Capitolo 9

182 13 1
                                    

Rachel's pov

Le settimane passano e siamo già a luglio, il lavoro scorre normale e riesco a sentire spesso sia i miei amici che la mia famiglia che Stiles. Il mio gruppo è sempre più unito e lavoriamo molto bene insieme. Tom e Natalie continuano ad uscire insieme e penso che prima della fine dell'estate si metteranno insieme.

Scott'spov

« Non capisco perché mi faccio sempre tirare dentro a queste cose da te Stiles » protesto io

« Oh dai, ci divertiremo. Serata tra maschi a contatto con la natura » mi risponde lui entusiasta

« Un'esperienza veramente virile » scherzo io

« Ah ah scherza pure » mi risponde scocciato.

Stiles ha deciso che stasera io e lui andremo nel bosco. Si lamenta perché è da tanto che non passiamo una serata insieme. A dire la verità, si sente un po' solo da quando mia sorella è partita e il fatto che lo abbiano anche licenziato dal lavoro estivo non aiuta.

Verso sera partiamo con la sua Jeep e la lasciamo al parcheggio. Camminiamo un po' fino a quando non arriviamo ad uno spiazzo dove poterci fermare.

Cominciamo a montare la tenda e a sistemare uno spazio per accendere il fuoco.

« Com'è andata quando sei andato da Rachel? » gli chiedo.

Si comporta un po' in maniera strana da quando è tornato.

« Bene bene, perché? » mi risponde Stiles un po' timoroso

« Mi sembri un po' strano da quando sei tornato, pensavo fosse successo qualcosa »

« Oh.. No no, tutto assolutamente normale » mi risponde lui, facendo una pausa di venti secondi « Okay, qualcosa è successa. Però non ti devi arrabbiare »

« Dai Stiles, siamo amici da sempre » gli dico cercando di rassicurarlo

« Io e Rachel... » sospira « L'abbiamo fatto ».

Rimango senza parole. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma non ho mai pensato a come avrei reagito.

« Le ho chiesto se ne era sicura, se non fosse stato così non lo avrei mai fatto. Ho cercato di farla sentire bene il più possibile. Ti giuro che non la farei mai stare male.. ».

Stiles continua a parlare e non riesce più a fermarsi.

« Okay Stiles, tranquillo. È normale in una coppia e non sono arrabbiato. Sono solo rimasto un po' spiazzato. Dopo tutto è di mia sorella che stiamo parlando » lo rassicuro io.

Stiles si calma e smette di parlare. Spero abbia capito che non deve preoccuparsi.

Continuiamo a sistemare la tenda e il cibo e andiamo a raccogliere un po' di legna prima che venga troppo buio.

Non è stata una cattiva idea, è divertente stare in mezzo alla natura potendo parlare di quello che voglio senza filtri.

Accendiamo il fuoco e ci cuciniamo qualcosa. Dopo cena decido di andare a prendere altra legna, mentre Stiles sistema quello che abbiamo usato per mangiare. Ho già capito che stasera staremo a lungo attorno al fuoco.

Mi addentro nel bosco con una torcia, non riesco a trovare delle bacchette, quindi vado avanti per un po'.

Ho sentito un rumore, forse un animale. Mi fermo un attimo e mi guardo attorno. Vedo due luci rosse molto piccole e molto ravvicinate. Mi strofino gli occhi e quando li riapro le lucine non ci sono più. "Avrò visto male" penso tra me e me.

Vado avanti ancora un po' e sento altri rumori attorno a me. In lontananza vedo una sagoma, sembra un lupo ma è troppo grande. E poi in California non ci sono lupi.

Vedo la sagoma correre verso di me. Per un attimo resto paralizzato dalla paura. Poi il mio spirito di sopravvivenza prende il sopravvento e comincio a correre verso la tenda, anche se è un po' lontana. Magari io e Stiles riusciamo a chiuderci in tenda, così da chiamare suo padre, lo sceriffo Stilinski, per farci aiutare.

Continuo a correre, ma quella figura è sempre più vicina. Mi guardo dietro ed è a poca distanza da me. Inciampo nella radice di un albero e mi trovo quella specie di lupo sopra di me. Noto i suoi occhi rossi. Spero di star facendo solo un brutto incubo, ma capisco che non è così quando sento un grande dolore al fianco che mi fa gridare e poi, per trenta secondi, più niente.

Mi risveglio e non riesco a capacitarmi di quello che è appena successo.

« SCOTT! » sento Stiles che mi chiama.

A fatica riesco a mettermi in piedi e torno verso la tenda. Stiles mi vede e mi corre incontro per aiutarmi.

« Scott che ti è successo? » mi chiede.

Io cerco di spiegargli tutto quello che è successo e che ho visto, anche se stento a crederci anche io. Lui prende dal borsone il kit di primo soccorso, non pensavo che Stiles fosse così previdente. Mi medica la ferita e me la benda.

« Ma cosa è stato a morderti? » mi chiede

« Te l'ho detto, sembrava un lupo. Ma era molto grande » gli rispondo

« Scott non ci sono lupi in California » mi dice lui

« Ma era un lupo Stiles, so cos'ho visto » gli ripeto io.

Decidiamo di rimanere lì per la notte. La ferita non mi fa tanto male e la strada per arrivare alla macchina è troppo lunga da fare al buio.

The hidden side Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora