9 Parte

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Abbiamo appena finito di cenare, Tom mi prende la mano e mi fa alzare. Dopo che mi ha fattoi il bagno ha chiamato Maria che mi ha depilato e truccato per la cena. Non ho esattamente capito cosa succederà stasera, anche se mi sono fatta un'idea...ma so che andrà tutto bene, mi fido dei miei fratelloni.

Usciamo dalla sala da pranzo e prendiamo le scale, ma invece di girare a destra nella nostra ala della casa, andiamo dritti per lo scalone fino ad arrivare alla sala dei ritratti, non mi è permesso andare oltre, ma Tom mi stringe la mano e mi fa imboccare una scala che va verso il terzo piano dell'ala a sinistra, non ci sono mai stata. Appena le scale finiscono ci troviamo in un lungo corridoio, con il pavimento di marmo nero e le pareti grigie illuminate dalle grandi vetrate sul lato sinistro del corridoio, è tutto molto nello stile di Tom, sobrio, elegante, ordinato e molto pulito, ma non ci sono porte, solo un lungo corridoio. Arriviamo alla fine del corridoio e Alex poggia la mano su uno scanner e si apre una porta invisibile, che ci fa accedere a un salottino per la colazione in stile moderno, nella parete alla nostra destra si trova una porta nera decorata un argento lucido, la apriamo e ci troviamo in una stanza da letto enorme, ci metto un paio di secondi a passare lo sguardo per tutta la camera: la prima cosa che vedo è l'enorme letto, su un soppalco, di pelle nera, con lenzuola con un motivo geometrico bianco, grigio e nero; poi a sinistra tre porte, una nera, la cabina armadio di Tom, una grigia, un bagno gigantesco con due lavandini una doccia e una vasca, e una bianca, la mia cabina armadio; poi vedo un televisore sulla parete opposta al letto.

Finito di gironzolare mi giro per parlare con i miei fratelli, ma vedo solo Tom.

<piccola l'ho fatta arredare a Sascha, ma se ti servono altre cose o non ti piace possiamo cambiarla, perché da oggi questa è la nostra stanza> io mi avvicino e lo abbraccio di slancio, amo stare fra le sue braccia.

Lui allenta la presa e mi alza il mento con due dita:<cucciola ti ricordi quello che ti avevo detto su questa notte- io annuisco- bene, allora adesso devi sapere che: qualunque cosà farò da ora e per sempre in questa camera sarà per il piacere, di entrambi, per questo voglio che tu mi dica sempre se qualcosa ti da fastidio, non ti piace o ti reca disagio. Hai capito???> io annuisco convinta e per dimostrarglielo abbasso le spalline del vestito, che subito cade a terra. Mi vergogno a farmi veder totalmente nuda, ma ho la biancheria, e poi c'è Tom di fronte a me, lui non mi giudicherebbe mai. I suoi occhi si soffermano sulle mie forme e io gli prendo la mano, sorrido e lo porto in bagno: lui oggi si è abbassato a fera il lavoro del servo anche se sulla sua testa giace la corona, è ora che anche io mi mostri fedele e umile.

So non gli piace la vasca, non è nel suo stile, quindi apro l'acqua calda della doccia e preparo gli asciugamani, poi mi avvicino a lui.

Non è la prima volta che lo spoglio, non mi imbarazzo, prima gli slaccio i gemelli, poi la cravatta, passo ai bottoni della camicia, gli piace molto, quando dopo una riunione stressante o una giornata di lavoro, lo aiuto a fare la doccia: circa un anno fa aveva avuto una brutta giornata e dopo un affare Filippo si era ferito, era molto nervoso e allora io ho provato a farlo rilassare, da allora ho scoperto che non gli piace essere toccato in faccia, ma gli piace quando accarezzo le spalle e i capelli.

Quando finisco con la camicia mi metto in ginocchio e gli slaccio la cintura e i pantaloni, ma non li abbasso, gli piace decidere lui quando spogliarsi completamente, mi rialzo e mi svesto completamente, il reggicalze le mutandine di pizzo e il reggiseno a balconcino; entro in doccia e faccio attenzione a non bagnarmi i capelli, mentre gli do la schiena. A un certo punto sento il suo petto contro la mia schiena, allora mi giro, ma non faccio in tempo a fare niente che lui mi bacia, un bacio profondo, non come quelli che mi da solitamente, mi avvicina alla parete io faccio un piccolo salto, lui mi mette le mani sotto le cosce e mi solleva, facendomi incrociare le gambe attorno alla sua vita, da qui inizio a insaponargli i capelli massaggiando molto delicatamente la sua cute, quando ho finito, lui mi fa abbassare leggermente e a quel punto sento qualcosa premermi sul sedere.

Non mi fa scendere, anzi usciamo dalla doccia e lui prende un asciugamano, mi porta in camera e mi butta sul letto, ma non ho freddo, il riscaldamento è acceso e poi sento un forte calore che si espande dal centro del mio corpo. Lo vedo che velocemente si strofina i capelli, in modo che non gocciolino, poi si avvicina con la sua camminata che lo fa assomigliare tanto a un grosso felino, elegante e letale.

Arriva vicino a me e mi sovrasta con il suo corpo, mi eccita lentamente con le dita di una mano, mentre con l'altra guida la mia fino al suo grosso membro, io inizio a fare su e giù con la destra, mentre la sinistra si stringe sulla sua spalla, gli pianto le unghie nei muscoli, ma lui nemmeno se ne accorge, in fondo non lo faccio per fargli provare dolore quanto per sfogarmi ì, mentre io so che lui lascia dei segni sulla mia pelle solo per rivendicare il mio corpo per sentire di avere il completo controllo, e a me dispiace.

In realtà fino ad ora non sta succedendo niente di troppo strano, lo abbiamo già fatto un paio di volte in albergo, ma non faccio in tempo a finire il pensiero che lui si ferma, un attimo prima di farmi raggiungere il culmine.

Fa uscire le dita e sfugge dalla mia presa anche con il suo membro, si tira su, ma continua a guardarmi negli occhi, poi prende in mano il suo...e lo avvicina al mio centro, poi si riabbassa e non appena appoggia le sue labbra sulle mie sento un bruciore abbastanza intenso lì sotto, è entrato, un colpo solo.

Mi diventano lucidi gli occhi per un attimo, ma lui mi bacia ovunque e mi accarezza rimanendo immobile, senza farmi male, dandomi il tempo di abituarmi.

Dopo un po' il dolore non lo sento più, ma non è scomparso, semplicemente sento che l'eccitazione lo sovrasta e Tom deve averlo capito, perché inia a muoversi, spinte lente, ma decise e profonde dritte sul mio punto g. io a un certo punto non resisto più e interrompo il nostro contatto visivo, ma lui si ferma e mi obbliga a guardarlo:<dimmi quello che vuoi piccola> io allora gli allaccio le braccia al colle e lo bacio, per poi sussurrare:<dammi di più ti prego> da lì c'è solo piacere le sue spinte aumentano di velocità fini a diventare così piacevoli da portarmi sul bilico del piacere:<cucciola veniamo insieme, aspettami, ti dico io quando> e credetemi aspettare quei pochi secondi è stata una delle cose più difficili che mi ha chiesto di fare, ma appena la sua voce roca mi ha dato il permesso di venire, siamo venuti insieme, ho sentito la sua essenza calda scorrermi dentro e poi lui ha continuato a spingere prolungando il mio orgasmo per un po' di secondi.

Adesso lui ribalta le posizioni e mi fa appoggiare sulsuo petto, per poi coprirci con le coperte:<sei stata fantastica piccola miaadesso dormi che fra un paio d'ore dovremmo confrontarci con i nostri fratellie ultimare i riti, ma adesso, tu sei la mia zarina, ora e per sempre>.

live my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora