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"Oh mio dio sono orribili" dico ridendo e vedendo i piccoli vermi che Simon userà per pescare.
"Ma come sono così carini" dice divertito "piccoli e cicciotti"
"Tienimeli lontani" dico divertita.
"Non ne vuoi uno? Sono carini dai" dice avvicinandomene uno che si contorce.
"No dai Simon" si avvicina e io indietreggio sulla barca, arrivo alla punta e lui sorride divertito.
"Non hai più scampo" dice divertito, mi prende una mano e io chiudo gli occhi facendo in espressione schifata, sento le sue labbra posarsi sulle mie e sussulto aprendo gli occhi, sorride staccandosi e si porta la mia mano al petto "ottimo pretesto"
Lo guardo sorpresa "volevi solo baciarmi" dico dandogli un colpetto sul petto divertita, ride.
"Ovviamente" mi bacia una guancia e si ritira buttando il verme in acqua, un pesce color rosso intenso sale in superficie e lo mangia per poi tornare giù.
"Oh l'ha mangiato" dico sorpresa.
"Te l'ho detto che gli piacciono parecchio" sistema un verme sull'amo e poi lo getta in acqua, sorride rilassato e io mi metto comoda togliendomi le scarpette.
Chiudo gli occhi rilassata e mi beo dei raggi caldi del sole primaverile, si sente solo il suono dei grilli attorno a noi.
Per un attimo mi sento veramente a casa e vorrei che questo momento non finisse mai.
All'improvviso qualcosa mi tocca i piedi, apro gli occhi e sorrido vedendo i piedi di Simon attaccati ai miei, sono più gradi rispetto ai miei.
"Hai dei piedi giganti" dico prendendolo in giro.
"Ehi!" Dice divertito, sorrido e muovo le dita.
"Ti va di venire di qua con me?" Dice dopo un po', lo guardo sorpresa e alzo gli occhi al cielo.
"Fammi spazio" mi avvicino a lui e mi fa mettere tra le sue gambe, sto appoggiata al suo petto e mi rilasso tranquilla.
Apro una mano e mette la sua sulla mia, ci gioco rilassata e lui mi lascia qualche bacio sui capelli ogni tanto.
"Mi piace quando ti sciogli i capelli" dice sorridendo.
"Li tengo sciolti solo quando sono felice" dico sorridendo.
"E ora sei felice?"
"Si" dico sinceramente.
"Bene" mi stringe forte e mi bacia una guancia felice "perché anch'io lo sono"
Ridacchio e restiamo in silenzio per un po', all'improvviso la canna si piega e qualcosa tira il filo.
"Simon" dico indicandola.
"Ha abboccato, fammi passare" mi sposto veloce e lui tira la canna tirando su il filo, lo guardo con il fiato sospeso e tira fuori un l'esce enorme.
"L'hai preso!" Dico divertita.
"Eccolo qui! Da bravo sta tranquillo" dice Simon sorridendo, lo libera dall'amo sorridendo e stando attento a non ferirlo.
Lo lascia in acqua delicatamente e io lo guardo nuotare nuovamente verso il fondo.
"Incredibile" dico sorridendo "e tu fai questo solo per divertimento?"
"Si, per staccare dalla noiosa vita da principe"
"Non ti piace essere il principe?"
"È una grande responsabilità, ci sono tante cose da fare"
Lo guardo attenta "a cosa pensi?"
"In che senso?"
"C'è qualcosa che ti preoccupa vero?" Butta l'amo e si pulisce le mani lavandole, resta in silenzio.
Si siede e io mi rimetto tra le sue gambe sorprendendolo, mi avvolgo con le sue braccia "Simon puoi parlarmi di tutto lo sai vero?" Sospira.
"Mio padre mi sta affidando degli incarichi di responsabilità, probabilmente perché vuole farmi re molto presto, ma non so come risolvere alcuni problemi, alcuni nobili premono perché rispondiamo alle rivolte contadine con le armi ma non sono disposto a concedere una cosa simile, sono il mio popolo non farò scoppiare una guerra civile"
"E se ridistribuissi i terreni?" Dico dolcemente "un giorno i nobili potrebbero tornare ad avere le loro terre ma nel frattempo guadagneresti tempo per prepararti e i contadini avranno di che mangiare"
"Non è così facile purtroppo" dice teneramente, mi accarezza i capelli delicatamente e ci lascia un bacio tenero.
"La sera del ballo...quando ti ho chiesto se avessi paura delle rivolte contadine ti sei adombrato per questo vero? Non sono i contadini che temi ma i nobili"
"I nobili sono ciò che sostiene la corona, non posso mettermeli contro"
"Dovresti aggirare il problema allora"
"Ci sto provando ma sono in un punto di stallo" dice sospirando, intreccio le dita della mano con le sue.
"Sono con te Simon"
"Grazie Nika" sorrido dolcemente e restiamo in silenzio.
Sento il rumore di una carrozza, alzo lo sguardo e vedo la carrozza della mia famiglia, mi alzo sorpresa, la carrozza si ferma e mio padre scende sorridendo.
"Padre!" Dico salutandolo.
"Attenta Anika potresti cadere" dice Simon guardandomi mentre la barca dondola.
Apro le braccia mantenendo l'equilibrio "oh santo cielo" dico divertita, Simon ritira la canna da pesca e andiamo al molo, Simon scende per primo e mi prende per i fianchi tirandomi giù, gli sorrido "Grazie"
Sorride e guardo mio padre che ci ha raggiunti, lo abbraccio "padre state già partendo?"
"Sono le quindici figliola dobbiamo partire se domani voglio prendere la nave" dice sorridendo.
"Capisco, beh mi mancherete" dico gentilmente, sorride e mi da un bacio sulla fronte.
"Anche tu piccola, comportati bene e fa vedere la donna che sei"
"Grazie padre, buon viaggio"
"Grazie, ragazzo tratta bene mia figlia"
"Farò del mio meglio signore" dice avvolgendomi il fianco con un braccio, gli sorrido e mi da un bacio sulla tempia "la tratterò come il più prezioso dei gioielli"
"Bene, vi auguro una buona conoscenza ragazzi, a presto"
"A presto padre"
Se ne va e torna alla carrozza, mio fratello mi guarda beffardo e sorride.
"Ciao sorella!" Dice divertito.
"Non ti saluterò" dico alzando una mano "spero tu cada in mare"
"Grazie!" Dice ridendo.
"Di niente!"
Simon ridacchia "Nika è tuo fratello"
"È un incubo" dico alzando gli occhi al cielo "per fortuna va via" dico sottovoce.
Cerca di non ridere, sorrido divertita.
Partono con la carrozza e io sorrido, guardo Simon e mi viene una pazza idea.
"Togliti le scarpe" dico sorridendo.
"Cosa?" Dice sorpreso.
"Dai toglile" me le tolgo e lui mi guarda divertito, se le toglie, gli prendo una mano e lo porto a danzare, canto divertita e lui mi guarda sorpreso ascoltando la mia voce.
"Vieni andiamo" corriamo a prendere le nostre cose e andiamo al cavallo, andiamo a palazzo e mi prende per mano sorridendo come un bambino.

Inganno e poi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora