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Flora's pov

Non poteva essere vero.
Lui, colui che non deve essere nominato, era ancora vivo. Non potevo saperlo con certezza, ma mi fidavo delle parole di Draco Malfoy. Sapevo per certo che non poteva essere uno scherzo; lo capivo dai suoi occhi, da quanto stesse cercando di trattenere le lacrime come era solito fare. Aveva sempre cercato di nascondere i suoi sentimenti, ma era difficile anche per due pezzi di chioccio come noi in quel momento.
Avevo paura. Non appena Draco finì di parlare, sentii una specie di freddo pungente avvolgere il mio corpo. Toccai le mani di Draco, erano gelide, fredde come la neve appena caduta d'inverno. I suoi occhi grigi erano cupi, pieni di una paura che cercava in ogni modo di trattenere; e di una rabbia che gli stava divorando l'anima.

Cercai di trattenere le mie emozioni, era difficile farlo. Sentivo le lacrime risalire ai miei occhi e la paura che potesse succedergli qualcosa era tanta.

Flora: Draco... io non...io.....

Non più una parola. Dalle mie labbra non riuscì a fuoriuscire alcun tipo di suono, tranne quello di un angoscia silenziosa.
Non lo avevo mai visto in quel modo. Draco Malfoy non aveva fauna di niente; era invincibile, imbattibile per chiunque; ma entrambi avevamo paura, paura di quello che sarebbe potuto succedere per il ritorno di Voldemort; paura di quello che sarebbe potuto succedere a lui.

La mia famiglia è sempre stata temuta, non per il mio nome, non per il mio stato di sangue o la mia ricchezza. Dietro la famiglia Carrow c'è una storia ben dettagliata; ricca di dolore, terrore e sofferenza.
Prima che io e la mia sorella gemella Hestia nascessimo, la mia famiglia, composta all'epoca da mio padre, mia madre e i miei due cugini Amycus e Alecto, furono scelti da Lord Voldemort stesso; e prima ancora di lui da Grindelwald, per seguire quella che veniva chiamata come la "dinastia della razza purosangue".
La mia famiglia non fu l'unica ad aderire a questa follia; delle ventotto sacre famiglie purosangue all'interno del mondo magico, solo alcune accettarono la proposta del signore oscuro, in cambio di quella che lui chiamava "eterna fama, glori ed onore".
Le famiglie che non accettarono la proposta fatta da questo pazzo, vennero massacrate, dilaniate. Voldemort lasciò loro soltanto il ricordo della misera Civita che avevano avuto prima del suo incontro; certo era un mago potente, ma con principi sbagliati. La mia famiglia e quella di Draco Malfoy erano unite del patto di sangue fatto per creare una dinastia di "sangue puro", chiamata anche "purosangue".
Dopo la presunta scomparsa di Lord Voldemort, successa dopo l'attacco che aveva svolto per l'uccisione della mezzosangue Lily Potter, e suo marito James Potter, Genitori di Harry; la congrega che seguiva le leggi malate di Voldemort; chiamata anche come la "cerchia dei Mangiamorte" si sciolse, smettendo di credere alle sue religioni infondate; o almeno così tutti credevano.
Se il padre di Draco aveva detto davvero quelle cose, se lui voleva davvero che suo figlio acquisisse il marchio nero, voleva dire solo una cosa. Erano ancora tutti uniti, e stavano ancora al suo gioco.

Stare accanto a un mangiamorte non era sicuro, ne per lei, ne tantomeno per tutti gli studenti di Hogwarts. Se lo avesse saputo Silente? La professoressa Mcgrannit? Che cosa sarebbe accaduto?
Ero troppo scioccata per rimanermene li impalata e di certo non mi sarei messa a piangere dii fronte a lui. Lo guardai con occhi lucidi, e pieni di rabbia, mentre la mia testa si convinceva che quello era solo un stupido incubo; nulla di tutto ciò che mi aveva detto era reale, o lo avrei saputo anche io; ero figlia di ex mangiamorte, se lui avrebbe avuto il marchio di conseguenza i nostri genitori lo avrebbero fatto avere anche a me e a mia sorella. Non era vero; non poteva essere vero; non potevo perdere il mio migliore amico facendolo mandare nel posto che distrusse il buon nome della mia famiglia assieme alla sua.

Flora: non e vero. Sei un bugiardo Malfoy, vattene.
Draco: Flora ti prego aspetta..
Flora: vattene!

Rimasi ferma per pochi secondi, per poi decidere di voltarmi e scappare via da lui. Corsi per i corridoi del castello cercando di non farmi vedere da anima viva, mentre i miei occhi erano come un fiume in piena.
Riuscii ad arrivare fino ai sotterranei, schivando qualsiasi persona mi camminasse di fronte, fio ad arrivare alla mia stanza, dove mi precipitai al suo interno, serrando a chiave la porta in modo tale che nessuno potesse sentirmi o vedermi.
Piansi, piansi a dirotto; se tutto ciò che aveva detto era ver voleva dire che le nostre vite sarebbero cambiate per sempre.
Voleva dire che non ci sarebbe stato più nulla da fare per lui, nessuna ribellione o nessuna discussione. Sarebbe stato costretto ad eseguire gli ordini dell'unico uomo che era in grado di uccidere innocenti con il sorriso sul volto, senza nemmeno avere un briciolo di compassione, senza provare alcuna colpa, ma solo divertimento.

Mi accasciai sul mio cuscino, ricoprendomi con le coperte del mio letto, fino an scomparire. Sentivo gli occhi bruciare, mi mancava il respiro, e senza saperne il motivo mi sentivo più legata che mai a quel ragazzo.
Perché lo aveva detto a me? Perché non a Hestia, a Pansy, a Blaise o a Theo?
Ero così stupida a pensarci. Ero così stupida da potermi fidare di lui.
Non poteva essere vero.
Non doveva esserlo.

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Ciao splendori;
ed eccoci qua alla tanto attesa reazione di Flora che come ben avrete notato non l'ha presa poi così bene. Draco come reagirà alla sua reazione? Continuerà ad essere freddo e spietato come fa sempre con tutti coloro che lo circondano; oppure cercherà di rimediare le cose in qualche modo?!

Lo scoprirete presto nel - sesto capitolo- 🌱🤍

Ci tenevo a ringraziare tantissimo tutti coloro che lasciano sempre qualche commento positivo riguardo la fan fiction sui miei social e qui su Wattpad; siete speciali!
Un bacione
-malfoyeyess

𝑭𝑳𝑶𝑹𝑨 𝑪𝑨𝑹𝑹𝑶𝑾 || 𝒕𝒉𝒆 𝒈𝒊𝒓𝒍 𝒘𝒉𝒐 𝒉𝒂𝒅 𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒐𝒊𝒄𝒆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora