capitolo 2 è bello avere una amica!

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Saliamo sulla carrozza e ci avviamo alla capitale, devo dire che sono nervosa, oggi molto probabilmente incontrerò l'assassino che uccise Giulietta il probabile artefice della mia morte Carl Rea Silvia, che faccio se lo incontro? E se sbagliassi qualcosa e decidesse di uccidermi prima? No no devo calmarmi ho quasi tutto sotto controllo, ho deciso di sopravvivere in questa epoca pertanto soppravivero, guardo fuori dal finestrino, un cielo azzurro si riflettevano sui miei occhi del medesimo colore, i quali parevano acqua che riflettevano quella vastità d'aria che andava scurendosi fino all'universo e oltre, e io nel mio piccolo mi domando come ci sono finita qui, una principessa...IO...e incredibile che abbia 4 anni ma conservo i ricordi di una 19enne del 21esimo secolo non molto felice, morta e poi rinata secoli prima, non me lo spiego...sono irrequieta e non capisco se sia felicità o preoccupazione a pervadermi ma una cosa e certa, mi e stata data una seconda possibilità e non devo sprecarla a piangermi addosso come feci nel passato...o futuro? Naahh non importa, penso scuotendo la testa da un lato all'altro finendo l'azione con un sospiro, Eleonora che per tutto il tempo mi e stata vicina lo aveva notato:
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"Principessa tutto bene? Volete fermarvi a riposa? E stato un viaggio lungo ma siamo giunti ormai a destinazione sapete!"
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O Eleonora sei così cara, non ricordo che nei miei 19 anni passati qualcuno si fosse mai preso tanta premura nei miei confronti forse e così che sono le amiche....premurose, d'altronde non ho mai avuto un'amica questa è un'esperienza del tutto nuova per me ma sinceramente non mi dispiace:
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"No Etta sta bene"

"La principessa e molto forte"
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Mi incoraggia Eleonora e io sorrido perché a lei non potrei rivolgere nessun'altra espressione, in quel momento le carrozze si fermano e sentiamo un suono di richiamo simile ad una trombetta amplificata da un megafono e un brusio di sotto fondo, a quel punto il cocchiere ci apre la porta, mio nonno scende e mi afferra da sotto le braccia portandomi all'estero in seguito dopo avermi posata a terra porge la mano a Eleonora raccomandandole di avere cura di me e di non perdermi di vista al che lei lo rassicura di ciò, subito dopo il nonno si volta e si inchina davanti a me:
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"Piccola ora il nonno sarà occupato ma ti prometto che ti raggiungo più tardi va bene "
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COME SAREBBE CHE CI SEPARIAMO E SE QUEL TIRANNO DI TUO FIGLIO MI VEDE E DECIDE DI SGOZZARMI PERCHE GLI STO PARTICOLARMENTE SIMPATICA EEEEH......:
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"Si..Etta...aspettela onno"
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Ho detto soffocando lo shock ma a lui non conviene approfittarne perché se vedo suo figlio prima di lui userò le mie gambette corte per evadere da questo carcere d'oro chiamato Palazzo reale dove mi ha condotta.
A quel punto io e Eleonora ci siamo reciprocamente prese per mano, io per avere supporto sia morale che fisico, lei per istinto ma anche per obbligo nei miei confronti , quando una domestica si avvicinata a noi per poi inchinarsi al mio cospetto facendondomi le solite formalità che ormai ero abituata a ricevere, solo che questa volta mi venivano fatte come se fossi una contadina che aveva appena ricevuto il titolo nobiliare al che mi viene da pensare: 'e fortunata che sia io, non so se fosse stato l'imperatore che fine avrebbe fatto', conclusi i saluti si e ricomposta e ci ha condotto in una sala mentre guardavo in lontananza nonno Claus allontanarsi nella direzione opposta alla nostra.
Nel tragitto per il Palazzo tutto intorno a me è enorme; le vetrate ai lati opposti alle pareti sono di dimensioni spropositate rispetto al mio corpicino da bimba di 4 anni e non oso guardare in alto, temo che finirò per avere un capogiro poiché questo infinito corridoio mi basta e mi avanza, con questo stringo la mano di Eleonora che mi avvicina dolcemente come a confortarmi con la sua presenza, è fantastico che esista, sono stata decisamente fortunata in questa vita tralasciando la tirannia di qualcuno, Eleonora e quella che si può definire una amica suppongo perché in fin dei conti un'amica e come una sorella no??
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La domestica si e finalmente fermata davanti ad un portone maestoso con decorazioni dorate e pietre preziose e una cornice raffinata, presenti in ogni cosa lì, il Palazzo reale e molto diverso da quello di nonno Claus e molto più vistoso come sicuramente anche il suo attuale proprietario, e pensare che tutto questo un giorno verrà depredato e saccheggiato ma a me non importa tanto non sarà casa mia per molto io riuscirò a fuggire dopotutto:
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"Eccoci..vostra altezza...grazie per la pazienza spero vi godiate il soggiorno"
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Sudava freddo la domestica e nel dirmelo non osa guardarmi nei occhi, sembra piuttosto terrorizzata, suppongo che tutti i membri della famiglia reale vengano guardati solo dal basso, ma a me poteva anche risparmiare il suo terrore, non sono un mostro sono una bambina che morirà se non se ne andrà da qui, e pensando all'atteggiamento insolito della domestica io e Ele ci siamo accomodate e lei che sembra avere famigliarità con questo luogo...:
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"Principessa io vado a procurarle dell'acqua se non vi dispiace, voi nel frattempo potete aspettarmi qui che ve ne pare?"
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Non ci posso credere questo e un complotto per abbandonarmi qui, ma non devo essere turbata perché in fin dei conti si tratta di Eleonora lei tornerà di sicuro da me, perché noi siamo amiche:
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"Va bene..torna plesto"
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Faccio un arcobaleno avanti e in dietro con le mani mentre si dirigeva alla porta per poi voltarsi, ricambiarmi con il suo dolce sorriso e la mano, e chiuderla....ero sola per la prima volta da quando ero rinata, la luce del sole penetra dalle grandi finestre rimbalzando sui miei capelli rossi facendoli sembrare fiamme e tutto in torno si riflette di tale colore sembra un sogno sono morta circondata da fiamme, fiamme spente, scure e buie quasi mi sembra fosse quello l'incubo e che questa sia la vita quella vera, ma il mio ragionare in modo così razionale e maturo mi impedisce di poter sperare nella mia illusione... ah qui e tutto così calmo per essere la tana del lupo che quasi quasi mi addormenterei ma c'e solo un problema, non riesco a dormire senza abbracciare il mio coniglietto Camilla, questo perché non voglio che sia tutto un sogno come temo ogni volta prima di addormentarmi, per questo ho bisogno di un'ancora che mi colleghi a questo mondo, così so per certo che non si tratta di un sogno, ma ora l'ansia inizia a pervadermi e il mio corpo da bambina non può reggere lo stato di dormiveglia e lentamente mi sto concedendo al sonno ma dentro di me lottò perché non accada, non prima di avere un rimpiazzo a Camilla, mi voltò alla disperata ricerca di qualcosa e proprio dritto sulla mia linea visiva sembrava esserci un pupazzo bianco mi avvicino trascinando i piedini stanchi, mi arrampico e rotolò su quel canapè afferrò il batuffolo bianco, che si era rivelato più grande di quello che pareva in lontananza, e poi...mi appisolo.

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