Dicono che conosce l'amore solo chi ama senza speranza; beh, forse è vero, ma come si fa a vivere di un amore che non ti ricambierá mai?
Petra avrebbe tanto voluto saperlo, ma anche quel giorno, proprio come tutti i precedenti, decise di rinchiuder...
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Quando Petra sollevò le palpebre contornate dalle lunghe ciglia non era ancora giorno: il cielo, visibile attraverso la finestra della sua camera, era tinteggiato delle lievi tonalità del violetto e dell'azzurro, perciò pensò che dovessero essere più o meno le cinque del mattino. Si stropicciò gli occhi appannati dal sonno con il piccolo pugno, per poi sollevare il busto dalla superficie di legno su cui si era addormentata per stiracchiarsi. Una fitta di dolore le colpí la schiena, facendole stringere i denti e rimpiangere di aver "riposato" su quella dura e scomoda scrivania. Quando le iridi tornarono limpide e attente, fece scorrere lo sguardo per tutta la camera, per poi concentrarsi sul foglio di carta che giaceva sul tavolo; corrugò le sopracciglia, confusa, dopodiché lo prese in mano per leggerne il contenuto.
"Petra, ti scrivo questo messaggio per comunicarti che domattina partiremo per una missione speciale all'interno del distretto di Trost, per cui fatti trovare pronta davanti alle stalle alle sette in punto e mi raccomando, non fare tardi.
-Levi."
Il suo cervello iniziò a formulare mille ipotesi al secondo: il Capitano era stato in camera sua? L'aveva lasciata dormire perché non voleva disturbarla oppure perché non reputava importante comunicarglielo a voce? Spalancò le palpebre nel momento in cui si ricordò della lettera che aveva scritto ai suoi genitori e che continuava a trovarsi nell'esatto punto in cui lei l'aveva posata la sera prima. Che l'avesse letta? Impossibile, non era mai stato un impiccione e non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, anche perché non ne aveva alcun interesse, giusto?
Quella consapevolezza la tranquillizzò, certa che l'uomo non fosse a conoscenza di ciò che aveva confidato alla sua famiglia sui sentimenti che provava per lui. "Perfetto, allora ho ancora tempo per un bel bagno caldo." pensò, prima di alzarsi dalla sedia e cominciare a prepararsi.
-
Pochi istanti dopo essere uscita dalla sua camera per incamminarsi verso il luogo stabilito dal Capitano, si sentí chiamare da una voce ben conosciuta.
"Buongiorno, mio splendido raggio di sole, come va la vita?" Eccola lí, l'allegra - e anche abbastanza schizzata - Hanji Zoe; nonostante non fossero neanche le sette del mattino sembrava in perfetta forma e fresca come una rosa, pronta per il viaggio. La ramata le sorrise dolcemente, salutandola a sua volta. "Buongiorno a te Hanji, la mia vita va esattamente come la tua, anche se io non la vivo con il tuo stesso entusiasmo, ovvio."
L'amica l'affiancò e insieme uscirono dal castello, dirette alle stalle. "Ma come? Allora quello scemo di Levi non ha capito niente di ciò che gli ho detto!" esclamò esasperata, alzando lo sguardo al cielo e battendosi una mano in fronte.
Petra inarcò un sopracciglio, divertita. "Devi smetterla con questa buffonata, il Capitano non prova nulla per me, quindi non succederà mai niente tra di noi, lo sai." affermò, nonostante quella consapevolezza le provocasse una dolorosa fitta al centro del petto.