𝘵𝘦𝘦𝘯 𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘤𝘦.

1.I know that I'm not that important to you

Lo strano aggeggio riposto nel comodino della mia camera,affianco al letto,suonava interrotamento,richiamando la mia attenzione e facendomi aprire gli occhi.Mi strofinai con le mani,per cercare di mettere a fuoco la mia vista appannata,era giunto il momento di alzarsi e iniziare questo nuovo periodo scolastico.Misi i piedi nel pavimento freddo,andando verso il bagno per riscoaqquarmi il viso.Una volta finito,entrai nella doccia,per lavarmi con l'acqua fredda,come piaceva a me.Rimasi sotto il getto,per vari minuti,fin quando presi l'asciugamano e andai ad asciugarmi verso il mio armadio.Mettere qualcosa di decente sembrava un impresa vera e propria.Decisi di andare per il classico,mettendomi dei pantaloni a zampa bianchi,una cintura a buchi e una maglietta larga da mettere dentro.

Scendo giù,guardandomi intorno e non notando la presenza di nessuno in casa mia,nemmeno di mio fratello più piccolo Reggie.I miei genitori,sono sempre rimasti a casa durante la mattinata dei primi giorni di scuola,per rimanere vicino a noi figli.Mi sorprende che non siano qua.Vado verso la cucina,dove sul frigo trovo un biglietto,con la calligrafia perfetta di mia mamma.

"Tesoro,siamo andati presto a lavoro,tuo padre tornerà nel pomeriggio,io più tardi.Reginald è andato a fare colazione fuori con i suoi amici,ci sono le brioches.Un bacio,buona scuola."

Mi avvicino al piatto riposto accuratamente nel tavolo,afferrando fra i denti la brioches vuota.I miei genitori,in questi giorno sono completamente sommersi dal lavoro.Mia mamma,lavora come impiegata in una grande azienda di cosmetici,mentre mio papà,è un medico.Ho un fratello,con la quale ho un rapporto di amore-odio,quest'anno ha iniziato il liceo pure lui,e mi fa strano vederlo un po' più grande di prima.

Dopo aver finito la brioches,mi rilavo i denti e prendendo la zaino e le chiavi,esco di casa.Due anni fa,i miei genitori mi hanno regalato un auto,dopo che ho preso la patente ma non la uso praticamente mai,mi piace di più andare a piedi e godermi i piccoli dettagli che in macchina non vedrei mai.

Arrivo davanti casa del mio vicino e del mio migliore amico,Gustav.Io e lui siamo amici da sempre,da quando in terza elementare,è venuto da me,dicendomi quanto fossero belli i miei nuovi pantaloni,da quel giorno non ci siamo più separati.In realtà Gus,non è proprio come tutti gli altri,e un ragzzo particolari,fuori dagli schemi.Il suo sogno è andare a fare musica,fumando la sua erba e accompagnato da belle ragazze.Non so cosa ci leghi di preciso,in quanto diamo tremendamente diversi,ma amo il nostro rapporto.I miei genitori,sono felici della persona che interiolmante è,anche se col tempo hanno iniziato a farsi domande sul suo "stile di vita".Questa estate,mi ha praticamente costretto ad andare con lui,si è fatto l'ennesimo tatuaggio,ma sul viso,sotto l'occhio:un cuore spezzato.

"Pensavo che non arrivassi più!"sento la sua voce venire verso di me e una volta vicini,lo salgo con un abbraccio affettuoso."Tieni."mi porge tra le mani una monster.È una nostra abitudine da sempre,bere una monster ogni volta prima che inizi un nuovo anno scolastico.

"Ieri a che ora sei tornato?"domando iniziando a camminare,seguita da lui.Ieri Gus è andato ad una festa,mi aveva offerto di andare con lui ma ho dovuto rifiutare in quanto dovevo finire tutti i compiti,che avevo lasciato in sospeso durante le vacanze estive.

"Non me lo ricordo nemmeno,so solo che mi sono svegliato alle 7 in camera mia e con la testa che mi stava esplodendo."mi risponde ridacchiando."Ho dovuto prendere uno Xanax"mi confessa,aggiustandosi il suo ciuffo di capelli colorato e spettinato.Una abitudine che non condivido di Gus,è quella di prendere così tante pasticche di questo ansiolitico.Mi ricordo che quattro anni fa circa,dopo dei lievi attachi d'ansia,il medico gli aveva prescritto qualcosa,ma ora lui ne fa un uso davvero eccessivo,quasi come le canne."Come è andata ieri pomeriggio?"mi domanda dopo,notando forse la mia assenza alla sua affermazione sullo Xanax.