confusa, se ne va seguito dalla guardia, sospiro e stringo appena le labbra.
"Okay..." ricomincio a camminare "forse sarà più facile di quel che pensassi"
"Cosa sarà più facile?" Lancio un riletto spaventata appena una ragazzina mi spunta di fianco, tengo una mano sul petto mentre lei ridacchia.
"Perdonatemi se vi ho spaventata" dice divertita "allora? Cosa sarà facile?"
"Scusatemi chi siete voi?" Dico confusa.
"Sono la principessa, mi chiamo Clarion" dice porgendomi una mano, la stringo confusa "tu devi essere Anika"
"Si sono io" dico confusa, sorride ridacchiando.
"Bene Anika allora, cosa sarà facile? Cerchi di fregare mio fratello?"
"Come scusa?" Dico sorpresa.
"Mio fratello è un bonaccione, un sempliciotto, ha sempre la testa tra le nuvole ed è un pochino svampito per questo in quanto sorella devo proteggerlo, qual è il tuo piano?"
La guardo stordita da suo fiume di parole velocissime.
"Principessa Clarion mi state accusando di essere una seduttrice?"
"Non proprio ma in sostanza si"
"Non so se offendermi o se lo state dicendo senza saperne il significato" dico confusa.
"So il significato e non c'è bisogno di offendersi, qual è il tuo piano Anika"
"Non ho nessun piano" dico corrugando la fronte.
"A me sembri sospetta"
"Ma che...sentite non mi conoscete neppure come vi permettete di offendermi in questo modo?" Dico seria "santo cielo statemi lontana!"
Mi allontano da lei arrabbiata e vado in camera mia con passo pesante.

Essere torchiata da una ragazzina, una piccola strega ficcanaso che purtroppo sa nascondersi benissimo, non devo abbassare la guardia ne quando sono in giro ne quando sono sola.
Respiro profondamente legandomi i capelli in uno chignon ordinato, liscio il vestito blu scuro sul ventre e annuisco.
"Che fastidio" dico seria, indosso le scarpe e poi esco, vado nella sala da pranzo e vedo al tavolo, saluto la famiglia reale e Clarion sorride allegra guardandomi, mi sistemo a sedere e poso il tovagliolo sulle gambe.
"Come state Anika? Vi piacciono le vostre stanze?" Dice il re sorridendo.
"Molto vi ringrazio" dico gentilmente.
"Avete avuto modo di visitare il palazzo?"
"Ho visto il giardino ed e bellissimo, ci sono tantissimi fiori diversi ed è incredibile vederne così tanti, nel mio giardino abbiamo davvero poche varietà al confronto"
"Perché è più piccolo?" Dice Clarion divertita.
"Clarion!" Dice sua madre riprendendola.
"No non perché è piccolo ma perché mia madre fece piantare solo i suoi fiori preferiti" dico semplicemente "era una donna molto decisa"
"Interessante e lei com'è?"
"È morta due anni fa" dico a disagio, mi schiarisco appena la voce sentendo un groppo in gola, sistemo il tovagliolo sulle gambe anche se è già perfetto "aveva una brutta malattia e nessun medico poteva guarirla"
"Oh mi dispiace" dice pentendosi di aver chiesto.
"Non...importa, era comunque una brava donna, piena di vita, era buona e altruista, ha combattuto fino all'ultimo secondo, si è preoccupata di mio padre e mio fratello fino all'ultimo e poi...beh non c'è stato niente da fare"
"E tu? Non si è preoccupata di te?" Dice dolcemente e indecisa se chiedere o meno.
"Sono più forte di quel che si possa pensare" dico sorridendo appena "ha affidato a me la cura di mio padre e mio fratello ma...non mi danno mai ascolto, sono testardi e vogliono fare sempre tutto di testa loro"
"Uomini" dice divertita alzando gli occhi al cielo, sorrido appena
"Eh già"
Non mi aspettavo di parlare di mia madre, speravo di parlare di qualsiasi altra cosa è che questo argomento non uscisse per parecchio tempo.
Cambiano argomento parlando tra loro e io mangio in silenzio catturando qualche informazione utile di tanto in tanto per esempio riferita ad alcuni disordini nei paesi più piccoli dovuti alle ribellioni dei contadini contro i nobili che hanno tutte le terre, qualcosa si smuove nel loro regno e quando accade...beh basta poco perché il disordine si espanda a macchia d'olio.

Inganno e poi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora