Poppy's pov
Ho appena finito l'allenamento e sono davvero stanca morta. Sto tornando alla cabina numero 12, quella dedicata a mio padre, Dioniso, per riposarmi un pò.
Vivo al Campo Mezzosangue da tutta la vita perché mio padre è stato confinato qui da Zeus in persona; Esco dal campo solo per 3 mesi all'anno per andare a Londra a trovare mia madre. Non ho fratelli, quindi la cabina è tutta mia, il che è positivo sotto certi aspetti ma non molto sotto altri... Mi sento spesso sola... Se non fosse per le piccole rane che mi fanno sempre compagnia!
Ricordo improvvisamente che Chirone mi aveva detto che è arrivata una lettera molto importante per me e così mi faccio una veloce doccia fredda, indosso dei vestiti puliti e profumati presi dall'armadio e corro verso la Casa Grande.
Entrando trovo di fronte a me più persone di quelle che mi aspettavo ci fossero, sono presenti Chirone, mio padre, un gruppo di satiri anziani e... mia madre?!
Cosa ci fa qui mia madre? Non era mai venuta prima.
"Uhm..." Parlo con la voce leggermente tremolante "Che...cosa ci fate tutti voi qui? È successo qualcosa?"
Tutti mi fissano con sguardo fiero tranne... beh mio padre che ha la solita espressione menefreghista dipinta sul volto. Soffoco una risatina.
Mia madre fa un passo verso di me e mi allunga la lettera che fino a poco fa teneva nascosta nella tasca della gonna. "È arrivata a casa mia, a Londra, perchè il gufo non riusciva ad entrare al campo per via della protezione di Estia" mi spiega.
La prendo, delicatamente rompo il sigillo bordeaux e apro piano la busta. Estraggo la lettera e inizio a leggerla ad alta voce.
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
Cara signorina *il mio lunghissimo e impronunciabile nome che decido di saltare* Lovegood, Siamo lieti di informarla che lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.I corsi avranno inizio il 1°settembre.Restiamo in attesa della sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.Con ossequi, Minerva McGranitt, Vicedirettrice
Non riesco a crederci. Mia madre ogni tanto aveva accennato a QUELLA scuola di magia, la più grande e prestigiosa del mondo, ma non avrei mai immaginato di venir ammessa!
Sono così felice che i miei capelli stanno cambiando colore all'impazzata.
"La nostra piccola metamorfomagus andrà niente popò di meno che ad Hogwarts!" Esclama mia madre, una maga piuttosto brava, con un sorriso a trentadue denti stampato in viso.
Chirone prende un foglio di carta e una penna e inizia a scrivere. Immagino sia la risposta per confermare che seguirò le lezioni ad Hogwarts.
"Cosa aspetti? Vai a prepararti! Domani si parte!" Esclama mia madre felice.
Mi giro e inizio a correre all'impazzata verso la cabina 12. Sento l'erba fresca che mi solletica i piedi e un leggero venticello che mi scompiglia i capelli ancora bagnati. Mi sento leggera come una farfalla in volo... O meglio, come una rana che salta nel laghetto.
Prendo la valigia e inizio a riempirla con tutte le mie cose. Non sono molte ma sono davvero speciali per me. Lascio fuori solo il cambio per domani mattina e il pigiama de "La Principessa e il Ranocchio".
La mattina dopo
La sveglia suona e mi strappa via dal mio sogno per riportarmi alla realtà che, a pensarci bene, forse é anche più bella di un sogno.
Mi infilo il maglione arcobaleno e la salopette che ho preparato ieri sera, prendo Pimkie, la mia puffola rosa, e la infilo nella tascona della salopette. Faccio entrare tutte le ranocchie nella loro "casa-valigia" in modo da poterle trasportare facilmente ma Rupert, una delle rane più giovani, cerca di saltare nella tasca della salopette insieme a Pimkie, ma cade sul letto.
I suoi salti sono abbastanza storti da quando un deficiente gli ha quasi tranciato una zampa con un dardo.
Prima di andare prendo la mia borsa a forma di rana, ci metto dentro alcune cose che devo avere sempre a portata di mano, mi lego i capelli in due grandi trecce e faccio un ultimo giro al campo.
A Diagon Alley
"Dobbiamo prendere altro?" Chiedo a mia madre dopo aver fatto un bel giro per negozi. "Sí, l'ultima cosa, la più importante, la bacchetta."
Ci dirigiamo verso un negozio poco distante, un certo "Ollivander".
La strada è molto affollata e io mi concentro per non perdere di vista mia madre. Per la concentrazione i miei capelli si tingono un colore verde, quasi nero.
Penso che Olivander sia un uomo fin troppo paziente, considerato che stiamo cercando una bacchetta per me da ore e lui non si è ancora arreso.
Spunta da dietro l'angolo con un'altra bacchetta "ecco qua! É lei, ne sono sicuro, é quella giusta. Legno di pino, nucleo di crini di unicorno, 12 pollici, abbastanza flessibile" me la porge.
Sono scettica ma nonostante ciò faccio con il polso lo stesso movimento che ho fatto per tutta la giornata e che fino ad ora non ha fatto altro che distruggere il negozio del poveruomo. Stavolta però è diverso, la punta della bacchetta si accende di una leggera luce gialla che mi circonda e mi scalda leggermente.
"Finalmente" tutti tiriamo un sospiro di sollievo. Paghiamo e salutiamo.
Fuori dal negozio, attraverso la folla, vedo il volto familiare di un ragazzo della mia età. Mia madre mi chiama, così lascio stare e continuo a camminare.
Siamo arrivate al binario, saluto mia madre con un fortissimo abbraccio che lei ricambia. Continua a guardarmi con le lacrime di gioia agli occhi fin quando non scompaio dentro al treno.
Mi faccio strada in mezzo al caos e ai ragazzi che lanciano incantesimi a destra e a manca. Rupert all'improvviso salta fuori dalla tascona della salopette.
"No Rupert!" L'ho perso di vista... Mi sembra che sia andato verso quelle due ragazze che si stanno rialzando dal pavimento... Una di loro ha iniziato ad urlare... Certo che sono strane...
Mi avvicino "Scusate, avete visto una rana? Mi pare sia venuta da questa parte" dico tranquilla.
"Per Zeus eccola lí!" É sulla testa della ragazza che sta urlando... Ora ho capito perché stava urlando... Mi lancio sulla testa della ragazza facendo le mani a conchetta per non far male al piccolo Rupert e per fortuna riesco a prenderlo delicatamente.
Lei per un soffio non mi uccide. Si scusa e si rende conto di aver già visto me e gli altri.
"Certo! Siete venuti tutti per la prima volta al campo mezzosangue quest'anno" rispondo levandole ogni dubbio.
Ci sediamo nel vagone e loro mi ripetono i loro nomi. Beth mi chiede come mi chiamo. Io preferisco non sfiorare l'argomento nome, il mio è davvero brutto...
"Gli amici mi chiamano Poppy!"
"Aspetta..." dico io una volta in viaggio alzandomi e facendo un passo verso Henry "Tu!" lo indico con un dito che gli arriva a pochi centimetri dal volto "Tu sei quel disgraziato che ha quasi tagliato
via la zampa al mio Rupert!" giuro che sto per ammazzarlo. No, devo calmarmi. Calma. Sono calma. Mi siedo e dopo averne parlato ancora un pò cambio argomento riacquistando il mio solito sorriso.Ciao "popolo di wattpad" grazie a tutti quelli che stanno leggendo questa storia. Volevo chiedervi quale personaggio vi piace di piú fino ad ora, Henry, Beth, Hanna o Poppy? <3
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4 Sporchi Mezzosangue
Fantasy4 ragazzi ricevono la lettera di hogwarts, ma sono speciali, sono anche semidei e dovranno convirere tra i due complicati mondi che più volte intrecceranno i loro destini