~Il lago~

1 0 0
                                    

Parcheggio la moto in garage e salgo in casa per cambiarmi.
Tuta nera, maglietta grigia, felpa nera e il mio amato berretto per non coprire il taglio.

**
Un paio di giorni fa sono andata da un dottore per fare vedere quel piccolo taglio, e beh direi che non era molto contento quando ha capito che era una cosa di qualche giorno, per lo più aveva fatto infezione e quindi ha dovuto rasare un po' di capelli attorno al taglio per poi pulirlo e medicarlo.
Fortunatamente con il mio amato berretto riesco a coprirlo. E fino ad ora nessuno si è accorto di nulla.
**

Prima di scendere decido di prendere il libro che stavo leggendo e di portarlo con me, insieme alla materna che c'è giù in garage, e mi avvio verso il lago.
Da quando sono qui, questo, è il posto che amo di più insieme al bosco.

Il lago a destra e a sinistra è circondato dal bosco, di fronte ci sono le montagne che segnano anche la fine dell'isola, infatti tra di esse si intravede il mare.
Infine dietro di me, c'è casa mia e pianure verdi con alberi sparsi un po' ovunque..
Un piccolo paradiso.

Mi avvicino alla grande quercia che c'è vicino alla riva e che separa il lago dall'immenso bosco che attraverso tutti i giorni..
Mi siedo appoggiando la schiena sulla corteccia ruvida con il libro in mano, chissà perché il protagonista mi ricorda sempre Jonathan.

***
Immersa nella mia lettura, tra le vicissitudini dei protagonisti, non mi accorgo delle ora che passano, Arno fino a quando un rumore insolito non disturba la quiete del posto e io mi alzo subito in piedi per lo spavento.

" Addison sta calma, non c'è nessuno, su respira profondamente raccogli le cose da terra e torniamo a casa forza"

Detto ciò, prendo tutto quando e mi avvio verso casa, ma, una strana sensazione e dei brividi su tutto il corpo, mi fanno capire che non sono più sola, ma leggendo molti libri so che la miglior cosa da fare e fare finta di nulla e continuate a camminare normalmente.

"Non voltarti forza, siamo quasi a casa su" mi rassicuro mentalmente e ci riesco, almeno fino a quando, a una decina di metri da casa non si spegne la lanterna.

"Merda! Merda!!"

Stringo forte al petto il libro e continuo ad avanzare, aiutata dalla lontana luce di casa del vicino, ma prima di riuscire a tirare un sospiro di sollievo alla vista della luce qualcuno mi tira la felpa...

Prontamente mi giro afferrando il libro e come se fosse un arma provo a colpire chiunque fosse stato ma non colpisco nessuno, perché chiunque fosse era stato più veloce di me ad allontanarsi.

Sento un fruscio alla mia destra e mi giro a guardare, è una persona incappucciata, vestito tutto di nero ma dalla postura intuisco che sia un uomo, forse un ragazzo ma no ne ho la certezza anche perché non riesco a vederlo nel volto perché ha la testa china, la luce della casa lo illumina da mezzo lato

<Ciao chi sei?> Non so perché ma ho come la sensazione che non sia pericoloso.
Non mi risponde ma alza lo sguardo verso di me, dei bellissimi occhi mi mozzano il fiato, uno e di un blu che non ho mai visto, sembra quasi uguale a quello del lago, sfumato tra chiaro e scuro, invece l'altro e verde, verde come le fogli degli alberi della foresta, è un ragazzo bellissimo.

" Si.. inquietante... ma bellissimo."

Peccato che per colpa del cappuccio non riesco a vedere un granché.
Stanca di aspettare una sua risposta, mi abbasso per prendere la lanterna, ma senza distogliere lo sguardo da lui, e mi giro per dirigermi verso casa mia.
Sento dei passi e mi volto di scatto, pensando che mi stia seguendo, ma non c'è nessuno, ma poi intravedo unah coda sparire tra i cespugli.

<LA VOLPE!> Esclamò riconoscendo la coda.
" Ma com'è possibile che c'era la volpe qui? Come ho fatto a non notarla prima!" e con questo pensiero ritorno a casa, domani c'è scuola.

I misteri nel bosco ~Fox-Man~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora