7.Un ragazzo inconsciamente vuole morire

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Hanna's pov

Abbiamo appena finito pozioni e, dopo il bellissimo concerto supportato dal professore, mi dirigo, con non poche difficoltà, verso la classe di Cuthbert, prof di storia della magia.

Avevo sentito dire che le sue lezioni fossero noiose, ma non pensavo così tanto.

Io e Poppy ci mettiamo in banco assieme, fregandocene altamente delle occhiate disgustate dei serpeverde e dei commenti dei tassorosso che, a detta della mia amica, erano solo delle grandi zucche vuote. Il professore non ha avuto nemmeno il tempo di iniziare a parlare che noi due stiamo già ridendo. Durante l'ora facciamo di tutto e di più, tranne, ovviamente, ascoltare il prof e prendere appunti. Se lo ascoltassimo ci addormenteremmo di sicuro oppure ci verrebbe un mal di testa atroce. Essendo delle semidee abbiamo acquisito alcuni problemi: la dislessia, perché il nostro cervello è impostato per leggere il greco antico, e l'iperattività, che ci salva in battaglia. Purtroppo questo non è molto di aiuto per cercare di seguire le lezioni, soprattutto quelle soporifere come questa.

In tutta la classe c'è solo una persona che sembra star ascoltando, si chiama Sophia ed è nel dormitorio vicino al mio. Sta prendendo un pò di appunti mentre scarabocchia figure un po' inquietanti sul foglio. Ho trovato qualcuno a cui chiedere gli appunti. Bene.

Grazie al cielo la lezione è finita e ci avviamo verso la sala grande per mangiare. Ieri sera ho chiesto al prefetto se persone di case diverse possono mangiare assieme e lui ha confermato; quindi chiedo a Poppy se vuole mangiare con me e lei accetta.

"Oggi pomeriggio cosa abbiamo insieme?" chiedo.

"Abbiamo insieme difesa contro le arti oscure"

"Bello. Chissa come è. Secondo me sarà super bello"

"Vero. Però ora meglio se mangiamo altrimenti facciamo tardi"

"Comunque prima io ho incantesimi, e sono già in ritardo. Quindi vado che devo trovare la classe. Ciauuu"

Devo trovare in qualche modo la classe, quindi chiedo in giro come arrivarci. Arrivo un paio di minuti in ritardo ma il professore mi perdona essendo il primo giorno. Mi siedo a fianco a Beth, pardon Prete, e Dardo. La lezione fila liscia come l'olio, a parte una piccola esplosione, ovviamente causata da me. Ora devo correre a difesa contro le arti oscure, ma sento la professoressa McGranitt chiamare Dardo. Cosa gli dovrà dire? Se li seguo? La mia curiosità prevale e mi avvicino alla porta dell'aula dove sono entrati.

"Signor Jackson, le volevo chiedere come ha fatto ad essere un animagus. Ci vuole molta esperienza e capacità, e poi non è neanche registrato al ministero"

"Emm, per la verità ci riesco da sempre e mio padre mi ha aiutato a regolarmi e a controllarlo. Credo sia un dono di mia madre Ecate, dato che il cane è il suo animale sacro"

"In che senso 'mia madre Ecate'? E' lei il suo genitore divino? Mi spieghi tutto"

"Certo. Dato che mia madre è la dea greca della magia, probabilmente mi ha dato questo dono per omaggiare l'unione che sono, cioè mago e semidio, quindi già da quando sono piccolissimo riesco a trasformarmi in un cane, il suo animale sacro"

Ok. ho sentito abbastanza, meglio che me ne vada. Non posso né arrivare di nuovo in ritardo a lezione né farmi beccare fuori dalla porta da Dardo e dalla professoressa. La McGranitt mi sembra molto severa e quindi non la voglio far arrabbiare, per ora. In effetti ripensandoci mamma mi diceva sempre di voler essere un'animagus, ma che non poteva né ci riusciva.

"Oh, ciao Anya! Wow sei arrivata ben tre minuti in anticipo. Tutto ok? Sembri aver appena corso una maratona" mi dice Poppy. I tre hanno deciso in un accordo silenzioso di chiamarmi Anya, dopo l'errore di Dardo nel vagone. Mi sembra strano che ci siamo conosciuti bene solo ieri. Mi sembra di conoscerli d una vita...

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