Capitolo 1 Giulietta Rea Silvia

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Prologo
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<< Abbi cura di lei. >>

Queste erano le parole di una donna dai lunghi capelli castani, rivolte ad un uomo, il quale teneva tra le braccia un bambino, per poi avviarsi nella direzione opposta a quella presa precedentemente e senza voltarsi indietro disse:

<< Addio Giulietta... >>

Sono passati 4 anni da allora e nello stesso posto, una bambina correva chiamando:

<< nonno! >>

Una voce rispose:

<< Vieni qui! >>

Il signore sulla quarantina la sollevò in braccio e le disse:

<< Mia dolce e piccola nipotina, oggi ho una sorpresa per te! >>

Dette quelle parole, la rimise a terra e una ragazzina si mostrò, e inchinandosi ai due disse:

<< Salute a vostra Maestà e a vostra Grazia! Il mio nome è Eleonora della casa Jival e sono lieta di fare la vostra conoscienza mia Si... >>

Si interruppe, per poi correggersi terminando la frase:

<< ...Principessa Giulietta Rea Silvia! >>

Si ritrae proseguendo:

<< Spero di poterle diventare amica! >>

A quelle parole Giulietta abbandonò la presa sul signore e si diresse dinanzi a Eleonora, che doveva avere all'incirca 9 o 10 anni ma parlava come una donna adulta ed il suo aspetto poteva solo essere un' ulteriore conferma; il suo viso era chiaro e calmo la sua figura composta come anche il suo portamento ed entrambi ispiravano sicurezza e tranquillità, i capelli argentei cadevano lunghe e lisce come il corso di un fiume sulle sue spalle:

"Si! "

"Diventiamo amiche "

Balbetto Giulietta afferrando con la manina la mano di Eleonora, che le ricambiò con un sorriso.

Pov.
L'indomani mi sono svegliata e come ogni mattina, ormai da ben 4 anni, mi sono data il pizzicotto quotidiano per assicurarmi che non fosse un sogno, quello di essermi reincarnata nella ragazza del romanzo che apparteneva alla famiglia reale dei Rea Silvia, quest'ultimi andarono tutti incontro alla più tragica delle fini, in primis la suddetta Giulietta che il giorno del suo 19simo compleanno fu giustiziata sotto l'accusa di cospirazione e tradimento dell'impero, e nonostante fossero accuse senza fondi nessuno si oppose poiché a minimamente nessuno importava della sorte della poveretta che si trova così la testa mozzata.
Il destino e stato crudele con lei e ora toccava a me tale destino; 'NON ESISTE MI RIFIUTO' gridavano i miei pensieri 'sono già morta una volta e avevo solo 19 anni, non morirò di nuovo così presto', ma interrompo i miei pensieri poiché è il momento per me di prepararmi, oggi si prospetta un gran giorno dopotutto, nel romanzo infatti Giulietta trascorre i suoi primi anni di vita dal padre dell'attuale imperatore che per via della mancata saluta la manda a vivere nelle proprietà di suo figlio sotto la sua tutela,
'si certo tutela, quell'uomo e stato il responsabile della sua morte'
ma non ha più importanza perché io cambierò quello che e stato non appena potrò, scapperò dal famigerato impero Silviano e andrò in un'altro continente, lì mi rifarò una nuova identità, anche se non indispensabile visto che nella storia Giulietta non la conosceva nessuno prima della sua condanna, ma non si sa mai:
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" ecco fatto principessa ora sieta il fiore più bello dell'impero Silviano"
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Disse la cameriera davanti a me dopo avermi sistemato il fiocco alla vita:
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"E vero principessa siete incantevole "
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Aggiunse Eleonora che stava accanto a me come dama da compagnia assunta da colui che è mio nonno ovvero Claus Rea Silvia nonché imperatore ritirato non ancora deceduto, ma nonostante ciò ha passato la carica a quel tiranno di suo figlio Carlo, se fosse rimasto lui imperatore fino alla vecchiaia di Giulietta non sarebbe morta presto, ma suppongo che questo sia solo un desiderio egoistico da parte di una ragazza che non vuole morire giovane, ad ogni modo vediamo di informarci un po di più sul mio nemico, Eleonora deve essere molto vicina alla famiglia reale per essere stata assunta come mia dama da compagnia, innanzitutto devo mantenere la copertura altrimenti nessuno si confiderà con una bambina fin troppo sveglia:
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"Dove va Etta"
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Chiedo Battendo le palpebre:
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"Oggi e un giorno molto importante quindi la principessa andrà nel palazzo reale perché oggi cade la festa annuale della luna d'argento, dove la divinità shinsu si mostrerà come segno di continuità dell'impero"

Ehh... quindi è così, nel romanzo non potevo avere tutti i dettagli che posso avere ora chiedendo ai personaggi stessi infatti non sapevo cosa fosse questa festa ma ora e tutto più chiaro ma..:
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"Cos'è il shushu"
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Eleonora mi sorride:
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"Lo shinsu e una creatura divina nel nostro regno, si cela sotto sembianze di una bestia bianca e se appare il regno e salvo e non potrà soccombere sotto nessuna armata e oggi preghiamo tutti che si presenti, io perché la principessa possa vederlo"

"Mmm..Ele ha visto il shushu ?"

"No principessa ma vorrei che oggi apparisse si dice che sia una creatura bellissima"

"Allora Etta plega perché Ele lo veda"

Eleonora e apparentemente sorpresa dalle mie parole ma e una bambina così carina ed educata che non ho potuto astenermi dal desiderare la sua felicità:

"O principessa.."

Eleonora mi accarezza la guancia rosea
E io le prendo la mano chiedendomi:' sei così dolce e carina quindi che fine hai fatto quando Giulietta era stata accusata di una cosa per cui non aveva colpe', e la guardo:
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"Ele piace a Etta"

"Etta piace a Ele?"
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Eleonora sospira sollevata:
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"Certo che mi piacete principessa chi mai potrebbe non provare questa sensazione in vostra compagnia"

"Ele starà semple con Etta?"

"Se voi me lo concedete, per tutta la vita"
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Che sollievo sentirtelo dire quando scappero voglio portarti con me, ma non penso sia possibile tu appartieni al casato nobiliare Jival e non e detto che tu viva così male da voler prendere la fuga

Abbraccio Eleonora e lei mi ricambia:
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"Andiamo principessa?"
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Annuisco e ci avviamo fuori, dove ad attenderci c'e un carro maestoso e mio nonno che ci accoglie con un sorriso.


                                                           Continua...

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