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Salimmo le scale in fretta e furia. Mia sorella sembrava aver perso il dono della parola, eravamo letteralmente sconvolte. Quella giornata la passammo sole, chiuse nella nostra grande camera al Carrow Manor.

Hestia: Salazar, come diamine è possibile che siano qui?... li avevano richiusi Flora, non è possibile che li abbiano lasciati andare così, senza motivo... sono degli assassini...
Flora: non credo li abbiano lasciati andare quelli del ministero della magia Hestia... facci caso; mamma e papà non vogliono che si sappia che loro sono qui; nessuno lo sa appare noi, sono chiusi in casa da questa mattina e non escono mai dal Manor... io...io credo che loro siano evasi dalla prigione di Azkaban.
Hestia: ma .. non è possibile... è il carcere di sicurezza più sicuro al mondo... nessuno è mai riuscito ad evadere da li.

Tirai fuori dalla mia valigia una lista di giornali che di solito tenevo per passare il tempo durante i viaggi di andata e ritorno per Hogwarts; e tirai fuori il giornale della gazzetta del profeta, dove parlavano dell'evasione di alcuni prigionieri della prigione.
Lo posai sulle mani di mia sorella, facendole vedere con la bacchetta dove dovesse leggere.
L'articolo era scritto a caratteri cubitali; era un fatto importante e grave, una cosa che probabilmente non era mai successa prima d'ora...

Hestia: oh Salazar; ma allora è vero... Flora guarda; qui parla anche di Bellatrix Lestrenge... lei è..
Flora: la zia di Draco Malfoy.

Per un secondo mi bloccai.
mi sedetti sul letto, stendendomi a testa alta; avevo gli occhi aperti, ma era come se non riuscissi a vedere nulla in quel momento;
ripensai alla conversazione che avevo avuto con Draco. Il marchio , il ritorno del signore oscuro... era tutto troppo ben collegato.
Se sua zia e i miei cugini erano stati rinchiusi in quella prigione, era per via di quel marchio. Loro erano parte di quella malata congrega, ed erano sempre rimasti fedeli alle parole dell'uomo che come solo obbiettivo, aveva l'annientamento del genere umano.
Forse era vero, forse tutto quello che Draco aveva cercato di raccontarmi era la verità; ma ero stata stupida cercando di pensare che fosse solo un'idiozia; volevo auto convincermi che non fosse vero, che stesse andando tutto bene, ma dovevo capirlo. 
Quel giorno negli occhi di quel ragazzo dal cuore di ghiaccio non c'era il solito sguardo manipolatore che tentava di ingannarmi; con me non lo faceva mai, voleva solo dirmi la verità; avvertirmi che tutto sarebbe cambiato in peggio.

Mi stavo maledicendo da sola per non aver seguito il mio istinto, per non aver ascoltato le sue parole che stavano solo cercando di proteggermi; lo avevo trattato male, non riuscivo a perdonarmelo. Cosa gli sarebbe accaduto ora? Quanto tempo ancora gli rimaneva per fuggire da quella situazione? quanto tempo gli restava per vivere una vita da giovane mago, senza alcun marchio o alcuna condanna?

Hestia: ...ti ricordi quando da piccole lei..... Flora?...Flora!!!
Flora: Hestia, scusami io... non è il momento
Hestia: vuoi dirmi che ti succede? da due giorni a questa parte sei strana, anzi, tu e il furetto siete strani; lo abbiamo notato tutti, persino Pansy Parkinson che è la persona più menefreghista di questo mondo è venuta a chiedermi che cosa ti fosse successo
Flora: innanzitutto, non chiamarlo furetto; poi non ho nulla, io non ho nulla. Non so cosa abbia draco... ovvero si ma... vabbè, lascia stare, non capiresti.
Hestia: perché diamine non mi parli? sono la tua gemella, ho tutto il diritto di sapere se mia sorella sta male; e soprattutto il perché sta male, non credi?... voglio solo aiutarti Flora... perché non lo capisci?
Flora: lo so, so che vuoi aiutarmi, ma non puoi farlo; nessuno può farlo... e poi ti ho gia detto che sto bene, non mi serve l'aiuto di nessuno.

risposi freddamente a mia sorella;
me ne pentii all'istante.
Lei voleva solo aiutarmi, ma la mia mente era annebbiata dai pensieri, avvolta da un turbinio di idee per sfuggire da quella situazione; idee folli, pazze, che non avrebbero mai funzionato purtroppo. Quella sera decisivo di dormire insieme; non ci fidavamo di stare sole, sarebbe stato folle farlo con due assassini in casa.

Draco's pov

Ero rimasto nella sala comune per aver l'occasione di risolvere le cose con Flora; volevo dimostrarle che era la verità, volevo provare a spiegarle in qualche maniera, anche se non avevo la più pallida idea sul come farlo. Aspetto minuti; ore, ma di lei nessuna traccia. Bussai alla porta del suo dormitorio, sperando che mi aprisse; ma alla porta fui accolto dal Pansy, che assieme a sua sorella Hestia era la sua compagna di stanza.

Pansy: ciao biondino, che piacere vederti; a cosa devo l'onore?
Draco; Parkinson, levati di torno; ho bisogno di parlare con la tua compagna di stanza, Flora.
Pansy: mah; interessante da sapere, ma non puoi.
Draco: che diamine dici Pansy?
Pansy: hai hai, calmo biondo. Non puoi semplicemente perché Flora non è qui; e nemmeno la sua stupida sorella gemella. Oggi sono tornate di corsa al Carrow manor
Draco: cosa?, è perché mai lo avrebbero fatto?
Pansy: ti sembro un indovina per caso? No, non lo sono. Però so che  entrambe le sorelle avevano ricevuto una lettera "urgente" da parte di quei folli dei loro genitori.. per il resto, non so nulla.Sono solo felice di non averle tra i piedi per i prossimi tre giorni.
Draco: tre giorni?!
Pansy: salazar furetto, quanto sei melodrammatico.

Pansy mi lasciò chiuso fuori dalla porta. Se ne era andata, per tre giorni... perché diamine lo aveva fatto? Non riuscivo a capire le motivazioni di quel viaggio inaspettato, perché proprio ora?
Sbuffai davanti alla porta, serrando i pugni, precipitandomi nella mia camera di dormitorio che era stranamente vuota; Blaise e Theo erano andati ad assistere al club dei duellanti; la cosa mi faceva solo piacere, almeno non avrei avuto perditempo che mi sfilavano con domande inutili a cui non avrei assolutamente voluto rispondere. Nella mia testa cera solo tanto nervosismo, e sapevo per certo che se qualcuno fosse arrivato in quel momento, probabilmente avrei dato di matto. Non feci in temp a tranquillizzarmi che sentii bussare alla porta della mia stanza

Draco: non aprirò alla porta se vi siete scordati le chiavi, stupidi idioti.
Prof Mcgranitt: Signorino Malfoy; dovrebbe essere più gentile con i suoi compagni, impari l'educazione, detto ciò apra la porta ammenochè non debba farlo con la magia.

tremai nel sentire la voce della professoressa Mcgranitt fuori dalla mia stanza, corsi ad aprirla ma venni sorpreso non solo da lei; da una persona che non mi aspettavo di Vedere li.

Prof Mcgranitt: signorino, prepari le sue valigie; suo padre è venuto a prenderla, si tratterrà al Malfoy manor per qualche giorno.

guardai gli occhi di mio padre, freddi e grigi come il ghiaccio, la sua espressione non esprimeva nulla, solo irrequietezza, un finto sorriso spuntò sul suo volto.
Perché lui era qui?

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Bene bene bene, Flora e Draco stanno vivendo una strana situazione; tornano entrambi ai loro mano, accolti da un clima non troppo piacevole, ma perché tutto questo?
Inutile dirvi che lo scoprirete nel prossimo capitolo!

-malfoyeyess🌱

𝑭𝑳𝑶𝑹𝑨 𝑪𝑨𝑹𝑹𝑶𝑾 || 𝒕𝒉𝒆 𝒈𝒊𝒓𝒍 𝒘𝒉𝒐 𝒉𝒂𝒅 𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒐𝒊𝒄𝒆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora