. Capitolo 28 .

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Pov's Millie
"Quindi dove vuoi che ci vediamo?" Domandai
"Se esci dall'hotel e attraversi la strada dovrebbe esserci una specie di cartoleria, fuori ci sono i gommoni da spiaggia eccetera" mi disse
"Emh si credo di vederla" continuai a camminare "ok ci sono"
"Due minuti e arrivò" disse e attaccò la chiamata.
Non so se sto facendo una cazzata, da parte sua noto dell'interesse che non credo sia ricambiato, proverò a fargli capire che vorrei solo fossimo amici...
"Millie!" Sentii dietro di me
"Heyy, Louis" lo abbracciai per salutarlo
"Che facciamo?" Domandò
"Conosci tu la zona non io"
"Mmh vediamo un po', vuoi bere?"
"alcol?" domandai quasi stupidamente
"beh, non ti vedo molto su di morale"
"l'alcol migliora?" ridacchiai un pò
"perchè no?"
"allora andiamo"
arrivati nel locale ordinammo per prima cosa un aperitivo
"partiamo leggeri, con un semplice spritz" sorrise il moro
"poi esagereremo, andiamo per gradi" risposi
" che mi dici? come mai hai questi occhi tristi?" domandò appena arrivarono le patatine
"si vede tanto?"
"Beh un pò"
"ho avuto una litigata con il mio ragazzo, diciamo che non so come andremo a finire ecco.."
"come mai?"
"pensa che la nostra sia una relazione tossica basata solo su, beh ecco..capito no?
"mh si credo di si" arrossisce un pò "ed è cosi?" continuò
"non credo che una relazione tossica è definita tale solo se si fa troppo sesso" alzai le spalle
"non so, diciamo che non ne ho mai avuta una" ridacchia
"ah beh abbiamo un verginello"
"shh dai" disse mettendomi un dito davanti la bocca poggiandolo leggermente "emh credo che dovreste capire solo se vi amate" continuò levando il dito dopo qualche secondo di silenzio.
"credo che lui non mi ama"
"e come fai a saperlo?"
" non me lo ha detto" dissi a bassa voce
" cosa?"
"quando glielo ho chiesto, non mi ha risposto"
"ah, beh..ordiniamo altro da bene?"
"ok"
credo di essere davvero troppo ubriaca in questo momento, ho bevuto due spritz, un mojito e tre shottini di vodka, già di mio non reggo molto l'alcool quindi immaginatevi.. 
"millie non ti reggi in piedi"
"ma stai sitto, sto benissimo, guadati tu invece" dissi
sbagliando anche qualche parola
"forse è meglio se ti porto da me"
"cerchi di stuprarmi? sai finn non sarebbe contento"
"sei proprio ubriaca" rise
"sai che però sei davvero carino"
"grazie ahah"
"no davvero, mi farei stuprare tranquillamente"
"ok forse ti serve un po d'acqua non so..devi vomitare?"
"ti ho detto che sto benissimo"
"almeno sediamoci, c'è una panchina lì"
mi teneva come se non sapessi camminare, forse in quel momento effettivamente non sapevo farlo, mi mise sulla panchina e si sedette vicino a me
"io mi metto cosi" dissi mentre mi sdraiavo posizionando la mia testa sulle sue gambe
"ook.."
comincio a farmi i grattini sulla testa ed io chiusi gli occhi, in quel momento mi stavo proprio rilassando
"dormi?" domandò
"quasi"
cominciò ad avvicinarsi a me, quasi con paura, aprii gli occhi e incrociai il suo sguardo per poi prendergli il viso per posizionare le nostre labbra a due centimetri l'una dall'altra
"sono ubbriaca lo sai" bisbigliai
"lo so"
"e potrei pentirmene, anche questo lo sai?"
"si ma spero che non lo farai"
scontrai le nostre labbra quasi violentemente e ci cominciammo a baciarci
"dimmi che domani non sarà tutto finito" disse staccandosi da me
"zitto"
"dico davvero"
"domani forse neanche mi ricorderò di tutto questo" continuai a baciarlo
"oh cazzo" mi staccai velocemente e vomitai
"merda" disse alzandosi dalla panchina
"scusami" ridacchiai vedendo le sue scarpe tutte sporche
"fa niente" mi sorrise
"ti porto in hotel"
Ormai puzzavo di alcool e vomito in una maniera assurda.
"ma che cazzo hai fatto" mi disse Finn, che ovviamente con la fortuna che ho si trovava proprio davanti l'entrata  "e tu lasciala" continuò indicando Louis prendendomi per un braccio  e posizionandomi accanto a lui "sei ubriaca persa"
"ma lasciami stare" dissi spostandomi correndo su per le scale, cadendo dopo due scalini ovviamente
"attenta" bisbiglia aiutando ad alzarmi
Louis in tutto questo rimase davanti la porta, immobile
"beh che fai la, te ne puoi anche andare" disse il corvino riferendosi al ragazzo
"amala quella ragazza, amala più di te stesso, perchè fidati che nel mondo c'è qualcuno che te la ruberebbe subito"
"Louis" dissi in modo arrogante
"cosa vorrebbe dire con questo?" mi domandò il corvino "che cazzo vuoi dire con questo" di girò verso il ragazzo
"ciao" rispose e se ne andò
"Millie"
"vado in camera"

Look Into My Eyes-FILLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora