~Gelosia~

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Arrivo a scuola in anticipo, ovviamente, così decido che è meglio andare in segreteria a consegnare il foglio dell'assistente sociale, la signora Delfia, mi ha avvisato che con questo foglio cede tutte le responsabilità a me, così da poter firmare io stessa le mie uscite da scuola e tutto il resto.

Mancano cinque minuti all'inizio della lezione così mi incammino verso l'aula di economia. Arrivo quasi davanti all'aula, ma mi fermo quando mi accordo che c'è qualcuno seduto attera accanto alla porta, con le braccia incrociate sulle ginocchia e la testa nascosta.

Mi avvicino, e lui alza la testa, mi guarda, e fa un piccolo sorriso per poi girarsi dall'altro lato e guardare a terra.

"Jonathan"

Mi posiziono davanti a lui e mi abbasso per poterlo vedere in faccia, ma lui continua ad evitare il mio sguardo, così istintivamente, metto due dita sotto il suo mento e lo faccio girare verso di me, gli sorrido e finalmente mi perdo nei suoi bellissimi occhi, ma il mio sorriso sparisce in fretta quando mi accorgo del taglio che ha in fronte.

Allungo una mano, e sposto i capelli per guardarlo meglio, lui continua a guardarmi però sta in silenzio e mi lascia fare.

Un rumore in lontananza mi ricorda che siamo nel bel mezzo del corridoio, e che potrebbe vederci qualche professore, così gli prendo il polso e lo trascino con me verso l'infermeria, qui non c'è mai nessuno, non sono neanche sicura che ci siamo mai stato un vero dottore qua.

" Meglio per noi."

Lo faccio sedere sul lettino e comincio a cercare il disinfettante e della garza pulite per medicargli la ferita.

< Cosa ti è successo?> Chiedo mentre metto tutto l'occorrente sul comodino vicino al letto.

<Nulla ho fatto a legnate con un tizio>

<E come mai! Ti ha guardato male?> Sbuffò ironica.

<No. Veramente mi ha aggredito all'entrata dicendo che devo stare lontano da una persona> e si sposta la testa quando vede che stavo avvicinando la mano per disinfettare il taglio.

<E da chi scusa?> gli afferrò il mento per farmi guardare negli occhi <e stai fermo che devo pulirti la ferita se no fa infezione>

<Lascia stare non capiresti.. infermiera> un sorriso gli illumina il volto.

< Potrei sbalordirti>

<Ahi! Fa male> fa finta di lamentarsi, così premo di più sul taglio e lui fa una smorfia, questa volta vera, e io sorrido soddisfatta, <devo stare lontano da te> dice alla fine.

Mi fermo di botto all'udire quelle parole < da me!?> Dal suo sguardo percepisco che dice la verità, così capisco < e tu non l'hai presa bene giusto?>, Mi fermo per guardarlo meglio.

<Ma ovvio!! Gli ho risposto che sei solo tu che puoi decidere se devo starti vicina o lontano>

<E dopo cos'è successo?>

Passano un paio di minuti e continuo a medicargli la ferita.

< Mi ha dato un pugno, ma aveva un anello e così mi ha spaccato un sopracciglio, come puoi ben vedere. Poi io lo spinto ed è intervenuto il prof Teresi, che mi ha detto molto educatamente che non c'era bisogno che io andassi a seguire la lezione, e poi sei arrivata tu>

<Ho capito. E chi è stato ad aggredirti?> Cerco di capire chi potrebbe mai fare una cosa simile, e poi un flash.

" No non può essere, non ci credo"

Mi allontano da Jonathan dopo aver messo il cerotto, lui mi guarda stranito non capendo il perché del mio comportamento.

<E stato Liuk vero?>

I misteri nel bosco ~Fox-Man~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora