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TAKE ME BACK HOME!

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La scuola era....scuola.

Il mio primo giorno non era andato molto male, ma poteva sicuramente andare meglio. Ciò nonostante, non mi ero lamentata. Dopotutto, ero felice di andarci. Certo, ero indietro con tutto il programma, non sapevo la metà delle cose di cui parlavano, ma ero sicura che in un modo o in un altro sarei riuscita a recuperare.

Infondo, non avevo molto altro da fare se non stare alla pensione Salvatore e studiare. Non avevo nessun amico a parte di Caroline, Bonnie e Elena, e Stefan mi aveva vietato di intromettermi troppo nelle questioni soprannaturali. Ovviamente sapevo ciò che dovevo sapere, Stefan si preoccupava di informarmi su tutto ciò che accadeva ma non andava mai troppo nei dettagli.

Iniziavo a credere che mi iniziasse a vedere come una specie di sorellina minore di cui prendersi cura e la cosa non mi dispiaceva. Stefan era gentile, e per qualche ragione, mi era piaciuto sin da subito.

Ovviamente, la prima volta che passai nei corridoi del liceo di Mystic Falls fu inevitabile che almeno tutti gli studenti si fermassero un secondo di troppo a fissarmi. 

Stefan era al mio fianco, appena uscito dalla segreteria per sistemare alcune carte riguardo la mia frequentazione della scuola. In un gesto quasi automatico mi ero aggrappata al braccio del vampiro, stringendoglielo talmente forte che ebbi quasi paura di fargli male. Non si era tirato indietro però, anzi aveva ricambiato la stretta e lanciato occhiatacce a chiunque mi fissava per più di due secondi.

Era stato un disastro, e io avevo camminato con la testa bassa per tutto il corridoio fino ad arrivare alla mia prima classe. Che era causalmente la stessa di Stefan. Non mi lamentai, anzi, gli sorrisi grata, non credevo di essere in grado di affrontare un intera classe, piena di sguardi curiosi da sola.

Da quel giorno poi, era andata leggermente meglio. Alcuni ragazzi mi fissavano ancora, alcuni più insistentemente di altri, mettendomi in soggezione. Mi squadravano da capo a piedi come se fossi il prossimo pasto da sbranare. Ma in ogni caso, il giorno dopo, riuscii a camminare per il corridoio senza abbassare lo sguardo e ad osservare meglio la scuola.

Passavo la mia maggior parte del tempo con Caroline all'inizio, dato che era l'unica a non essere coinvolta nel soprannaturale, ma dopo che Katherine l'aveva uccisa e trasformata in vampiro, non trascorrevo più molto tempo con lei. Non mi dava fastidio e stare da sola per me non era un poi così gran peso.

Io, Bonnie e Caroline avevamo legato in quel mese, e potevo davvero arrivare a considerarle mie amiche, con Elena invece, la questione era un po' più complicata. Mi ero comportata gentilmente come facevo con tutti eppure sembrava che la dopperlganger avesse qualche specie di restrizione nei miei confronti. Non ne capivo il motivo ma odiavo il fatto che non mi sopportava. Forse non c'è l'aveva con me, forse era solo preoccupata per tutto quello che stava avvenendo nella sua vita, ma non potevo non notare gli sguardi taglienti ogni volta che io e Stefan scherzavamo insieme.

𝐀 𝐋𝐨𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐆𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora