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LA NOBILE FAMIGLIA DEI BLACK!

La prima volta che entrai al Mystic Grill ero così confusa e la testa mi girava così velocemente per il giro in macchina appena fatto, che pensai seriamente di poter vomitare davanti a tutti

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La prima volta che entrai al Mystic Grill ero così confusa e la testa mi girava così velocemente per il giro in macchina appena fatto, che pensai seriamente di poter vomitare davanti a tutti.

Mi imposi di non farlo, o sarei stata ricordata per sempre come la ragazza con i capelli bianchi che vomitò appena entrata nel bar.

Alla fine non vomitai, fortunatamente, ma questo non bastò per far evitare a decine di occhi curiosi di posarsi su di me. Cercai di nascondermi dietro Stefan, cosa molto semplice dato che lui era estremamente alto, mentre io, poco più che un nano da giardino.

Eravamo venuti con la macchina di Stefan. Avevo prima dovuto imparare cosa era una macchina e a cosa serviva. Stefan mi spiegò ogni cosa che bisognava sapere sullo strano aggeggio a quattro ruote, ma tutto quello che alla fine riuscì a capire che la macchina non era altro che una carrozza più modera, di ferro, senza cavalli, colorata, e con molte più funzionalità.

Era stato strano, ma non era terribile come pensavo, anzi, la macchina era gran lunga più veloce di una carrozza. Per tutto il viaggio non avevo fatto altro che guardare fuori dal finestrino. Mystic Falls, era una cittadina apparentemente tranquilla ma con tanti problemi soprannaturali, così l'aveva descritta Stefan. Gli avevo domandato tante cose e lui aveva risposto a tutte con pazienza.

Anche una volta arrivata al Mystic Grill non riuscì a smettere di guardarmi intorno. Ero così presa da quel posto che mi dimenticai quasi subito degli strani sguardi che le persone mi stavano lanciando. 

Dopo parecchia fatica, riuscii a sedermi su uno sgabello, Stefan al mio fianco. Un ragazzo dietro il bancone mi sorrise, io guardai un attimo Stefan che stava leggendo su quello che credevo fosse un menù, e poi titubante ricambiai il sorriso del ragazzo.

«Piacere, signore.» feci un mezzo inchino con la testa come riverenza sotto lo sguardo stralunato del ragazzo e mi presentai. «il mio nome è Claire»

Ormai mi ero abituata al nome. Il ragazzo mi guardava confuso, io non ne capivo il motivo. «Ehm....io sono Matt»

Stefan che sembrava appena essersi risvegliato, salutò freddamente Matt. «Oh, ciao Matt.»

Lui gli fece un cenno con il capo, altrettanto freddamente. Non ero da quelle parti ma anche io riuscii a capire che non scorreva buon sangue tra i due. «Stefan. Hai portato una tua amica?»

Con un segno del capo indicò me, non dissi niente, spaventata di poter dire qualcosa di inappropriato. Avevo la sensazione di non essere molto brava a conversare, l'epoca in cui ero non aiutava le cose.

«Lei è Claire, mia.... cugina si è trasferita ieri.»

Mi accigliai, ma continuai a non dire niente. Cugina?

𝐀 𝐋𝐨𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐆𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora