Ero a pezzi.
Passai tutta la notte a pensare che cosa sarebbe potuto accadere. Non ero solita preoccuparmi per le persone, ma non riuscivo a smettere di pensare al fatto che se tutto quello che Draco mi aveva raccontato fosse stato vero; la sua vita sarebbe stata in serio pericolo.
Non si aveva scampo dai mangiamorte; non si aveva scampo da Voldemort.La mattina successiva mi alzai, era tardi, e dovevo ancora fare colazione, ma non avevo per niente voglia di scendere e mangiare; decisi così di rimanere nella mia stanza per qualche minuto in più; per poi poter scendere a lezione. Mi lavai il viso mentre guardavo i miei occhi rossi riflessi negli specchi del bagno; mi pettinai i capelli, per poi indossare una divisa pulita. Era giunto il momento di cominciare lezione; aspettai che tutti gli studenti di serpeverde scendessero per poter fare la strada da sola, senza troppe persone attorno; ma non appena uscii dalla mia stanza notai Draco fuoriuscire solo dal dormitorio maschile.
Sembrava a pezzi. Si poteva vedere la stanchezza nei suoi occhi da lontano un miglio; non era ben ordinato come al suo solito, aveva un aspetto alquanto sciatto e disordinato. Non volevo vederlo, non volevo credere a ciò che avrebbe continuato a dirmi; così mi incamminai velocemente senza che lui potesse fermarsi a parlarmi.
Scesi nei corridoi, raggiungendo l'aula di antiche rune dove avrei svolto la mia lezione; mi sedetti il più distante possibile da Draco, mia sorella e tutto il nostro solito gruppetto, avevo bisogno di stare sola; e rimanere con loro mi avrebbe solo deconcentrata.Draco's pov
Non sapevo più che fare. Raccontando la verità avevo perso l'unica amica che sarebbe stata in grado di capirmi. Mi aveva preso per bugiardo, mi guardava con gli occhi di una persona che non provava più alcuna emozione; alcun sentimento. Era solita farlo per nascondere i suoi sentimenti, ma questa volta era diverso; era vero.
Per tutta la notte non riuscii a serrare occhio, pensai solamente a quanto sarebbe stato difficile vivere così. Non avevo ancora il marchio e già le cose stavano andando male. Raccontandolo a Flora pensavo che sarebbe stato più semplice; mi sono illuso che lei potesse capire, ma non avevo pensato al fatto che sarebbe stato difficile convincerla della verità che le stavo dicendo.Come ogni giorno, dopo aver passato una notte in bianco, mia alzai dal letto, procrastinando fino all'ultimo minuto di scendere a lezione. Theo e Blaise se ne erano già andati, ed io uscii solo dalla camera to, quando incrociai lo sguardo di Flora. Non riuscii nemmeno a guardarla che subito girò lo sguardo, andandosene di corsa da me.
Non riuscivo a capire perché si comportasse in quel modo; l'avevo spaventata a tal punto che non mi avrebbe rivolto più parola?!
Non mi sembrava possibile; lei non aveva paura di niente, era sempre quella disposta a trovare una soluzione a tutto senza mai arrendersi, fino a quando non l'avrebbe avuta vinta, ma in quel caso forse, la situazione era troppo difficile e dura da affrontare anche per lei.Arrivai all'aula di antiche rune, con la speranza di poterle parlare; di poter spiegarmi con lei, ma naturalmente non era nel suo solito posto. Si era seduta tutta sola in un angolino della classe, testa bassa e sguardo serio; sembrava quasi che da lei non trapelasse alcuna emozione.
Quella era forse la prima volta che qualcuno non mi rivolgeva parola.era come se mi ignorasse totalmente, sembrava che per lei io non esistessi più.
Hestia: che ha mia sorella?
Pansy: io non la capirò mai, è strana, strana forte.
Hestia: Parkinson non ti permettere o ti....
Blaise: smettetela, state zitte!!
Theodore: già, è strana oggi. So che lei è una silenziosa e che spesso sta sola, ma non si era mai allontanata dal nostro gruppo; o almeno non durante le lezioni
Blaise: Malfoy, tu sei quello che la conosce meglio... tu sai che cosa le succede?
Draco: no, non lo so. Lasciatemi in pace.Dopo aver assistito a quell'inutile conversazione mi alzai dal banco senza nemmeno degnare i miei compagni di uno sguardo e me ne andai nel corridoio. Avevo bisogno di aria fresca, di tempo. Avevo bisogno di qualche minuto per me stesso senza voci curiose come quelle che giravano nell'aula.
Nel frattempo in classe:
Hestia: Salazar ma si può sapere che cosa rende a quei due? Draco non parla da giorni, e incredibilmente, guarda caso nello stesso periodo di tempo, mia sorella non rivolge parola nemmeno ai muri. Qualcuno vuole spiegarmi che diamine succede?
Theo: non lo so, ma Draco sicuramente non è più lo stesso ormai da giorni.
Pansy: voglio dire.. ma lo hai visto? Si è alzato e se ne è andato via senza nemmeno guardarci in faccia... che gli prende?
Blaise: non ne.ho idea... forse ci siamo solo fatti un idea sbagliata... non credo che quei due possano essere arrabbiati.. dai in sedici quindici anni non si sono mai detti una parola offensiva l'uno all'altra... forse hanno solo una giornata no?!
Hestia: non lo so, e non mi interessa. Devo solo sapere che diamine ha mia sorella. Una volta che lo saprò mi sentirò più tranquilla; è la mia gemella e non mi va di vederla così.
Theo: brava; io e Blaise parleremo con Malfoy, anche se ho dei forti dubbi che risponderà alle nostre domande...
Blaise: ci proveremo!
Pansy: bene allora... teniamoci aggiornati.Flora's pov
Le lezioni terminarono, e io mi alzai di fretta per raggiungere l'aula di pozioni, dove avrei dovuto passare le ultime due ore della giornata prima della sala pranzo; ad un tratto però fui fermata dalla professoressa Mcgrannit, che chiamò me e mia sorella Hestia accanto a lei.
Mcgrannit: signorine Carrow, siete richieste nella tuferai smistamento; a quanto pare sono arrivate dele lettere per voi da parte dei vostri genitori. Siete autorizzate da me e dal Professor Piton ad andare ora; sembrano lettere al quanto urgenti, quindi fossi in voi mi darei una mossa!
Guardai mia sorella con faccia perplessa. Se i nostri genitori ci scrivevano non era per nulla di buono. Non lo facevano mai, se non in caso di permessi per entrate ed uscite durante il periodo delle vacanze natalizie; così mi avviai in silenzio e con passo svelto alla tuferai, assieme a mia sorella; trovando i nostri gufi poggiati alle sbarre della tuferai, con in bocca due lettere, rilegate e laccate con ceralacca verde, con al di sopra il simbolo della famiglia Carrow.
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Buonasera splendori!!!
Abbiamo qui una straordinaria lettera; che cosa conterrà al suo interno? Buone o cattive notizie da parte dei genitori delle gemelle? Flora e Draco riusciranno a sistemare il loro rapporto di amicizia? Beh, scoprirete tutto nel prossimo capitolo!!!- malfoyeyess🌱
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𝑭𝑳𝑶𝑹𝑨 𝑪𝑨𝑹𝑹𝑶𝑾 || 𝒕𝒉𝒆 𝒈𝒊𝒓𝒍 𝒘𝒉𝒐 𝒉𝒂𝒅 𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒐𝒊𝒄𝒆
FanficEntrambi erano dei ragazzi strani. Lui taciturno e vanitoso, lei una serpe apatica; o almeno così li credevano. Quei due erano temuti, ma incompresi. Quei due avevano un legame così forte; che avrebbero potuto urlarsi contro anche i peggiori insult...