capitolo 3|| Il furetto

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Nei giorni successivi l'ansia cresceva sempre di più, Lauren seguiva ovunque Fleur anche alle sue interviste con Rita Sketeer, una giornalista che alla ragazza, e non solo,  sembrava solo una donna che si immischiava troppo negli affari altrui.

Un pomeriggio stava raggiungendo Annette in cortile quando vide che molti studenti indossavano delle spillette colorate con su scritti insulti ad Harry Potter.
A Lauren non importava se lui avesse messo o no il nome nel Calice, di sicuro non era corretto insultare in quel modo un ragazzo, specialmente se aveva una storia così triste, i suoi genitori erano morti uccisi da un mago oscuro quanto era solo un neonato, tutti lo conoscevano perché lui era riuscito a sopravvivere alla Maledizione mortale per eccellenza.

La ragazza avvicinò ad un gruppo di studenti che stavano mostrando le spille ad Harry e mettendosi accanto al ragazzo parlò cercando di non marcare l'accento francese "Vi sembra corretto insulatre in questo modo un ragazzo che fino a qualche giorno fa era vostro amico! Non dovete giudicare se non sapete la realtà dei fatt" ma la ragazza non fece in tempo a finire la parola che i ragazzi la spinsero a terra e se ne andarono ridacchiando.
"Grazie" disse il ragazzo dagli occhi verdi porgendo la mano a Lauren "Non avresti dovuto..." "Oh si invece, non è giusto che se ne vadano in giro a diffondere voci non vere"
"Quindi tu mi credi? Non pensi che per fare lo soaccone abbia messo il mio nome nel Calice?" "All'inizio avevo dei dubbi, ma non mi sembri il tipo, e poi potevano mettere il biglietto lì solo i maggiorenni, hai visto cosa è successo hai fratelli di Ronald, perciò sì, ti credo"

I due si sorrisero poi sentirono delle voci alle loro spalle "Non è che io faccio esplodere le cose di proposito, solo che capita spesso, devi ammettere però che il fuoco è affascinantissimo".
Erano due ragazzi, uno con i capelli castani molto corti e l'altro Lauren lo conosceva bene, era Ron.
"Sei proprio un imbecille lo sai?" disse Harry rivolto al rosso, che rispose
"Tu credi?" "Lo so di sicuro" "C'è altro?" domandò Ron stizzito "Si! Stai alla larga da me " "Bene".
E così dicendo il ragazzo si allontanò con il suo nuovo amico verso il giardino con l'aria di chi vorrebbe prendere a pugni qualcuno.
"Non farci caso, è un idiota" disse Harry alla ragazza "Forse tu e Ron dovete solo chiarirvi" "Lo conosci?"
"Lo conosco appena" ma Lauren non completò mai quella frase, perché da un albero vicino si sentì una voce.
"Perché così teso Potter?"

I due alzarono la testa e videro un ragazzo dai capelli biondo platino seduto su un ramo di un albero.
"Mio padre e io abbiamo scommesso sai, per me non duri più di dieci minuti in questo torneo".
Il biondo scese dell'albero e venne affiancato da un gruppo di ragazzi della sua stessa casa, Serpeverde, poi continuò avvicinandosi ad Harry
"Lui non è d'accordo, secondo lui neanche cinque".
Il gruppetto di ragazzi si mise a ridere e Harry sbottò "Non mi importa un accidente di quello che pensa tuo padre Malfoy" e così dicendo fece per spingerlo ma venne bloccato da un ragazzo alto e robusto.
"Lui è vile e crudele e tu sei patetico" stava per andarsene insieme a Lauren ma il biondo urlò "Patetico!" estrasse la bacchetta e fece per lanciare un incantesimo, ma l'insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, Alastor Moody, fu più veloce, e spuntando da dietro una colonna, lanciò un incantesimo e il biondo di tramutò in un furetto.
"Eh no figliolo! Ti insegno io a colpire chi è di spalle, schifoso, codardo!"

Harry e Lauren ridevano di gusto guardando il furetto farsi un giro nei pantaloni del suo amico.
Purtroppo il divertimento venne interrotto dall'arrivo di una professoressa in abito vedere che urlò preoccupata "Professor Moody che sta facendo!" "Insegno!" rispose lui, a Lauren scappò una risata che dovette soffocare perché la donna la guardò severamente.
"Quello è uno studente?" continuò lei "Tecnicamente è un furetto!" ribattè Malocchio provocando un'altra risata alla folla di studenti che si era radunata intorno a loro.
La professoressa agitò la bacchetta e il furetto si ritrasformò, Malfoy si guardò in giro spaventato e corse via dicendo "Mio padre lo verrà a sapere!"
"È una minaccia?" ribattè Moody.
Stavano per dare inizio ad un inseguimento ma la donna dall'abito verde urlò "Professor Moody! Alastor! Noi, mai, usiamo la trasfigurazione per punire qualcuno, sicuramente Silente gliel'avrà detto" "Me l'avrà accennato" disse lui guardando a terra.
"Allora farà bene a ricordarselo, andate tutti via!" e così dicendo se ne andò portando con se buona parte degli studenti.
Quando lei si girò il professore fece una smorfia e se andò anche lui.

Lauren ed Harry si guardarono ancora con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.
"Vi divertite sempre così tanto qui?" chiese lei rompendo il ghiaccio "Qualche volta" rispose lui.
"Ora devo andare, Annette mi starà cercando, comunque è stato un piacere Harry!" "Anche per me! Come hai detto che ti chiami?"
La ragazza iniziò a correre e da lontano urlò "Lauren Delacour!"
Non si era mai divertita così tanto, in quella scuola di sentiva come non si era mai sentita, a casa.

𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐲 𝐬𝐚𝐟𝐞 𝐩𝐥𝐚𝐜𝐞|| Ron Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora