Happy!

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Il mattino seguente, Isobel sentí alcune piccole e tenere carezze sulle spalle e, a seguito di queste, si svegliò, incontrando gli occhi di Maggie ed il suo sorriso.
"M-Maggie..." Tentò la mora, incredula, con gli occhi lucido, mettendosi seduta.
"Ciao..." Rispose debolmente la castana.
Isobel si sporse subito per abbracciare l'Alpha che, seppur debolmente, fece altrettanto "Quando ti sei svegliata?"
"Ieri... Tu dormivi..."
"Perché non mi hai chiamata?"
"Ho parlato con Martin..." Iniziò la castana, tra un respiro profondo e l'altro "M-Mi ha detto che n-non stai mangiando né dormendo..."
Isobel chiuse gli occhi e sospirò "Non riuscivo a fare nulla... A malapena andavo a lavorare. Mi mancavi troppo. Sentivo che niente aveva più senso, senza di te..."
Maggie le portò una mano sul viso e le fece una dolce carezza, che fece chiudere gli occhi ad Isobel, la quale si perse nelle molteplici sensazioni che il tocco le infondeva.
"Io ci sarò sempre... Anche se tu non mi vorrai."
"No... Io ti voglio. E non per un giorno o un mese, ma per tutta la vita!" Ammise l'Omega, sporgendosi e trovando le labbra dell'altra, che corrispose il bacio senza indugio.
Sciolta l'effusione, le due ragazze si sorrisero, ora consapevoli dei propri sentimenti.
"Buongiorno!" Le salutò Martin, entrando nella stanza "Sono felice di vedervi sorridenti... Come ti senti?"
"Bene... Ho un po' di dolore..." Rispose Maggie, toccandosi l'addome.
Martin la scoprí e la visitó "È la ferita che sta guarendo... Adesso viene Jackson a portarvi la colazione, poi Caitlin ti porterà un decotto e ti spalmerà la pomata."
"Ok... Grazie..."
Martin annuì e se ne andò, permettendo a Jackson di entrare per portare loro una scodella di latte caldo ciascuna e qualche biscotto.
Le due lo ringraziarono e il giovane di colore aiutò Maggie a mattersi seduta, poi tornò nell'altra stanza e le due ragazze fecero colazione, chiacchierando di questo e quello, sedute vicine.
Diversi minuti dopo, arrivò Caitlin con il decotto e la pomata "Ciao! Questo è un decotto di erbe, è contro il dolore."
Maggie prese la piccola ciotola "Ha... Ha un odore tremendo!" Ammise la castana, bevendo un piccolo sorso "E un sapore cattivissimo!"
Le due Omega sorrisero in poco "È così tremendo?"
"Abbastanza... È molto amaro."
"Sai come si dice... Più una medicina è terribile, più è efficace."
"Già..." Rispose Maggie, prendendo un respiro profondo e sorseggiando il decotto tutto d'un fiato.
Fece un'espressione strana e un po' buffa, poi Caitlin prese il piccolo contenitore rotondo con la pomata "Su, stenditi..."
Maggie obbedí e si sollevò la maglia, così da permettere a Caitlin di spalmarle la pomata "Le ferite vanno bene?" Chiese Isobel.
"Si, stanno guarendo bene." Rispose la ragazza e, quando ebbe finito, lasciò la stanza, proprio nell'attimo in cui arrivava Eliza.
"Amore..." Disse la donna, abbracciando la figlia.
"Mamma..."
"Martin ha detto che stai meglio e che, domani, potresti già venire a casa..."
"Lo spero! E... E la mia casa?"
"Jonah ha quasi finito di costruirla. Lui ed i vostri amici si sono dati molto da fare... Senza scordare le tue sorelle."
Maggie sorrise un poco, mentre Isobel chinò il capo "Andrai comunque a vivere da sola?"
"Si. E... Ti andrebbe di vivere con me?"
E nulla avrebbe potuto rendere più felice la mora, che abbracciò la castana e, sotto gli occhi di Eliza, le regalò un bacio dolcissimo.
"Certo che lo voglio!"

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