Un rumore improvviso mi svegliò.
Erano ormai le tre di notte e avevo dormito minimo 4 ore. Sento un respiro caldo sul mio collo e mi accorgo con piacere che Jimin dormiva beatamente al mio fianco. Si doveva essere addormentato poco dopo di me o forse, semplicemente voleva stare accanto a me. Il solo pensiero mi scaldava il cuore e i ricordi dei bei momenti passati insieme a lui iniziarono a farsi largo nella mia testa. Avvicino la mano alla sua guancia, ma un altro rumore proveniente da qualche stanza più in là della mia blocca il mio gesto.
Con tutta la delicatezza possibile copro il corpo di Jimin e cercando di fare meno rumore possibile mi alzo, esco dalla stanza e cerco di capire da dove provengono tutti questi rumori, anche se lievi. Tutte le stanze avevano le porte chiuse, segno che nessuno era stato svegliato. Scendo lentamente le scale e vedo una figura in salotto che si muove furtiva. Prendo la prima cosa che mi trovo tra le mani e mi avvicino.
<<Si può sapere chi sei?>> sussurro abbastanza forte da farmi sentire ma senza svegliare nessuno.
La figura blocca i suoi movimenti e si gira lentamente.
<<Hana ti ho svegliato? Mi dispiace>> sorrise Namjoon per poi accorgersi del vaso che tenevo tra le mani <<e esattamente cosa vuoi fare con quello?>> chiese con un sopracciglio alzato.
Rilassai le spalle vedendo il volto familiare <<Scusami avevo sentito dei rumori e mi sono allarmata>>
<<Non preoccuparti>> rispose sorridendo <<mi dispiace averti svegliato, sono venuto a prendere dei documenti di lavoro che avevo lasciato nella mia vecchia stanza. So che l'orario non è dei migliori ma ho molte scartoffie e senza questi fascicoli non potevo concludere>>
Subito la mia attenzione è rivolta ai fascicoli che tiene tra le mani. Non ero ancora riuscita ad intrufolarmi nella sua vecchia camera per controllare se avesse lasciato qualcosa che poteva essermi utile, pensavo avrebbe tenuto tutto al sicuro. Mi maledissi mentalmente per non essere stata più tempestiva ma cercai di rimanere composta.
<<Avrei potuto spaccarti un vaso in testa, stai più attento la prossima volta>> scherzai e lui rise grattandosi il collo.
<<Scusami ancora se ti ho svegliato, non volevo disturbarti. Ora vado, ci vediamo domani>>
<<Aspetta!>> lo fermai appena mi resi conto che se ne stava andando. Ero sola con lui e non potevo perdere questa occasione. Forse non ero ancora pronta ma dovevo approffittare per sapere più cose possibili, così da poter capire le sue vere intenzioni in merito a tutta questa faccenda.
<<Ecco, non ho ancora avuto occasione di parlare con te da quando sono tornata. Volevo solo sapere come stavi, come sono andate le cose in questo periodo>> domandai cauta.
Per un momento sentii il suo sguardo trafiggermi il cranio, come a voler trovare risposte a domande che non voleva fare.
<<Tutto sommato è andata bene. Non ti nascondo che eravamo molto preoccupati per te, anche se te l'abbiamo detto più volte. Abbiamo cercato comunque di stare il più possibile con Taehyung e andare avanti con la nostra vita>> continuò rimanendo il più calmo possibile anche se il suo tono era più che sospettoso <<tu invece Hana che fine hai fatto?>> mi domandò guardandomi dritta negli occhi.
Deglutii a fatica, ormai il nodo che sentivo in gola si era fatto più intenso. Non so cosa mi aspettavo da quella conversazione, magari tutto o niente, ma arrivati a quel punto non potevo scappare. Dovevo sapere quello che stava succedendo, era l'unico modo per tenere tutti al sicuro e soprattutto per avere le risposte che cercavo.