3.Fuck the place I'm from

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"Dai,torna qua."sono le parole che escono dalla bocca di Jackson,che mi indica il letto sbattendo la mano sopra.Nego con la testa ridendo e rivestendomi."Possiamo tardare di qualche minuto a scuola,non muore nessuno!"aggiunge strofinando gli occhi e rimettendosi i suoi puliti e freschi boxer.

Ieri sera,dopo che sono venuta qua ho cenato con Jackson e la sua famiglia.Mi piace stare qui,i suoi genitori sono molto accoglienti e felici della nostra relazione.Mi sono fermata a dormire qua,dopo che io e lui abbiamo fatto quello che oserei dire sesso.Oggi,la giornata si prospetta essere nuvolosa e quasi sicuramente pioverà.Dopo che entrmabi ci siamo lavati,senza fare colazione usciamo di casa,sapendo sulla nuova macchina di Jackson.La sua vita,è abbastanza semplice e facile,insomma è praticamente tutta facilitata dalla posizione dei suoi genitori benestanti.È stato già preso al college,andrà a Yale,e vuole convincere anche me ad andare nello stesso posto ma non so se è esattamente ciò che voglio.La sua macchina si ferma,all'incontro con il rosso di un semaforo sulla strada per andare a scuola.

"Sei pensierosa,qualcosa ti affligge oggi piccola?"mi chiede,appoggiando la sua mano calda,nel tessuto dei miei jeans neri.Le sorrido,scuotendo la testa."Ieri,dopo gli allenamenti ho visto tuo fratello insieme a Gustav."aggiunge,riprendendo a guidare con lo scattare del semaforo verde.

"Che cosa?Mi ha detto Gus che si doveva vedere con Layla,non con mio fratello."dico,sgranando gli occhi e rimanendo stupefatta."Cosa diavolo co facevano insieme?"le chiedo ancora,abbastanza nervosa.

"Io non lo so,si scambiavano quella che sembrava essere erba e forse qualche pillola,ma non ne sono sicuro."risponde vago,mentre nella mia testa circolano milioni di domande.

Mio fratello insieme a Gus che si scambiano erba.È un immagine a cui non posso nemmeno lontanamente pensare.Come può essere possibile?Il mio migliore amico,la persona che è sempre stata sincera al cento per cento con me,è lo spaciatore di mio fratello di soli 14 anni?Non voglio crederci.Mi sento tradita da parte sua,come può farmi questo?Anche se per lui è solo un po' d'erba,è proprio così che Gustav ha iniziato,con quella che doveva essere solo un po' d'erba e ora si ritrova a tirare cocaina nel naso.Ieri,al posto di aspettarmi fuori all'uscita di scuola,mi ha mentito spudoratamente e ha dato l'erba a mio fratello.Mi sembra di vivere un incubo.Anche se fatico ad ammetterlo a me e stessa e a lui,so benissimo che la situazione in cui si trova Gustav,è grave,e che col tempo andrà solo a peggiorare.
Preferisco rimanere in silenzio per tutta la durata del tragitto verso la scuola,tanto che Jackson sembra accorgersene e non parla nemmeno lui.
Arriviamo in tempo a scuola,dove la campanella è appena suonata e senza cercare nessuno,vado dritta nell'aula di storia.Oggi sono completamente sola in questo corso,quindi ho tutto il tempo necessario per rimanere in silenzio con i miei pensieri per la testa.Perchè tutte le volte che mi sembra di conoscere a pieno Gus,capita qualcosa che mi fa dubitare di tutto?Sarebbe molto più facile comprenderlo se non fosse così diverso.Passo l'intera ora a scarabocchiare su un foglio,preso dal mio quaderno a quadretti ad aspirale.Con il suonare della campanella,mi alzo e vado verso i bagni:ho bisogno di sciacquarmi.

Entrando,noto che ci sono ben poche persone e molte di queste,escono fuori,mentre io apro il lavndino e mi bagno la faccia,questa mattina non mi sono nemmeno trucatta,anzi,sono uscita come una vera e propria stracciona.Per mia grossa fortuna,in una tasca dello zaino,ho le mie due salvezze più grandi:il mascara e l'eyeliner.Traccio una riga,abbastanza spessa nell'occhio che mi sembra essere venuta bene e metto una manciata di mascara volumizzante.Odio questa parte di me,quella che finge di essere perfetta,ma che in realtà non lo è neanche lontanamente.Per mia fortuna,il saper fingere è una dote di famiglia.C'è stato un periodo,in cui forse ero al secondo anno,in cui la mia intera vita sembrava sgretolarsi pezzo dopo pezzo:mio padre tradiva mia mamma,io l'ho sempre saputo ma non sono mai riuscito a dirlo a nessuno,l'unico era Gus,che poteva capirmi.Avevo iniziato a prendere le pillole di Gus di nascosto,senza che lui se me accorgesse ogni giorno ne prendevo di più.Amdavo male a scuola,non riuscivo più a riconoscermi.Ma il mattino ero sempre io:la ragazza perfetta della porta accanto,quella che tuffi immaginano come perfezione in persona.
Facendo i conti con me stessa,sono riuscita a superare quel periodo in cui l'unica cosa che vedevo era il mascara che colava dai miei occchi,ogni singola volta in cui ero sola.Non voglio più ripassarci.

"Ehi va tutto bene?"sento la voce femminile,di una ragazza chiusa dentro a un bagno.Provabimmente mi ha sentito singhiozzare,a volte lo faccio senza accorgermene,non sono molto brava a non farmi notare.

"Si grazie."dico solamente,cercando di aggiustare i miei capelli,che sono scompigliati e in disordine.
Sento la porta del bagno aprirsi,e a rivelarsi è una ragazza non molto più grande di me,che però non ho mai visto in questa scuola."Frequenti questa scuola?Non ti ho mai vista."dico mentre la giovane ragazza dai capelli corvino,spegne una sigaretta.

"Oh no,mi sono intrufolato questa mattina,la polizia mi stava cercando e questo era l'unico posto in cui mi sarei potuto mimetizzare diciamo."mi spiega brevemente ridendo.Sembra che il fatto che la polizia la stesse cercando,sia esilarante."Sono Cece."si presenta,portandomi la mano,che titubante stringo."In realtà è Charlotte,ma siccome l'ha scelto quella stronza di mia madre,l'ho abbreviato."aggiunge.

"Marylyn Jhonson"ribatto,stringendo la sua mano e ridendo anche io.Non mi presento mai con il mio none completo,tendo sempre a side semplicemente Marylyn,abbrevviandolo."Ti nasconderai qua per molto?"le chiedo osservandola meglio:ha molti tatuaggi,persino nelle mani e una croce sotto l'occhio destro,che però è piccola.

"Beh non so,in tal caso è stato divertente conoscere una come te e vedere che non siete tutte così stronze e avete anche voi dei crolli!"commenta sorridendomi in modo dolce.Quelle come me?

"Che intendi?"le domando,prima che vada via.

"Non so,quelle come te:le ragazze perfette."risponde facendo spallucce e prendendo il sui zaino tutto nero dell'eastback."A presto Marylyn."mi saluta,uscendo del tutto dai bagni.

Dopo qualche secondo,esco anche io,senza però trovare nessuno nei corridoi,l'unica cosa che vedo che riesco a riconoscere,sono quei capelli rosa,scompigliati e sparati in aria che solo Gus poteva avere.

"Gustav!"lo chiamo per nome completo,di fatti noto che quando si gira ha lo sguardo perso.Mi avvicino a lui e quando sono abbastanza vicina,le tiro uno schiaffo in piena guancia,lasciandoli il segno.Lui non muove un muscolo,rimane fermo e impassibile come se sapeva che sarebbe successo."Cazzo!Ti rendi conto?"le chiedo,mentre lui continua a tenere la testa bassa.

"Non voglio parlarne."dice in tutta risposta,mentre io apro sgranando gli occchi e facendo un respiro in cerca di calma.

"Ah certo,tu puoi dare la tua cazzo di erba a mio fratello e non ne vuoi parlare.Dimmi perchè!"le domando continuando a tenere alto il tono del volume."Gustav fanculo!Non pensavo che tu potessi arrivare a questi livelli,perché lo fai?"domando ancora,cercando una sua risposta.

"Fanculo a te Marylyn!Pensi che ci sia solamente fortuna in questo mondo?Bene spoiler:No!Non sono ritenuto a dirti il perché,non penso nemmeno che tu voglia saperlo,la mia domanda è una:che cazzo vuoi da me!?"chiede lui,rispondendomi finalmente.

"Cazzo!Ti rendi conto?Stai letteralmente buttando nel cesso la tua vita per quella merda che prendi!A cosa ti serve?!"le domando,continuando a tenere alto il tono della voce,tanto che dopo sento bruciarmi la gola.

"A cosa mi serve?!Sai fottuta Marylyn,non tutti hanno la tua fottuta vita perfetta!Le persone crollano!E a volte,si smette di avere voglia di vivere e le droghe sono l'unica cosa che ti tiene in piedi!"dice,a pieni polmoni,facendomi sobbalzare dallo spavento.Non l'ho mai visto così."Quindi,non ho bisogno della tua predica!Tanto a te cosa importa?Tu andrai in qualche college a seguire il tuo sogno di diventare qualcuno di importante e io è già tanto se vivrò per altri due anni!"continua,rivelandosi ciò che si era tenuto dentro."La nostra amicizia o qualsiasi cosa ci sia fra noi,scomparirà!Oh avanti lo sai anche tu,quindi non mi guardare così!"commenta,notando forse il mio sguardo completamente avvolto dalle lacrime.

"È questo quello che pensi?"le chiedo solamente,con un filo di voce,che a malapena si sente.

"Non voglio più parlare di questo."risponde,toccandosi la fronte e sospirando."Fanculo."aggiunge,varcan
do l'uscita di scuola e andandosene via.

𝘵𝘦𝘦𝘯 𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘤𝘦.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora