CAPITOLO 9

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Nicole aveva assistito a tutta la scena, quando Andrew si allontanò si avvicinò a me: «Perchè lo hai allontanato? Dovevi dimostrare a Cassy che lui è tuo, che lui vuole solo te!». Non le diedi ne ragione ne torto, la trascinai verso l'uscita, volevo tornare a casa ma, davanti alla mia macchina ad aspettarmi c'era ancora Andrew: «Togliti subito, non ho intenzione di parlare con te, ancora!» Gli urlai, ma lui rimase immobile, si avvicinò a me e sussurrò: «Ti prego, domani esci con me» Non gli risposi, salii in macchina quando anche Nicole fu salita e sfrecciammo verso casa sua.

Dopo aver accompagnato Nicole a casa sua, mi buttai sul letto senza neanche cambiarmi. Il mattino seguente mi svegliai alle 12.30 dal frastuono che proveniva dal piano inferiore. Scesi le scale con gli occhi ancora chiusi dal sonno, trovai Cassy vicino ad una montagna di valigie, avevo capito che la fine era vicina.

Non appena riuscii ad aprire un po' di più gli occhi vidi Cassy avvicinarsi a me, mi sussurro: «Questo è l'inizio della tua fine! Da oggi vivrò anche io qui!» La scansai con una mano e mi diressi verso la cucina, non avevo paura di lei, poteva cercare di spaventare qualcun'altro ma con me non ci sarebbe riuscita.

Finita la mia colazione che era più un pranzo vista l'ora, mi diressi in camera mia, non mi ero ancora cambiata e struccata dal giorno prima, quindi decisi di andare a farmi una doccia. Quando uscii dalla doccia sentii il mio cellulare squillare, era Andrew. Mi aveva mandato una ventina di messaggi e io non ne avevo visto neanche uno. Dicevano tutti la stessa cosa, ossia se avevo deciso di uscire o meno con lui, ma avevo paura che se fossimo usciti di nuovo ci sarebbe stato il bacio che ero riuscita ad evitare la sera prima. Quindi gli dissi di no e poi dovevo studiare storia per il giorno seguente.

Mentre cercavo di studiare mio padre entrò in camera mia praticamente sfondando la porta: «Tesoro, Cassy dovrebbe dormire con te per questa notte, non ci sono ancora i mobili nella sua camera.» Mi lasciai sfuggire: «C'è un bellissimo e comodissimo divano giù, perche deve stare proprio con me? Non può stare con sua sorella?» Cercò in qualche modo di trovare una scusa ma alla fine urlò «Questa è la mia scelta! Per questa sera dormirà con te e non si discute!»

Perfetto, dovevo dividere la mia camera con quella, di certo non avremmo condiviso lo stesso letto! O dormiva sul pavimento o in balcone ma di certo non con me!

Continuavo a cercare di studiare ma Andrew continuava a chiedermi se avessi voglia di uscire con lui, io continuavo ad evitarlo, non volevo parlarci, avevo deciso di evitarlo e portavo avanti la mia idea.

Quando arrivò il momento di andare a letto, Cassy entrò in camra mia, stava parlando al telefone, probabilmente con Andrew. Ne ebbi la conferma quando, mentre mi guardava fisso negli occhi disse: «Oh amore mio, perchè domani non vieni a casa mia?». Speravo in un suo "no", cinquanta sfumature di grigio lo stavo leggendo, non volevo sentire il trailer!

Nello stesso momento in cui Cassy aveva attaccato al telefono mi arrivò un lungo messaggio da Andrew, cercai di allontanarmi il più possibile da Cassy, ma più mi allontanavo e più mi seguiva, sembrava di giocare ad acchiapparella. Alla fine mi chiusi nella cabina armadio, sembravo ancora più stupida di lei ma volevo un po' di privacy.

Quando finalmente presi possesso del mio spazio lessi quello che Andrew mi aveva scritto: "Non so perchè tu mi stia evitando, scusa per ieri, ho esagerato, ma ricordati che mi avevi dato una possibilità. Scusa anche per Cassy, ci sono stato molto male anche io, ma fidati, è stato meglio così per entrambi, e poi io sono meglio come amico che come fidanzato!". Non gli risposi subito, volevo piangere ma come facevo con Cassy dall'altra parte? Non potevo. Quindi gli risposi con un semplice e vago "Ok".

Mi buttai sul letto quando Cassy urlò dal bagno: «Hey! Il letto è mio!» «Fino a prova contraria nulla è tuo in questa stanza! Quindi se non ti sta bene che io stia sul MIO letto quella è la porta!» Le urlai incazzata. Usci sbattendo la porta, finalmente potevo stare da sola.

Scusate per l'attesa ma ultimamente ho avuto parecchi problemi. Sinceramente penso che questo capitolo faccia un po' schifo ma è difficile ricordare cose che sono successe ormai quasi un anno fa, quindi perdonatemi ehe. Commentate almeno mi fate sapere se devo cancellarlo e riscriverlo e votatee. Okay ciao ahahha *risata isterica*

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