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Flora's pov

Erano passate ore dal viaggio, io Draco e Theodore abbiamo dormito per un po'; fino a quando non abbiamo sentito una campana suonare e il rumore delle rotaie del treno fischiare da dentro i vagoni.

Draco: Salazar era proprio ora!
Theo: eh? Che ? ... stavo dormendo che diamine?!.... 
Flora: su forza Nott; è giunta l'ora di portare le mie valigie al dormitorio serpeverde; muoviti!!
Draco: su forza muoviti schiavetto!

Esclamammo ridacchiando io e il biondo rivolti verso il nostro concasato, per il solo gusto di prenderlo in giro.
Prendemmo le nostre valigie in fretta e furia, trovando tutti i nostri compagni, compresi i studenti delle altre case.
Entrammo nel castello e subito ci trovammo davanti tre Grifondoro; erano Hermione Granger, Ronald Weasley e Harry Potter; solitamente non sono una ragazza che parla molto; theodore si avvicinò a loro assieme a mia sorella Hestia, feci qualche passo per accompagnarli, ma subito venni interrotta dalla presa di Draco che prendendomi il polso mi trascinò verso le scale;

Draco: ti prego, non immischiarti anche tu con il gruppetto della mezzosangue, Carrow.
Flora: Draco smettila; che ti hanno fatto? Non ti hanno nemmeno rivolto parola... forza mentre aspettiamo gli altri aiutami a portare questi bauli nei dormitori!

Mi avviai con Draco verso il dormitorio, trascinando insieme a lui il grande baule di vestiti che mi aveva dato mia madre per affrontare il lungo anno a Hogwarts; rischiai di inciampare innumerevoli volte sui gradini di quelle scale che sembravano montagne russe da tutti gli spostamenti che facevano; ma una volta giunti al pianerottolo dei sotterranei, io e Draco tufammo un sospiro di sollievo.

Draco's pov
Non feci in tempo a mettere piede ad Hogwarts che subito avevo notato il gruppetto che più odiavo in assoluto.
La mezzosangue, il rosso e Potter.
In realtà tutti già conoscevano la mia rivalità contro Harry. La mia famiglia mi aveva vietato di avere ogni tipo di contatto con la mocciosa di nome Hermione Granger; in quanto fosse mezzosangue. Nelle famiglie come la mia bisogna sempre rispettare un certo tipo di amicizie: persone purosangue; acculturate, e soprattutto ricche sfondate." Il sangue è la cosa più importante " mi hanno sempre detto i miei; peccato che nel mondo magico esistano solamente 28 famiglie con sangue puro; e la mia è una di quelle.
Anche le gemelle Carrow lo erano; Flora e Hestia sono sempre state ben viste dai miei genitori; proprio perché io e loro abbiamo sempre avuto la stessa educazione; quell'educazione che ti insegna ad essere una persona fredda e manipolatrice, e ti insegna ad essere odiato da chiunque per la tua esuberanza. Quelle che ci insegnarono non erano regole; ma semplici cazzate che hanno portato solo sofferenza nelle nostre vite, cercando di dimostrarci come persone che in realtà non siamo.
Presi il braccio di Flora, cercando di trascinarla verso di me. La guardai fissa negli occhi cercando di mantenere uno sguardo fulminante; ma non ci riuscii. Per me era facile comportarmi in quella maniera; le persone mi temevano e mi obbedivano senza fiatare; ma lei non era di certo una di quelle. Appena la guardai i suoi grandi occhi verdi mi guardarono come se già avessero capito cosa stavo per dirle, così mi limitai ad ascoltare ciò che aveva da dire, rimanendone in silenzio. D'altronde aveva ragione, loro a me non avevano fatto nulla. Mi avviai con lei verso la sala comune di serpeverde; ed entrai nella sua stanza per aiutarla a sistemare i grandi bauli che si era portata dietro. La vedevo arrampicarsi negli armadi per sistemare al meglio le sue cose, facendo entrare a fatica tutti i suoi bagagli.

Draco: Fatina c'è la fai? Non usi le ali per svolazzare sopra al tuo armadio e sistemare le tue cose?!
Flora: ooohhh sta zitto Malfoy!

Per un secondo sentii la voce di Draco mentre ridacchiava nel vedermi arrampicata a quell'immenso armadio, risposi a tono con uno sguardo fulminante voltandosi verso di lui, ma senza accorgermene mollai la presa, per un istante pensai di cadere brutalmente, ma inaspettatamente non successe.
Le mani di Draco si fiondarono sui miei fianchi, facendomi atterrare senza nemmeno un graffio. Per un secondo senza nemmeno accorgermene mi poggiai a lui; le sue mani erano ricoperte da anelli d'argento, avvolti da pietre che sembravano essere molto preziose, fu color smeraldo,spostai subito la presa voltandosi verso ci lui; notando un piccolo sorriso nelle sue labbra

Flora: non ridere furetto.

Sibilai lanciandogli un occhiataccia fulminante, per poi far spuntare un piccolo sorriso sulle mie labbra

Draco: mmh, beh, se me lo dici così la prossima volta ti farò cadere a terra fatina, è meglio che tu ti faccia spuntare le ali

Esclamò con un piccolo sorriso malizioso sul volto, per poi avvicinarsi verso la porta della camera.

Draco: Carrow; domani passeggiata al lago nero come al solito, ti voglio puntuale.

Sorriso annuendo alla sua domanda, che più che una domanda sembrava un obbligo; ma d'altronde Draco era fatto così! Non era abituato ad avere un no come risposta da nessuno, ma allo stesso tempo sapeva benissimo che io fossi l'eccezione alla regola. Eravamo soliti durante la paura pranzo fare delle passeggiate al lago nero. Draco sembrava strano, e probabilmente avrebbe dovuto dirle qualcosa, ma ancora non sapeva cosa. Rimase ferma a pensare per qualche istante senza avere una minima idea per la mente; così attese fino al giorno successivo, curiosa nel sapere che cosa le avrebbe raccontato.

Draco's pov
Dovevo dirglielo. Era il mio unico pensiero. Dovevo dirle del marchio e dovevo parlarne con lei, subito.
Sapevo che la famiglia di Flora faceva parte della cerchia dei mangiamorte. Mio padre durante la discussione con mia madre, nominò più volte i nomi dei genitori dei suoi genitori, e anche quelli dei famigerati cugini che ora stavano ad Azkaban.

Sicuramente lei già sapeva che cosa fosse quel marchio, e quali problemi portasse nelle loro vite. In una famiglia di mangiamorte non c'è via di scampo; quella è la strada che sei imposto a seguire, quello è il tuo futuro. Sapeva che di lì a ore e sarebbe toccato a lui; sapeva che non sarebbe riuscito a sfuggire al suo destino. Doveva farlo; ma non voleva che i suoi amici lo sapessero, l'unica persona a cui voleva dirlo era Flora. Ne avrebbe parlato anche con la sorella gemella, ma il loro rapporto era molto meno forte; si vedevano di rado e parlavano poco ultimamente; mentre con lei era tutto l'opposto.

Decisi di invitarla a fare una passeggiata; era una cosa che facevamo sempre, dal primo giorno del primo anno; sicuramente non avrebbe mai sospettato di nulla... tornai in camera mia a passo svelto, togliendomi la giacca di dosso, lanciandola sopra al letto; per poi serrare gli occhi, pensando a come avrei potuto affrontarla l'indomani

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Ciao ragazzi! Innanzitutto ci tenevo a ringraziarvi davvero tanto del vostro supporto; la storia è appena iniziata; nel prossimo capitolo ci sarà un po' di "movimento" per la storia!
Grazie infinite per i bellissimi commenti che avete fatto sotto i miei tweet e sotto i video spoiler di tiktok, siete dei tesori🤍

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