Nella notte entro di nascosto nello studio del re e leggo diversi documenti, il regno è felice sotto il dominio del re, sembrano non esserci problemi al di là delle rivolte contadine, non ci sono ribellioni contro il regno ne lamentele significative.
Sento il gallo cantare e alzo lo sguardo sorpresa, è già l'alba, rimetto tutto in ordine e torno in camera mia di nascosto, mi sdraio e mi addormento profondamente esausta.Lo faccio per diverse notti destreggiandomi tra l'essere una brava fidanzata di giorno e una figlia fedele di notte.
Sono esausta a causa delle poche ore di sonno.
"Allora cosa hai scoperto?" Dice mio padre mentre passeggiano soli nel giardino, nel pomeriggio partirà e mi ha chiesto di fargli l'ultimo resoconto.
"Nulla, assolutamente nulla, ho controllato tutte le carte del re una ad una, tutti i resoconti e le convocazioni avute, padre il popolo è felice, a parte le rivolte contadine contro alcuni nobili non c'è niente che potreste rivoltargli contro o usare a vostro favore"
"Impossibile" dice serio.
"Hai controllato i libri contabili?"
"No quelli no" dico pensandoci "stanotte gli darò un occhiata"
"Ottimo lavoro anche se non c'è nulla di utile" dice serio.
"Padre vorrei parlarvi di una cosa"
"Di cosa?" Dice serio.
"Quando tu conoscesti la mamma, cosa ti fece capire che era la persona giusta?" Dico esitante, resta in silenzio.
"Nika il tuo compito è raccogliere informazioni e poi tornare a casa" dice serio.
"Lo so" dico seria.
Si ferma e io faccio qualche passo avanti, mi fermo e non lo guardo.
"Tu ti stai innamorando del principe" dice lentamente, le sue parole mi fanno stringere il cuore, mi giro verso di lui nascondendo le mie emozioni.
"Non è così" dico seria "so qual è il mio posto è qual è il mio ruolo, dimenticate la mia domanda, non importa era solo una sciocchezza ora perdonatemi vado in camera mia"
Mi osserva attento e io lo supero, mi afferra un polso e io lo sguardo di scatto spaventata, il suo sguardo serio mi fa rabbrividire.
"Non sposerai mai quel ragazzo"
"Lo so" dico liberandomi "potete stare tranquillo padre"
Me ne vado e vado in camera mia, mi appoggio alla porta e il mio cuore sembra voler uscire dal petto, una lacrima mi riga il viso.
"Non piangere Anika, era il patto" dico dolcemente.
"Io l'avevo detto che era una pessima idea" alzo il viso di scatto.
"Vattene Peter" dico seria mostrandomi forte.
"Tu non sei forte, non sai mantenere il distacco, non sai separare sentimenti e dovere ed è sempre stato così" dice avvicinandosi a me, corrugo la fronte arrabbiata.
"Va via" scandisco bene le parole e lui mi alza il viso.
"Sei una delusione" respiro profondamente a testa alta, apro la porta e gli afferro un braccio, lo spingo fuori.
"Vattene non voglio vederti" dico arrabbiata, appoggia le mani sugli stipiti e sorride.
"Avevo ragione" dice divertito.
Lo guardo con odio e gli do un pugno sul petto "vattene!" Dico ringhiando furiosa, con la coda dell'occhio vedo Simon nascondersi.
"Che bambina, va bene sorellina ci rivedremo presto" dice beffardo "e ricordati che sarò sempre migliore di te per quanto tu possa lottare per riuscire ad avere l'approvazione di papà"
"Sei solo uno sbruffone" dico arrabbiata.
"Io? Dico solo la verità" dice beffardo.
"Vai a farti un giro Peter"
"Oh oh ecco la tigre che esce fuori, attenta a non comportarti così con lui"
"Come mi comporto con Simon non sono affari tuoi, vattene Peter" dico infastidita.
"Tieni a lui vero? Oh si che tieni a lui, la ragazza che non si lega a nessuno si sta legando, non puoi negarlo piccola, sapevo di aver ragione" respiro profondamente più volte, vado in camera e sbatto la porta chiudendola, lo sento ridere e se ne va.
Avrei potuto dargli una lezione se solo Simon non fosse stato lì, stringo fortissimo i pugni e vado in bagno a farmi una doccia gelida per sbollire.
"Maledizione" ringhio furiosa.
Resto sotto l'acqua parecchio tempo e poi esco avvolgendomi in un accappatoio.
Esco dal bagno e vado all'armadio stando a sguardo basso, qualcosa cade a terra, alzo il viso di scatto e spalanco gli occhi vedendo Simon.
"Simon" dico coprendo il più possibile.
"Perdonami Anika non pensavo che...scusami mi giro" mi da le spalle e io vado nella cabina armadio imbarazzata, mi vesto velocemente indossando un abito color pesca, respiro profondamente ed esco di nuovo.
"Okay sono pronta" dico dolcemente.
Si gira verso di me "scusami se sono entrato volevo sapere se stavi bene, ti ho sentita litigare e..."
Sospiro "si lo so, ti ho visto quando ti sei nascosto" dico dolcemente.
"Cosa?" Dice sorpreso, sorrido appena guardando le mie mani unite in grembo, stringo appena le labbra e lo guardo lentamente.
"Grazie per non essere uscito sarebbe stato imbarazzante"
"Non hai un bel rapporto con tuo fratello vero?"
Sospiro "noi stavamo sempre insieme da bambini, poi quando è morta nostra madre lui è cambiato completamente, è diventato arrogante e scontroso e...abbiamo dato il via ad una guerra per avere l'approvazione di nostro padre, ma...non è facile"
"Immagino non lo sia, vorrei chiederti una cosa"
"Se posso ti risponderò" dico annuendo e sedendomi alla toeletta.
"Ha detto che ti stai legando a me come se fosse una cosa sbagliata" dice confuso "non capisco..."
"Si lo so, lui non è d'accordo con il nostro matrimonio e gli avevo promesso che prima di legarmi a te ti avrei conosciuto meglio, non dare peso alle sue parole" dico dolcemente, mi porto i capelli su una spalla "mi dispiace che tu mi abbia vista così scontrosa, non sono così di solito ma mio fratello mi fa arrabbiare così tanto"
Sorride "è il cruccio di avere fratelli o sorelle"
Sorrido "a volte preferirei essere figlia unica"
"Ti capisco" si siede accanto a me e mi spinge appena con una spalla "ti va di uscire? Ti porto a pescare"
"Suonerai per me il violino?" Dico sorridendo.
"Suonerò tutto quello che vuoi" dice sorridendo.
"D'accordo allora ci sto"
"Andiamo" dice alzandosi e prendendomi per mano.
"Subito?" Dico sorpresa.
"Si vieni scappiamo" corriamo per il corridoio e rido divertita.
"Odio i vestiti" dico divertita, sorride e corriamo giù per le scale, vedo le nostre famiglie conversare fuori dall'ingresso, ci guardano sorpresi.
"Signorino Simon!" Dice il maggiordomo sorpreso mentre gli corriamo di fianco e rischia di cadere.
"Perdonateci siamo di fretta!" Dico divertita, corriamo alle stalle e prende il suo cavallo "dai svelto"
Dico vedendo il re avvicinarsi arrabbiato assieme a mio padre.
"Sali" salgo veloce e lui sale dietro di me, fa correre il cavallo e io rido, mi sciolgo i capelli, e guardo le nostre famiglie che ci guardano sconvolte.
Rido divertita e abbraccio Simon sorridendo, mette una mano sulle mie e mi guarda sorridendo.
"Scappiamo" annuisco e guardiamo avanti, sorrido divertendomi da morire.
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Inganno e poi...
RomanceAnika, principessa di Illirya ha una missione, ma riuscirà a tenere separati dovere e sentimenti?