CAPITOLO 6

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Mi svegliai di colpo quando sentii la porta della cucina sbattere, segno evidente del ritorno di mia sorella. Mi affrettai a scendere le scale per controllare se fosse davvero lei e a giudicare dalle urla che sentivo provenire dal piano inferiore sicuramente si trattava di lei.

Quando mi trovai finalmente al piano inferiore trovai mio padre su tutte le furie e Eleonor che cercava in tutti i modi di tranquillizzarlo, Tessa invece non sembrava affatto mortificata.

Alla fine della lunga discussione, Tessa salì le scale e si chiuse in camera sua, probabilmente a dormire. Anche io tornai in camera mia, avevo dimenticato il cellulare, in quel periodo non potevo vivere senza, mi mancava Andrew.

Non appena presi il cellulare in mano trovai un messaggio di Andrew. Aveva scritto un semplice "buongiorno" accompagnato da un cuore. Adoravo le attenzioni che mi dava, anche se era brutto poterlo vedere solo due volte alla settimana. Gli risposi allo stesso modo, incominciammo a parlare dell'amore, odiavo quel discorso, andava sempre a finire con le mie lamentele riguardo al mio aspetto fisico ed estetico. Mi iniziò a raccontare le sue vecchie storie d'amore, finite quasi tutte per colpa sua.

Stavo parlando ancora con Andrew quando mia sorella si intrufolò in camera mia. «Scusami se non ti ho avvisato del fatto che sarei partita con mia sorella Cassy ma non volevo che facessi la spia». Confessò, io ero già troppo sconvolta dal fatto che Cassy fosse sua sorella, figuriamoci se avessi parlato con uno dei nostri genitori. La rassicurai dicendogli che non avrei parlato con nessuno dei nostri genitori in ogni caso. Prima che lasciasse la mia stanza mi disse: «Hai un sorriso strano... Hai conosciuto qualche ragazzo?». Gli iniziai a raccontare di Andrew e di tutti i nostri discorsi, strani e non, e lei prima di andarsene nella sua stanza disse un'ultima cosa: «Tesoro, tu ti stai innamorando e fidati che anche lui è interessato a te e non ti mollerà molto facilmente.» quella frase mi fece riflettere molto, e se davvero mi stessi innamorando di Andrew? Che sarebbe successo?

**

Mi svegliai come tutte le mattine alle 7.15 ma quella mattina avevo un brutto presentimento. Mi vestii e mi truccai poi come al solito scesi in cucina a fare colazione, stranamente mio padre e Eleonor dormivano ancora, con me in cucina c'era Tessa. «Ieri mi sono dimenticata di chiederti come si chiama e quanti anni ha il misterioso ragazzo!». Disse con ancora il cornetto in bocca, «Si chiama Andrew e ha 17 anni come me» gli risposi mentre prendevo la mia tazza. Mugugno un "mmmh" e si alzò.

Rimasi sola nel silenzio della cucina, pensai a lungo e poi mi accorsi che erano le 8 meno un quarto e dovevo correre a scuola. Sul muretto, al solito posto, c'era Nicole, anche lei mi chiese di Andrew, maledetta me che parlo troppo!
Entrammo a scuola, mentre prendevo alcuni libri dal mio armadietto, sentii Cassy che parlottava con una delle sue cagnoline, parlava di un ragazzo che le faceva il filo, insomma una cosa normale per lei. Non ci feci neanche caso alla descrizione del ragazzo, odiavo troppo la sua voce non riuscivo ad ascoltarla.
Controllai per l'ennesima volta il mio cellulare, ma stranamente di Andrew nessuna traccia quella mattina.

Alla fine di tutte le lezioni trovai un messaggio, finalmente era Andrew, probabilmente avevo un sorriso a trentadue denti perché Nicole mi chiese chi mi avesse scritto di così importante. Le parlai di lui, e di quanto fosse dolce con me, di quanto amavo ridere con lui, di quanto fosse simpatico, lo adoravo in tutto e per tutto. Lo odiavo solo quando faceva il lunatico e si incazzava per niente. Nicole mi guardò e mi disse ovvia: «Tu ne sei consapevole del fatto che ne sei follemente innamorata vero?» Annuii in segno di approvazione poi mi diressi alla macchina.

Non appena varcai la porta di casa corsi in camera mia e mi fiondai in camera mia, mancavano poche ore e avrei rivisto Andrew, non ero più nella pelle, dovevo assolutamente vederlo.

Due ore dopo, andai in biblioteca, lo trovai sempre a quel tavolo, come ogni martedì e giovedì. Lui mi aspettava in quel tavolo con dei libri che nessuno dei due avrebbe sfiorato neanche per sbaglio. Passammo due ore a ridere e a giocare, ci stavo veramente bene con lui, mi faceva ridere come nessun'altro era mai riuscito a fare.

Andai via alla solita ora, le 19. Quando arrivai a casa trovai un suo messaggio: "Sai, credo proprio di essere innamorato di te, perché sabato non facciamo un uscita diversa? Magari ci andiamo a prendere un gelato, sai al centro di Miami lo fanno buonissimo" gli risposi dopo cinque minuti, quando più o meno avevo finito di sclerare per tutta casa. "Sai, anche io credo proprio di essere innamorata di te, ma non avevo il coraggio di dirtelo. Per me va benissimo ci vediamo sabato in centro". Ero super elettrizzata di vederlo di nuovo.

Quando scesi per la cena, erano già tutti a tavola. Quel giorno Eleonor aveva preparato le fettine panate, io le amavo. Ero ancora su di giri per la notizia che mi aveva dato Andrew poco prima, quando mi padre si rivolse a me e a Tessa dicendo: «Ragazze, sabato non prendete impegni, e se ce li avete già disditeli, siete impegnate con noi, dobbiamo andare a casa dei vostri nonni!». Partendo dal presupposto che i nonni non erano miei quindi io potevo restare a casa, non avrei disdetto mai l'appuntamento con Andrew, ma mi fu negato di restare a casa.

Diedi la triste notizia a Andrew che accetto il fatto come se nulla fosse. Non parlammo fino al martedì dopo, capii che ci era rimasto male. Gli riscrissi io, quando vidi che forse alla fine non era così innamorato di me, visto che aveva trovato una ragazza o meglio un mostro visto che si era fidanzato con Cassy.

ALLA FINE SONO TORNATA, SO CHE FA SCHIFO PERCHÉ L'HO SCRITTO VELOCEMENTE ORA IN TRENO.. COMUNQUE SE NON VI PIACE LO RISCRIVO. VABBY VOTATE E COMMENTATE.

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