"Perché non le chiedi di uscire?" Linda storse la bocca. Nate, seduto al suo fianco sul divano, sorrise furbo.
Sapeva quanto lei fosse timida, ma sapeva anche che la ragazza si era presa una bella cotta per l'affascinante dipendente del padre."Io... Lei è più grande e poi lavora per papà." Nate annuì. Sapeva che il padre era ancora all'oscuro dei gusti della figlia, ma era sicuro che l'avrebbe sostenuta sempre e comunque.
L'uomo amava follemente la figlia, per non parlare del fatto che era un uomo di larghe vedute."Linda." La richiamò lui. "Vai da lui e parlagli. È il momento."
Lei spalancò gli occhi, per poi abbassare lo sguardo sulle proprie mani ed annuire nuovamente."Andrà tutto bene."
Quella sera stessa la ragazza era seduta davanti al padre, che sbocconcellava il proprio cibo.
Quel pomeriggio si era preparata un lungo discorso, ma non appena si era seduta a tavola, sotto lo sguardo confuso di Joshua, aveva dimenticato ogni singola parola.La bistecca nel suo piatto era praticamente ormai distrutta. L'insalata alla sua destra ancora intoccata.
Sapeva che il padre la guardava di sottecchi, cercando di decifrare il perché del suo comportamento così diverso dal solito.L'uomo aveva guardato a lungo la figlia. Sapeva che qualcosa non andava. La figlia era agitata, era tesa e parlava a malapena.
Prese un profondo respiro e decise di parlarle, finalmente.
"Tesoro. Qualcosa non va?"Linda lo guardò annaspando. Era il momento della verità.
"Pa'... Io-io..." L'uomo la guardò con dolcezza, facendogli cenno di continuare.
"Io... Ho scoperto che, umm... A me... Credo di essere diversa..." Balbetto', cercando di evitare gli occhi del padre.Joshua la bloccò subito, addolcendo il viso e sorridendogli. "Amore, io lo sapevo già."
Linda alzò lo sguardo su di lui, confusa. "Cosa... Tu..."
L'uomo ridacchio'. "Linda, io sono tuo padre. L'avevo già capito.""E... E questo è un problema?" Chiese spaventata.
L'uomo la guardò offeso. "Linda! Spero tu stia scherzando. Sei e rimarrai sempre mia figlia ed il tuo orientamento sessuale non cambia ciò che sei."
Linda guardò il padre con amore. Si alzò e gli si avvicinò, abbracciandolo con tutta la forza che possedeva.Il padre la strinse, accarezzandogli la chioma corvina.
"Poi, se non sbaglio, tu e Amanda sembrate andare molto d'accordo." Disse lui con un ghigno e sollevando un sopracciglio ammiccando.Il viso della ragazza divenne rosso come quello di un peperone e gli diede uno scapellotto.
"Pa'! Ma cosa dici!"
Lui rise a gran forza. "Sarò anche vecchio ma certi sguardi li riconosco ancora."Lei riprese a balbettare qualche parola incoerente.
"Ti piace?" Gli chiese infine lui.
La ragazza annuì.
"Bene, non vedo dove sia il problema allora."Linda osservò a lungo il padre, poi gli portò nuovamente le braccia al collo stringendolo.
"Ti voglio tanto bene."
"Anche io, tesoro. Anche io."~~~
Linda si bloccò sotto l'arco del grande cancello dell'università. Davanti l'entrata dell'enorme complesso, appoggiata ad un suv nero lucido, Amanda guardava verso di lei.
Vestita in maniera semplice ma elegante, la donna sembrava aspettare qualcuno.
Le gambe magre e lunghe erano fasciate da un jeans scuro attillato, una camicetta bianca morbida copriva il busto stretto. Ai piedi degli stivaletti scamosciati neri.
I capelli corti cadevano morbidi sulla fronte.Molti ragazzi e ragazze la guardavano affascinati. Poté sentire molti dei suoi compagni di corso fare apprezzamenti verso la donna.
Amanda emanava un'aura di sicurezza e sensualità che attirava gli sguardi di chiunque, uomo o donna che sia.Linda si avvicinò alla donna lanciando sguardi di fuoco verso chiunque osasse anche solo posare gli occhi su di lei.
Amanda la osservò da sotto gli occhiali da sole, accennando un sorriso.
Lo sguardo geloso di Linda era un balsamo per il suo ego già abbastanza spropositato."Cosa ci fai tu qui?"
Amanda si tese, davanti al comportamento della ragazza.
"Non ti rivolgere a me in questo modo." Sputo' tra i denti.
Linda si tese arrossendo.
"S-scusa." Amanda si rilasso'."Sali." La voce cupa e perentoria della donna fece tremare Linda, che eseguì immediatamente.
Linda si sedette al posto del passeggero e si allaccio' la cintura, ammirando gli interni lucidi. Non c'era un solo filo di polvere. La macchina, oltre che essere pulita in modo talmente maniacale da sembrare appena comprata, profumava di nuovo.Amanda dopo averle gentilmente aperto la portiera fece il giro dell'auto. "Cosa... ci fai qui?" Chiese confusa non appena la donna gli fu affianco.
"Tuo padre mi ha chiesto di darti un passaggio."Suo padre? Suo padre le aveva davvero chiesto di andarla a prendere. Linda si prese la testa tra le mani maledicendolo.
Amanda sorrise notando il suo viso arrossato."Devo dedurre che gli hai parlato alla fine." Disse, per poi mettere in moto e partire verso una metà a lei sconosciuta.
Linda gli lanciò un'occhiata di fuoco.
"Sai, era anche molto interessato al nostro viaggio."
Lei sbuffo', incrociando le braccia al petto.Nell'abitacolo scese il silenzio, poco dopo spezzato da un brontolio.
Amanda sorrise verso la ragazza, che al momento stava morendo dalla vergogna.
"Ti va una pizza?"
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My Sweet Sugar Girl - Side Story
RomanceLinda e Amanda si conoscono ad una festa di lavoro organizzata dal padre di Linda. Linda, esuberante ed eccentrica, attira subito l'attenzione dell'austera Amanda. Le due iniziano a conoscersi, fin quando Linda non scopre i desideri più cupi della d...