Il mio gatto asociale

Capitolo 5

Kenma POV
Akashi: 《Beh...》
T/n: 《Se ce lo dici, forse ti possiamo aiutare!》
Io: 《Semmai, tu e Kuroo lo potete aiutare, ma io no, non è perché non mi piace, ma perché preferisco giocare ai videogiochi.》 Dico secco.
T/n: 《Eh no, visto che vuoi sapere chi è la sua cotta, dopo ci aiuti!》
Risponde T/n, anche se anche qualcuno vicino, sente.
Akashi: 《Magari T/n-chan non dirlo in maniera così alta, se sente Bokuto-san, mi vorrà dare una mano a conquistare quello che mi piace-》
T/n: 《E non capisce che è lui la tua cotta, abbiamo capito. Ti daremo una mano lo stesso, punto, ho deciso.》
Dice con tono fin troppo deciso T/n.
Akashi: 《Va bene, ma se non succede niente strozzo te e Kuroo perché sarete quelli che proverete le cose più folli!》
T/n: 《Guarda che io sono un angelo e poi, io sono molto dolce e romantica, quindi rompi poco le scatole.》
Ribatte T/n.
Io: 《Vi darò una mano, anche perché voglio vedere come va a finire.》
T/n: 《Davvero!!!!!!!! Grazie!!!》
Urla per poi abbracciarmi. Io divento rosso dall'imbarazzo e Akashi ci guarda in modo strano.
Akashi: 《Va bene.》
T/n: 《Ok. *coff* *coff* KUROO, VIENI QUI, ABBIAMO BISOGNOOOOOOO!!!!!!!!!!》
Kuroo arriva facendo una piccola corsa.
Kuroo: 《Che c'è chibi-chan??》
Chiede con tono malizioso come sempre.
T/n: 《Allora.... Ad Akashi piace Bokuto e noi dobbiamo aiutarlo.》
Lo informa T/n.
Kuroo: 《Va bene. Allora, visto che ci sarà il ritiro estivo, il nostro piano dovrà azionarsi in quella settimana lì.》

*Skip time*

T/n POV
Dopo l'amichevole contro la Fukurodani, ricominciamo ad andare a scuola.
Ovviamente sono in ritardo, la voglia di vivere non esiste e la mia apatia è a mille.
-Che pappa, non ci voglio andare a scuola!-
Cammino veloce per arrivare in tempo, ma sapendo che non è così, inizio a correre. Odio correre,  anche perché muoio sempre.
Arrivo e mi catapulto verso la classe, ma nel corridoio delle seconde, sbatto contro qualcuno e casco per terra. -Perfetto!-
La persona si gira e appena vedo il suo volto, riconosco chi è.
Io: 《 Buongiorno Kuroo, che ci fai qui?》
Kuroo: 《Buongiorno chibi-chan, stavo accompagnando Kenma in classe sua, visto che stava facendo tardi.》
-Asp- mi ha chiamato "chibi-chan" o cosa?-
Io: 《 Quindi c'è anche Kenma?》
Kuroo: 《No, ci sono io, Kenma  è già dentro a fare lezione. Perché?》 Dice con un ghigno.
Io: 《Così, visto che abbiamo le classi vicine si arrivava insieme.》
Kuroo: 《Se se,secondo te ci credo?》 Chiede in maniera retorica continuando a ghignare.
Io: 《No, ma ora devo andare, ci vediamo dopo agli allenamenti!》 Gli dico.
Kuroo: 《Sì, a dopo.》 Di ce lui alzando una mano salutandomi.
Arrivo in classe evappena apro la porta, tutti mi guardano. Che imbarazzo!
Prof.: 《Signorina T/c, vada in corridoio prego.》 Io ubbidisco, vado in corridoio e ci rimango per tutta l'ora.
Avevo fatto il turno più lungo ieri a lavoro, quindi ero tornata a casa tardi e ho dovuto fare i compiti per il giorno dopo. Mentre sono in corridoio, mi rannicchio vicino alla porta e mi addormento.
Suona la campanella e mi sveglio facendo un salto. Poi mi accorgo che c'è un peso sulla mia spalla sinistra. Mi giro  verso quella direzione e trovo Kenma che aveva la testa sulla mia spalla e che guardava la sua PSP in modo molto concentrato. Forse aveva sentito che mi ero svegliata, visto che avevo fatto un salto che riescono a fare solo i gatti.
Io: 《Ohayo Kenma!》 A quelle parole il ragazzo si volta verso di me, i nostri volti sono vicini e i nostri sguardi si sono allacciati, non si staccano, non distogliamo lo sguardo. Entrambi siamo leggermente arrossati per la situazione.
Kenma: 《O-ohayo T/n...》
Io: 《Perché sei in corridoio?》 Chiedo.
Kenma: 《Beh, sapessi... Come al solito: stavo giocando, per di più l'ultimo livello, che è anche il più difficile e quella di storia mi viene a rompere le scatole!》 Risponde.
Io: 《Ah, ok...》 《Te che ne pensi del piano di Kuroo?》 Chiedo.
Kenma: 《Mh, non penso niente. Forse funziona o forse no. Non che mi interessi un granché.》 Risponde in modo apatico.
Io: 《Penso che funzionerà e che tu sia un po' curioso, ma proprio poco poco.》
Kenma: 《Mh, sarà....》