La mia maturità era appena finita e finalmente la mia estate era iniziata. Il voto che ebbi finale mi appagò molto, un semplice 78 che apprezzai tanto perché alla fine quei 5 anni di scuola me li ero trascinati con la forza.
"Estate" urlai correndo fuori dall'istituto dove ad aspettarmi c'erano i miei genitori, Ciro e le mie amiche.
"Brava amore" mi baciò la fronte mio padre facendomi sorridere "dai Peppe andiamocene" lo tirò per un braccio mia madre "perché che fa che restiamo?" si inchiodò a terra mio padre fissando negli occhi Ciro che al suo sguardo abbassò il viso intimorito. "Papà ci vediamo dopo" lo spinsi via e mi diressi dagli altri "brava cor mij" mi baciò il mio ragazzo sulle labbra "finalmente si libera" scherzarono le mie amiche e si.. finalmente, libertà!
"Stasera discoteca" guardai Ciro che a sua volta mi guardava come volesse bruciarmi viva e quasi ci stavo riuscendo, dato l'enorme caldo che faceva in quei primi di luglio "dai, andiamo tutti" feci un labbruccio e lo vidi sospirare. Sapevo che non mi avrebbe mai detto no."Come sto?" chiesi alle mie amiche.
"Mamma mij amo.." mi guardò Mary mentre addentava una patatina "..si er omm già t aess corteggiat" continuò a parlare con la bocca aperta, risi per come era buffa "ma si sicura che Ciro non dice niente?" disse Rosy e di tutta risposta sbuffai pensando che quel ragazzo non poteva comandarmi e non aveva il diritto di giudicarmi solamente per un vestito.
Il rumore del clacson ci fece sobbalzare, indossai i tacchi e in un secondo ci trovammo giù al palazzo. "Era ora" urlò Totò affacciandosi dal finestrino della macchina di Ciro e io mi avvicinai entrando nei sedili posteriori.
In un attimo il caos. Un forte rumore causato dal pugno che Ciro aveva dato al cruscotto facendo scattare l'antifurto. Rimasi senza parole a quel gesto, ma cosa gli prendeva? "Ma che hai?" lo guardò stranito Totò ma non lo rispose, mise soltanto in moto e sfrecciò velocemente.
Neanche un saluto, neanche un complimento e neanche un cenno di testa. Niente, il silenzio assoluto per tutto il tragitto.
Un silenzio che sapevo da dove provenisse.
Ciro era troppo geloso ma non poteva trattarmi così, bastava parlare ma se era questo il suo modo di fare, decisi di assecondarlo.
Scendemmo fuori al locale e di corsa, senza aspettare gli altri due, mi affiancai agli altri miei amici che stavano per entrare. C'era anche Teresa, quella ragazza era veramente simpatica "come sei bella Becca" mi guardò e si complimentò sorridendo ed io abbassai lo sguardo sussurrando un grazie che probabilmente non sentì. Mi facevano piacere quei complimenti ma non era lui a farmeli.
Ogni volta che mi preparavo per apparire un po' più bella ai suoi occhi mi sentivo come disprezzata.
"Si entra a coppie" esclamò Pino che si fiondò vicino a Mary e in un lampo mi misi affianco a Totò, costringendo Rosy ad entrare con Ciro "Becca o saij che dentro comunque stiamo tutti insieme?" mi disse il rosso mentre avanzavamo ma lo fulminai semplicemente con lo sguardo, non avrei mai fatto il primo passo quella sera.
Entrammo dentro e una sensazione di calore mi avvolse le spalle e la schiena. Una ragazza ci accompagnò al nostro tavolo e a parer mio stava già troppo andando oltre con quegli sguardi che rivolgeva al mio fidanzato.
Mi sedetti sul divanetto senza voglia di ballare e mi sentii tirare da qualcuno "guarda che l'ho capito che ci hai litigato.." mi invitò ad alzarmi Teresa "..non devi stare così tutta la serata, che senso ha?" in fondo aveva ragione, che senso aveva deprimermi? Decisi quindi di alzarmi e muovermi a ritmo delle note.Arrivò la prima bottiglia, poi la seconda e poi persi il conto perché non riuscivo a collegare troppe cose a causa di tutto l'alcool che girava nel mio stomaco. D'un tratto un senso di nausea e mi accasciai a terra per liberarmi di tutto quel peso che avevo dentro e mi sentii meglio ma la mia testa chiedeva pietà. "Tutto bene?" sentii quella voce per la prima volta quella sera e mi congelai sul posto "si" risposi secca per poi alzarmi e andare fuori, avevo bisogno di aria fresca. Mi sentivo troppo oppressa.
POV CIRO.
"Si" e andò via. Dove stava andando?
Rebecca mi mandava fuori di testa quando si vestiva così. Sapevo che dovevo essere meno oppressivo ma era più forte di me. Il pensiero di altri occhi sopra di lei mi provocava una rabbia assurda.
Non potevo farci nulla, ero geloso. Forse un po' troppo ma non me ne rendevo conto.
Lasciarsi mai, non lo avrei permesso.
Corsi fuori anch'io per poterla raggiungere e la vidi appoggiata ad un muretto, con una sigaretta fra le dita ed uno sguardo basso.
I commenti dei ragazzi si facevano sentire tra il chiasso che proveniva da dentro "ua' frà comm é tost chell" sentii dire quella frase e mi bloccai sul colpo, girandomi in direzione della voce "ma chi é tost? Rimmell a me" gli gridai contro mentre mi avvicinavo con l'intento di spaccargli la faccia.
Questo era l'effetto che mi faceva, non rispondevo alle mie azioni e avrei fatto di tutto per difenderla, anche uccidere.
"Ciro" urlò quella voce così delicata e mi girai di scatto vedendola proprio a due passi da me.POV REBECCA.
"Ciro" urlai furiosa e si girò di scatto "cor mij" mi rispose avvicinandosi "no cor mij un cazzo Ciro. Mi hai stancato. Ogni volta é questo. Mi hai rovinato la serata per un cazzo di vestito. Mi stai opprimendo troppo, basta! Non ce la faccio più. Lasciami vivere" sputai quelle parole con le lacrime agli occhi e senza aspettare neanche la sua risposta, girai le spalle e me ne andai. Avrei aspettato tutti nel parcheggio.
Mi ero stancata di sentirmi così. Era troppo geloso.
Non doveva considerarmi un oggetto e trattarmi come gli pareva.
Volevo tornare indietro e baciarlo, l'avrei tanto voluto ma l'orgoglio prevaleva, non avrei mai fatto il primo passo.
Amavo Ciro nonostante questo lato del suo carattere che non sarei mai riuscita a cambiare, dovevo solo imparare a gestirlo e non permettere di arrivare fino a questo.
"Eccoti qui" sentii una voce e mi girai felice pensando fosse quella del mio fidanzato ma mi accorsi troppo tardi che lui non era e davanti a me c'era l'ultima persona che avrei voluto vedere.
Neanche il tempo di urlare che d'un tratto il buio totale.𝓢𝓹𝓪𝔃𝓲𝓸 𝓪𝓾𝓽𝓻𝓲𝓬𝓮.
Chi potrebbe essere secondo voi questa persona? Dai che lo sapete.. o forse no.. vi lascio con il dubbio..
A presto! ❣️
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𝐶𝑎𝑡𝑒𝑛𝑎 - 𝗖.𝗥
أدب الهواة"𝘚𝘦𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢. 𝘐𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘮𝘢𝘪." Ciro e Rebecca, due vite opposte ma con qualcosa che li accomuna e che li lega dentro come una 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑛𝑎. Un amore intrigo, passionale e pericoloso.