Capitolo 12

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Hana POV

<< Finalmente >> esclamai appena l'orologio fece le quattro del pomeriggio, segno che il mio turno fosse appena terminato. Ripiegai con cura la divisa sistemandola nell'armadietto e mi chiusi la porta dello stanzino dietro le spalle. Salutai la madre di Jin con un sorriso e mi diressi verso l'uscita.

Era stata una giornata abbastanza impegnativa e il solo pensiero di tornare a casa e buttarmi in doccia mi dava sollievo.

Ero ancora sovrappensiero quando mi scontrai contro qualcosa, o meglio qualcuno.

<< Oddio scusami non ti ho proprio visto >> dissi sistemandomi la borsa sulla spalla pronta a scusarmi con la persona di fronte a me, ma appena alzai lo sguardo non potei che irrigidirmi sul posto.

I suoi occhi nocciola sembravano caldi sui miei, i capelli castani accuratamente pettinati facevano risaltare la sua mascella definita. La maglietta a maniche corte nera gli fasciava il petto muscoloso, i pantaloni eleganti erano tenuti fermi da una cintura anch'essa nera. Senza lasciare i suoi occhi, mi chinai raccogliendo la giacca cadutagli e gliela porsi.

Un sorriso beffardo si fece strada sul volto di Jackson e dovetti trattenermi dal roteare gli occhi.

<< Ti ringrazio >> disse semplicemente e scambiai un'ultima occhiata con lui prima di voltargli le spalle ed andarmene.

Dovetti respirare profondamente prima di sedermi su una panchina a qualche metro dalla gelateria.

Cosa ci faceva lì?

Non che mi sorprendesse il suo sorvegliarmi certo, ma lui e Kris non si sarebbero dovuti avvicinare così tanto a me; questo perchè Namjoon avrebbe potuto riconoscerli facilmente, così da mandare all'aria tutto il piano.

Passarono pochi minuti prima che la figura del castano si avvicinasse a me.

<< È libero? >> chiese indicando il posto accanto a me e in risposta annuii disinteressata, senza alzare lo sguardo dal mio cellulare.

<< Si può sapere che ci fai qui? >> sbuffai pensando alla situazione in cui mi trovavo. Non avevo proprio voglia di intraprendere quella conversazione,

<< Il mio lavoro >> rispose semplicemente aprendo la bottiglietta d'acqua acquistata poco prima, e portandosela alle labbra sorseggiandone il contenuto. << E poi mi ero stufato di stare in macchina, hai idea di quanto sia stancante starti appresso tutto il giorno? >>

Il suo tono scherzoso mi fece sorridere e spensi il cellulare, infilandolo nella borsa sul mio grembo. Mi sistemai sulla panchina e socchiusi gli occhi, respirando la leggera brezza primaverile che ci circondava.

<< Novità? >> il vento mi scompigliò leggermente i capelli e aprii gli occhi guardando di fronte a me.

<< No, tutto tace e non so se interpretarlo come un buon segno- >> corrugai la fronte sentendo le parole di Jackson. Come mai le trattative si erano bloccate? << la microspia che hai posizionato non ci è molto d'aiuto, abbiamo bisogno di un posto migliore>>

<< Lo so, farò del mio meglio >> sospirai richiudendo gli occhi. Mi sentivo in difficoltà: da una parte avevo quella che sembrava apparente normalità mentre dall'altra trovavo il ricordo costante di quello che era la mia missione, ovvero scoprire il più possibile su Min Joon e sui suoi traffici. Hongbin non si sarebbe mai fatto soffiare gli affari da sotto il naso, non lui. Aveva investito molto nell'ultimo periodo e aveva sempre dato un certo peso al suo lavoro. Nessuno sapeva farlo meglio di lui.

<< E comunque non dovresti avvicinarti così tanto a me >> lo rimproverai scherzosamente e lui sbuffò, facendosi scappare un sorriso. Lo osservai prendere un altro sorso d'acqua, il suo braccio era comodamente steso sullo schienale della panchina e le sue dita sfioravano la mia spalla.

Blood, Sweat & Tears (RUN II) - BTS Italian FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora