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'Cara Anika,
Sono felice che tutto stia andando secondo i piani, ottimo lavoro.
L'informazione che mi hai trasmesso è molto interessante e ci stiamo già lavorando, sono fiero di te, anche tua madre lo sarebbe' stringo le labbra e stringo appena il foglio tra le mani, mi
alzo infastidita, Simon che mi tiene costantemente d'occhio mi guarda serio.
"La mamma avrebbe impedito tutto questo" mormoro arrabbiata, guardo il foglio.
'Qui a palazzo sentiamo la tua mancanza, ci manca la donna di casa e tu sei l'unica e sola che può farlo, il compito che ti ho assegnato non è facile ma mi stai rendendo davvero fiero di te, continua così.
Ti voglio bene,
Papà'
Cerco di non avere un attacco isterico dovuto alla paura di aver mentito a mio padre.
"Okay" dico semplicemente "va bene aspettiamo qualche giorno e poi gliene invierò un'altra"
Simon annuisce "bene"
Vado sul balcone e guardo fuori, il giardino è pieno di colori, respiro profondamente e sento dei brividi sul corpo.
"Simon vorrei restare sola" dico guardandolo, vedo che si è appisolato sulla poltrona e mi blocco, sospiro e lo guardo dolcemente, prendo una coperta e gliela metto addosso delicatamente "mi dispiace amore mio" sussurro dandogli un bacio delicato sulla fronte, sospiro e passo una mano tra i suoi capelli.
"Devo pensare ad un modo per non farmi ammazzare" mi guardo allo specchio e in qualche secondo mi rendo conto che in realtà, non ho nessuno di cui fidarmi davvero, gli occhi mi si riempiono di lacrime e mi trema il respiro, sorrido dolcemente torturandomi le mani, respiro profondamente e raddrizzo la schiena alzando la testa "io sono Anika, principessa di Illiria, figlia di Margaret Lorein, guerriera della vita" dico decisa "mi rialzerò da sola davanti a paure e difficoltà" stringo la collana di mia madre che porto sempre al collo e mi trema la voce "resterò fedele a me stessa ogni giorno della mia vita e non tradirò" deglutisco, apro le labbra e la voce non esce, una lacrima mi riga il viso "la mia famiglia, pena... la morte" sbatto le palpebre per non piangere, sfioro il fianco e mi guardo a testa alta.
Sento un fruscio alla finestra, mi giro e vedo un falco sulla ringhiera.
"Il falco di mio fratello" dico tremando, mi avvicino lentamente ed esco sul balcone.
Scruto il giardino attenta ma non vedo nulla "lampo" dico guardando il falco, urla e poi spicca il volo andandosene.
"Anika?" Guardo il falco volare e faccio qualche passo indietro senza distogliere lo sguardo, vola in cerchio e poi se ne va.
Mi hanno già scoperta, sapevo che mio padre non sarebbe rimasto a guardare, mi stanno tenendo d'occhio, come sempre.
Stringo appena le labbra e sorrido dolcemente pronta.
"Anika?" Guardo Simon sorridendo gentilmente.
"Scusami non volevo ti svegliassi" dico dolcemente "andrò a passeggiare in giardino, puoi restare se vuoi, tanto...non ho nulla da nascondere"
Esco dalla stanza prima che possa parlare e scendo di sotto, passeggio in silenzio.
"Ciao Anika" sussulto vedendo Clarion.
"Buongiorno signorina Clarion" dico sospirando.
"Coma stai? Non sei uscita molto in questi giorni e sei strana" dice tranquilla.
Sorrido appena "si beh non mi sento molto bene" dico gentilmente.
"Hai discusso con mio fratello?"
"Si ci siamo allontanando un po'"
"Come mai?"
"Cose private"
"Capito" dice dolcemente "beh per quello che conta...eravate una bella coppia e sarei felice di averti come cognata"
Il mio cuore si stringe in una morsa "Grazie signorina Clarion"
"Di nulla" dice sorridendo, passeggiamo in silenzio "fate mai beneficienza?"
"Faccio la volontaria" dico sorridendo "mia madre fece costruire una mensa per i poveri e quattro volte a settimana vado alla mensa e aiuto a servire il cibo a chi non può permetterselo" mi guarda sorpresa.
"È bellissimo Anika" dice sorridendo "io invece spesso vado a trovare dei bambini in un orfanotrofio, è divertente giocare con loro e vederli crescere"
"Vi piacciono i bambini?" Dico sorridendo.
"Si" dice imbarazzata "quando mi sposerò vorrei avere tanti figli"
"Avere tanti figli significa avere tante responsabilità" dice la voce della regina, la guardiamo sorprese e ci inchiniamo.
"Maestà" dico educatamente.
"Ciao ragazze di cosa parlate?"
"Di volontariato madre, Anika serve alla mensa dei poveri lo sapevate?"
"Ammirevole" dice in tono gentile, è chiaro che non ci creda.
"Mia madre istituì la mensa, lei era amata dal popolo proprio perché si spendeva per esso, mio padre...beh è sempre troppo preso dalle sue cose per occuparsi dei progetti avviati da mia madre, così appena ne ho avuto l'età sono riuscita a ottenere il permesso per seguire i suoi passi e prendermi cura in piccola parte del popolo"
Clarion sorride "sei una bella persona Anika, mi sbagliavo su di te"
"Non sono una brava persona" dico dolcemente, ho così tanti difetti e...faccio sempre le scelte sbagliate e finisco sempre per allontanare gli altri da me, sono un disastro"
"Tutti sbagliamo Anika" dice la regina gentilmente "nessuno di noi è perfetto, l'importante è cosa facciamo quando ci accorgiamo di aver fatto un errore"
"A volte non so davvero come fare e a volte non si può rimediare" dico dolcemente.
"Niente è impossibile" dice sorridendo.
"È troppo tardi" dico sorridendo appena con le lacrime agli occhi, lei mi guarda e una lacrima mi sfugge "non sempre tutto è come sembra, ci sono cose profonde che...non posso cambiare neanche se lo desidero con tutto il cuore"
"Non stiamo più parlando in generale giusto?" Dice Clarion dolcemente abbracciandomi "non piangere Anika, se è per mio fratello vedrai che si risolverà tutto"
"Mi dispiace, stavamo parlando di una bella cosa io..." respiro profondamente chiudendo gli occhi e mi asciugo gli occhi e il viso.
"È bello che tu ti apra con noi" dice Clarion dolcemente.
"Non piango mai davanti agli altri, scusatemi io...solo un attimo" non riesco a fermare le lacrime che ormai scorrono come un fiume in piena, sospiro stanca.
"Vieni Nika" Clarion mi prende una mano e mi trascina, mi porta in una parte riservata del giardino e ci sediamo sotto un padiglione in pietra.
"Che posto meraviglioso" dico dolcemente singhiozzando, sorride.
"Questo luogo é proibito agli uomini, è il nostro rifugio e ora anche il tuo se vorrai" dice stringendomi una mano.
"Grazie" dico teneramente.
Sorride "ehi siamo sorelle" sussulto e gli occhi mi si riempiono di nuovo di lacrime.
"Ti prego non dirmi queste cose" dico di nuovo con le lacrime agli occhi, ride divertita.
"Ma non posso parlarti se piangi sempre" dice divertita.
Sorrido appena "scusami Clarion è che...da quando è morta mia madre io non ho mai avuto vere amiche e lei era la mia confidente e...ed era da tanto che nessuno si prendeva cura di me come fai tu"
Mi accarezza la schiena e io tiro su col naso, la regina mi guarda rilassata ma studiandomi.
"Non hai un buon rapporto con tuo fratello?" Dice confusa.
Mi scappa una risatina amara "quando eravamo piccoli ci volevamo bene, giocavamo insieme e ci divertivamo poi...all'improvviso ha cominciato a trattarmi male e a torturarmi" dico dolcemente "la mia famiglia non è come la tua, noi siamo più freddi e lontani tra noi, non ci leghiamo facilmente, siamo abituati ad agire per obbiettivi e per...soddisfazione personale"
"Non sei felice?"
"Non lo sono più da tanto tempo ormai" respiro profondamente "non posso spiegarti è troppo complicato"
"Va bene non importa" dice gentilmente, mette un braccio sulle mie spalle e io appoggio la testa alla sua spalla.
"Grazie Clarion" dico dolcemente.
Restiamo nel padiglione per un po' parlando del più e del meno.

Inganno e poi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora