Hana POV
<< Si può sapere perchè cazzo non mi stai dicendo la verità? >> sussultai non appena il tono di voce di Jin si alzò. Spalancai leggermente gli occhi non aspettandomi quell'ira improvvisa e cercai di farlo ragionare.
<< Perchè pensi che ti stia mentendo? Sono inciampata sul marciapiede e una passante mi ha portato all'ospedale cosa c'è di difficile da capire? >> provai a farlo ragionare ma i suoi occhi sembravano infuocati.
<< E sei rimasta lì per ben cinque ore prima di chiamare qualcuno di noi? Veramente? >> il suo sguardo era dritto nel mio e mi sentii quasi bruciare gli occhi.
<< Mi hanno messo in codice verde, evidentemente avevano altre emergenze. Mi dispiace non avervi avvertito prima ma non c'ho pensato, ero spaventata >> non era difficile mentire per me, ma farlo con quello che consideravo il mio migliore amico non era certo una sciocchezza.
Quando Jungkook mi aveva raccontato della discussione fra Jin e Namjoon mi ero molto preoccupata, e il fatto che il maggiore non rispondesse né alle mie chiamate né ai miei messaggi mi aveva allarmato. La mattina dopo avevo deciso di andare a trovarlo in gelateria, visto che sua madre mi aveva chiamato per farmi sapere che per quella settimana potevo riposare. Non che ne avessi bisogno, ma in questo modo avevo il tempo necessario per trovare una soluzione alla questione fra Hongbin e Min Joon. Non appena varcai la soglia del negozio l'espressione di Jin era cambiata all'istante, e mi aveva trascinato nel suo appartamento che si trovava nel palazzo di fronte. Mi sentii in soggezione sentendolo gridare contro di me.
<< E quindi dopo quasi cinque ore ti è venuto in mente di avvisarci, bel pensiero Hana >> sbuffai alla sua reazione, mi sembrava di essere una bambina che veniva sgridata per aver mangiato troppe caramelle. Si passò una mano sul viso e aprì la bocca per continuare il suo monologo, ma la porta d'ingresso si aprì e spuntò Namjoon.
I due si scambiarono una veloce occhiata e Namjoon fece per andarsene in cucina, ma appena mi notò seduta sul divano col maggiore in piedi davanti a me si fermò.
<< Che succede? >> chiese allarmato e feci per rispondergli ma Jin mi precedette.
<< Succede che voi due mi state mentendo e non so per quale motivo, quindi muovetevi a dirmi qual è la verità o dovrò scoprirla da solo! >> Namjoon fece un passo indietro non appena Jin gli urlò contro e io mi strinsi nelle spalle. Non avevo nemmeno più il coraggio di guardarlo in faccia.
Rimanemmo tutti e tre in silenzio per qualche secondo, l'unica cosa udibile era il respiro affannato del maggiore che si stava innervosendo sempre più. Il suo sguardo si spostava continuamente fra me e Namjoon, attendendo una risposta.
<< Siediti >> l'ordine che diede Namjoon al maggiore mi fece trasalire e guardai Jin deglutire con fatica, per poi fare quello che gli aveva detto. Si accomodò proprio di fronte a me, mentre Namjoon si appoggiò al bracciolo del divano al mio fianco, guardando il suo fidanzato.
<< L'azienda della mia famiglia oltre che vendere azioni si occupa di altri affari. Niente che mi riguardi onestamente, ma recentemente mio zio ha avuto qualche screzio con un'azienda vicina ad Hana >> mi irrigidii non appena capii che Namjoon era più che propenso nel far sapere la verità a Jin.
Lo guardai non appena pronunciò il mio nome, ma lui non ricambiò nemmeno per un secondo il mio sguardo. La sua mascella contratta indicava il suo nervosismo nell'affrontare quel discorso e mi voltai a guardare Jin, che aveva lo sguardo piantato in quello del fidanzato. Calò il silenzio fra di noi e mi sentii a disagio.
<< Namjoon ti prego... >> sussurrai toccandogli il braccio per cercare di attirare la sua attenzione, ma non ci riuscii. Non volevo coinvolgere anche lui, Jimin era già abbastanza. Perchè non potevamo cercare di risolvere tutto senza rischiare di far del male ai nostri amici? Avevo già fatto abbastanza danni e non volevo rivivere il tutto per la seconda volta.