Pov's Finn
"Li metto i gemelli o no?"
"Ma è una serata tra amici non devi metterti elegante Dud" lo guardai confuso
"Non è una serata tra amici" mi fece eco imitando la mia voce "è il tuo compleanno caro mio" sorrise
"Si ma che ti frega, non sono più i vecchi e cari diciotto anni" ridacchiai facendo una voce sognante, quasi come quando da vecchio cerchi di ricordarti i vecchi tempo.
"Sei proprio stupido" mi diede una spinta alla spalla e continuo a sistemarsi.
Io misi una semplice camicia con un jeans nero rettò da una cinta, ultimamente sono un po' dimagrito.
Cercai di dare una sistemata ai miei ricci, ovviamente invano e mi drizzai un po' di profumo.Millie🧸❤️
F: Stiamo arrivando ❤️
M: vi stiamo aspettando ❤️
F: non puoi capire che figurino che sono 😂
M: già mi immagino 🥰
F: stai bene?
M: tra poco si ❤️"Andiamo Finn faremo tardi, vuoi posare questo telefono" mi interruppe lo scuro di pelle
Uscimmo di casa e salimmo in macchina.
"Jason portaci a casa di Millie" sorrisi
"Quindi con Millie?" Sussurò il ragazzo accanto a me
"Stiamo cercando di andare piano, fare tutto dall'inizio" confessai
Lui rise sotto i baffi, è proprio stupido.
"Ma cosa ridi!" Gli diedi un pugno sul braccio "non eri tu quello a dirmi che stavamo andando troppo veloce?" Gli ricordai
"Si, ma per quanto riguarda il sesso" continuò sempre ridendo
"Sei un coglione"
"Sai sembrate due bimbi voi due" concluse
Lo fulminai con lo sguardo e aspettai in silenzio di arriva a casa Brown.
Questa settimana ha casa libera, la madre è partita e il fratello è andato via per lavoro per qualche mese, pur di non farla stare sola Sadie si è stabilita lì per questi giorni.
Avrei voluto andarci io e stare con lei 24h su 24h ma meglio così, voglio la sua felicità è la sua tranquillità.
In questi giorni sto cercando di fargli capire che, anche se spesso saremo lontani, io ci sono sempre per qualsiasi cosa.
"Grazie mille" sorrisi al mio autista uscendo dalla macchina.
"Puoi amarmi in qualsiasi ora per venirla a prendere signorino"
"Tranquillo, sei libero"
Ogni tanto mi fa tenerezza, l'ho assunto qualche mese fa per via dei miei tanti spostamenti ed è davvero una mano santa, è disponibile in qualsiasi ora.
Però capisco che ha una famiglia che ha bisogno della sua presenza e così, quando so che posso farne a meno, gli lascio molta libertà.
"Heyyy!" Esultò Caleb appena la sua ragazza aprì la porta, gli diede un leggero bacio sulle labbra "sei bellissima" continuò ed entrò in casa
"Ma buonasera signor Wolfhard" scherzò quest'ultima guardandomi
"Buonasera Sadie Sink" gli diedi due baci sulle guance e oltrepassai anche io la soglia della porta.
"ciao amico! Non ci vediamo da un sacco, fatti abbracciare" corse verso di me Gaten, mi era mancato questo ricciolino in realtà.
Nonostante fosse il mio compleanno mi sembrava brutto non invitare Noah ed Iris, che per quanto possano starmi antipatici, sono comunque amici di Millie.
In realtà Noah non mi sta troppo antipatico, sembra anche un buon amico, però ancora non mi è andata giù la cotta che haavuto per Millie, quindi diciamo che lo tollero.
"non manca qualcuno?" domandai dopo aver salutato tutti quelli presenti nella camera
mancava solo lei.
"La tua ragazza è qualcosa di assurdo, per prepararsi ci mette le ore" sbuffò la rossa
"È ancora su in camera" continuò Sophia
"Che dite? Vado?" Feci un sorriso sotto i baffi.
"Prova, magari si da una mossa" alzò gli occhi al cielo Iris, che urto.Salii le scale e appena mi ritrovai davanti la camera sentii delle frasi provenire dall'altro lato della porta:
"Ma che cazzo"
"Ma perché non ci riesco"
"Mmh che nervoso"
Bussai due volte senza avere risposta, così decisi di entrare.
"Cazzo, mi hai fatto prendere un colpo" sussultò
"Beh scusa" ridacchiai "ho bussato ma non hai risposto" continuai
"Scusa, non ho sentito" rispose girandosi di nuovo verso lo specchio
"Non riesco ad agganciare queste merda di collana"
"Prima di tutto cerca di farlo con calma" alzai le spalle avvicinandomi a lei
"Non fare il simpaticone" mi guardò dal riflesso
Presi la collana tra le mani e l'agganciai bene.
Millie aveva la schiena semi nuda a causa del vestito che indossava: era nero, tappezzato di lustrini e il davanti era scoperto da una scollatura a V che risalvava il suo seno...
Quel seno...
Questo vestito le donava a pennello e risaltava ogni sua forma.
"Grazie" sorrise in modo sincero girandosi verso di me "ancora auguri" posò le sue morbide labbra sulle mie per poi staccarle pochi secondi dopo.
"Questo vestito ti sta benissimo" confessai
"Grazie, mi ha aiutato Sophia a sceglierlo"
"Sei bellissima" la guardai negli occhi e le accarezzai la guancia.
"Andiamo?"
"Si"La serata passò velocemente. Per cena abbiamo ordinato la pizza e abbiamo passato il tempo facendo dei giochi da tavolo, bevuto un po' e cantato a squarciagola, penso che i vicini in questo momento ci odiano.
"Bene bene bene" disse Sadie aprendo il frigorifero.
"Torta per il festeggiato" continuò prendendo in mano il cartone contenete il dolce "e pastìccini per l'altra festeggiata" concluse
"Festeggiata?" Dimandammo all'unisono
"Ho sempre sviato la domanda dicendovi che vi avrei detto tutto appena possibile" cominciò Millie
"Semplicemente voleva fare una sorpresa" sorrise poi la rossa affianco a lei
"Che succede?" Ridacchiai
"Avete davanti a voi" iniziò la mia ragazza "la vincitrice" continuò
"Scherzi?" Urlai appena capii di cosa si trattava
"MILLIE BOBBY BROWN VINCITRICE DI THE VOICE SIGNORI E SIGNORE" concretò
"Oh mio diooo" urlarono
"Sono così felice per te"
"Piccola Millie la vincitrice"
"Sono fiero di te"
"Bravissima amica mia"
Erano tutti intorno a lei a complimentarsi ma io non riesco anche ad esporre una parola.
Ha vinto.
Ha vinto il mio amore.
Ha vinto ed è la cosa che più volevo al mondo.
Ha vinto lei.
Ha vinto la sua bravura.
Ha vinto la sua determinazione.
Ha vinto la sua genuinità.
"Finn" disse ad un palmo dal mio viso. Ero così paralizzato che non mi ero neanche accorto di averla così vicino a me.
"Amore" dissi "hai vinto amore" la guardai negli occhi mentre dai miei cominciavano ad uscire cascate di lacrime "sono così fiero di te" continuai abbracciandola forte a me "Dio mio Millie tu non puoi neanche immaginare quanto sono felice" continuai a piangere.
"È anche grazie a te" disse "se non fosse per te non avrei mai fatto il provino"
"Ho fatto davvero il minimo" mi staccai da lei prendendogli il viso tra le mani "hai portato a casa la vittoria, sei la mia fierezza amore mio" e scoccai le nostre labbra posandole l'una sull'altra.
"Uuuuhhhh" urlarono tutti battendole le mani.
"Ti amo" bisbigliai ad un centimetro dalle sue labbra. Non mi rispose, si limitò a guardarmi e ad asciugarmi il viso dalle lacrime.
Non mi importa avere una risposta, ora è felice ed io lo sono di più.