𝐸' 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

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Dopo quel litigio in macchina decisi almeno di chiarire con Edoardo. L'ho sempre ritenuto un fratello, un amico ed il mio confidente e il pensiero di stare litigati mi faceva star male.
"Scusa Edo se non ti ho salutato ma lo sai che mi da fastidio che mi parlino così" dissi al telefono, sospirando alla fine della frase "si ho capito Becca, ma veramente non è cosa, è cattivo Rebe', è cattivo e ti può far del male" d'un tratto mi uscì "e perché Ciro mi può far del bene? E' la stessa cosa!" senza pensarci sputai sinceramente quelle parole, mi accorsi dopo di quello che avevo detto "che centra mo Ciro ne Rebe'?" riuscivo a percepire il suo tono curioso e riuscivo anche ad immaginare che faccia avrà fatto al suono di quella frase "niente, ci vediamo stasera in villa, ciao Edo" staccai il telefono non facendo nemmeno finire di parlare il ragazzo, quella frase mi era uscita spontanea, non dovevo dirla non perché non mi fidassi di Edoardo ma perché Ciro era uno dei suoi migliori amici.

Alle 9 suonarono al mio citofono, sapevo che erano le mie amiche e scesi salutando mamma e papà velocemente. "Ma si sces co pigiam Rebe'?" ridendo mi salutò Mary. In effetti avevo indossato un pantalone semplice di tuta grigio e un body nero con le spalline sottili, non avevo per nulla voglia quella sera per la figura che avevo fatto con Edo e tra l'altro, sapevo che avrei incontrato Ciro.
"Nun teng genij Mary, oggi ho detto una cosa che non dovevo dire" raccontai tutto l'accaduto, anche di Ezio, alle mie amiche e risero "scusaci ma fa un po' ridere, capitano tutt a te" le presi in giro e continuai a camminare, pensando sempre a come far per poter uscire con quel ragazzo, non avevo preso il suo numero e non avevo visto se c'era su Instagram, l'avrei cercato dopo.

"Mary vi batte 1000 a 0 staser raga'" urlò Pino quando arrivammo alla nostra solita panchina in quella villa, alle spalle c'era il disegno di mio fratello ed ogni volta che lo vedevo mi si stringeva il cuore "Pino, tu sei di parte che parl a fa" scherzai ma dissi anche la verità, Pino era innamoratissimo della mia amica Mary ma non voleva ammetterlo, che capa tost, un po' come me, innamorata di quegli occhi grandi e neri ma troppo testarda per ammetterlo a me stessa. Per ora avevo ammesso solo che un po' mi piaceva ma sapevo che c'era un sentimento più forte di una semplice attrazione.

Quella sera di Edoardo e di Ciro nessuna traccia. Mentre stavamo parlando di qualcosa, probabilmente qualche inciucio che Rosy aveva buttato fuori coinvolgendo anche i ragazzi nel discorso, sentimmo il rumore del motorino di Ciro, un Sh300 bianco e nero. Mi persi a guardarlo, era bellissimo e quella posa da duro che aveva in quel momento mi fece completamente perdere tra le nuvole "oohh Rebe', ma che fai? Lo stai fissando se continui se ne accorge" mi sussurrò Mary piano per non farsi sentire da nessuno e io ritornai tra di loro ma con lo sguardo e con la mente ero comunque assente, non riuscivo a concentrarmi in un discorso e non mi divertivano nemmeno le battute che faceva Toto', ed era strano perché Toto' era il mio passatempo preferito quando uscivamo.
Quel ragazzo mi stava mandando fuori di testa, non ero più io, dovevo fare qualcosa per rimediare. Sapevo che era un amore che non poteva andare avanti e mi convinsi di questa cosa quando all'improvviso arrivò Viola, anche lei era una ragazza del quartiere ma non ci siamo mai frequentante, salutò e baciò Ciro che ricambiò calorosamente.
Il mio cuore perse un battito e la sigaretta che stavo stringendo tra le dita cadde a terra insieme a tutti i miei sentimenti. Non sapevo Ciro fosse fidanzato, nessuno me lo aveva mai detto e tanto meno lo avevo mai visto con quella ragazza.
Sentii la gola bruciare e le mie amiche vennero da me per evitare che piangessi davanti a tutti e fare la figura della bambina. Guardai in alto e feci di tutto per trattenere le lacrime e non farle uscire.
Edoardo dopo pochi minuti mi portò in disparte "Becca, l'ho notato come guardi Ciro e ho notato anche la faccia che hai fatto quando è venuta Viola. E' fidanzato piccrè. Questa storia non può mai salire su, questo amore solo male ti può fare. Lui ama lei e credimi se ti dico che Ciro di te è attratto, me ne ha parlato parecchie volte, ma è solo infatuazione perché potrai essere sua solo nel tempo libero che ha". Piansi sulla spalla del mio amico, Ciro per me provava solo desiderio, un desiderio di portarmi a letto ma niente di più.
Io ne ero completamente innamorata ma non sarei mai caduta nelle sue braccia, non avrei mai potuto fare l'amante e non avrei mai potuto dividere lui con qualcun'altra, o forse si? 

𝐶𝑎𝑡𝑒𝑛𝑎 - 𝗖.𝗥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora