10 Parte

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Sento delle dita accarezzarmi la testa, e pettinarmi i capelli con le dita, quando apro gli occhi vedo Tom con un'espressione molto dolce:<non vorrei doverti svegliare cucciola, ma adesso dovremmo prepararci per incontrare i nostri fratelli>. Detto questo scosta le coperte scende dal letto, il suo corpo appare veramente come una statua.

Io mi alzo, ma sento un bruciore e spaventata mi risiedo subito: Tom se ne accorge e me lo ritrovo davanti in meno di un secondo:<piccola ti fa male qualcosa, non ti senti bene??? Chiamo un dottore...>

Subito provo a fermarlo, gli prendo la mano con cui stava alzando il telefono e la baci:<potresti solo aiutarmi ad andare in bagno ed entrare nella vasca per favore>lo riprende il controllo e poi mi bacia, mi solleva con cura e mi porta in bagno, doveva aver già pensato al mio bagno perché la vasca è piena di acqua calda con dentro il mio bagnoschiuma preferito, al limone, mi adagia e prende la spugna:<no Tom faccio da sola, ecco avrei bisogno di un po' di intimità, sai sola...>. Spero che non la prenda in modo sbagliato, ma a quanto pare non mi devo preoccupare perché lui mi fa un piccolo sorriso e poi esce.

Il mio fratellone è il massimo, mi sento diversa, mi sento meglio, solo ripensare a quello che è successo qualche ora fa mi riempie il cuore di gioia, non avrei mai pensato ci fosse un modo per sentirmi così vicina a Tom.

L'acqua calda come sempre, fa miracoli e lenisce tutti i dolori: piano piano mi alzo e mi avvolgo nell'asciugamano. Quando torno nella ormai nostra stanza trovo il letto fatto con delle lenzuola pulite, e sopra di esso ci sono 8 pacchetti. Mi giro verso Tom e lo guardo confusa:< piccola visto che oggi è la tua apparizione ufficiale dopo l mia incoronazione e ti ho tenuto per me tutto il giorno ho permesso ai miei fratelli di scegliere come ti vestirai.

mi avvicino al letto e mentre guardo i pacchetti un'idea mi passa per la testa:<Tom, potrei scegliere io i tuoi vestiti oggi???>

lui mi sorride e poi si scosta dall'armadio, lasciandomi via libera. Io allora mi avvicino lentamente, e quasi incredula sbircio dentro l'armadio. Significa molto per me il fatto che lui si affidi a me, si fidi di me, anche solo per i vestiti che porta: come si veste rispecchia la sua persona agli occhi per degli altri, e lui non, ha esitato un attimo a lasciarmi pieni poteri sulla sua immagine, non posso fallire.

Dopo un paio di minuti sento la porta del bagno aprirsi e Tom esce pettinato rasato e profumato, io allora mi giro verso di lui e gli porgo una camicia blu cobalto abbastanza scuro, con una cravatta e un vestito neri. Per le scarpo ho deciso un paio di scarpe nere di pelle simili a quelle che porta quando va al lavoro.

Lui prende tutto e si veste, poi poi mi giro per prendere: una cintura di pelle nera e dei gemelli con le nostre iniziali intrecciate, i suoi preferiti, l'orologio semisportivo con quadrante e lancette blu su sfondo nero, di quelli pieni di numerini e segni strani.
ma non faccio in tempo a prendere tutto dai vari cassettini, che lui mi appoggia le mani sui fianchi e inizia a darmi dei dolci baci sul collo. La mia testa si appoggia sulla sua spalla, ma lui solleva lievemente le labbra dal mio collo e soffia sulla mia pelle:<nono bimba non va bene i nostri fratelli ci stanno aspettando, dobbiamo cambiarci e scendere, passami la cintura>. Io ci provo, ma appena mi piego per prendere la cintura che avevo fatto cadere un secondo prima, con le mani guida il mio sedere contro di lui, mi scappa un gemito quasi subito, non riesco a resistere, ma non posso deluderlo, quindi mi abbasso ancora e nonostante senta tutta la virilità di Tom attraverso i pantaloni prendo la cintura e gliela porgo.

Lui allora mi da un bacio si capelli e si allontanava verso le scatole e tira fuori il mio vestito, argento lungo fino ai piedi, stretto in vita con un grosso scollo dietro che arriva fino alle mie fossette di Apollo coperto da un quasi impalpabile velo di tulle neanche serve per far stare su il vestito, infatti, per quanto lo scollo finisca tondo e morbido, il vestito non ha le spalline quindi deve stringere dieto, sono sicuro questo sia da parte di Sascha, lascia molto poco all'immaginazione, me lo metto a dosso e poi metto le scarpe dei tacchi aperti grigi abbastanza alti chiusi da tanti cinturini fatti con delle sottilissime catene, poi passo a una parure di diamanti e zaffiri blu ispirata alla principessa Diana, poi un orologio con un sobrio quadrante tondo blu scuro, come quello di Tom e le lancette argento come il mio vestito, l'intimo è semplice e in pizzo, poi un bracciale con tutte le nostre iniziali vicine, una pelliccia sintetica bianca ma morbidissima e infine un fermaglio per i capelli, appena ho finito di vestirmi entra Maria per pettinarmi e truccarmi.

Dopo una mezzora quando sono pronta Tom torna i stanza e mi prende sotto braccio sorreggendomi, ma oggi è stata una giornata impegnativa e sono stanca, lui lo capisce infatti, mi prende per i fianchi e mi solleva, ma non mi prende in braccio, mi appoggia solo sul suo petto, non vuole imbarazzarmi davanti a tutti tenendomi in braccio, lo fa perché così sembra che io stia in piedi da sola, arriviamo al parapetto delle scale che da sulla sala dei balli e appena ci affacciamola musica si ferma, a questo punto io sussurro a Tom di mettermi giù voglio fare la scalinata da sua pari senza aiuti, lui storce un attimo la bocca, ma dopo un attimo accetta. Quando arriviamo giù troviamo tutti i nostri fratelli: questa giornata è magnifica. Il rito è concluso, non abbiamo seguito tutte le regole, non abbiamo propriamente seguito il codice e le tradizioni, ma adesso non è importante, siamo importanti solo noi e il nostro futuro adesso.

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