Hana POV
Guardai l'orologio al mio polso e sospirai soddisfatta. Quella giornata era andata alla grande. Mi ero svegliata piena di energia e il tempo a lavoro sembrava essere volato. Aver visto Jin e Miyoung la sera prima mi aveva ricaricato quasi completamente, e mi sentivo come una persona nuova. Le giornate avevano iniziato ad allungarsi e l'odore dei fiori appena sbocciati mi metteva di buon umore. Ora pensavo solo alla doccia calda che mi sarei fatta, alla cena e alle lenzuola pulite che mi attendevano. Sembrava la giornata perfetta.
Ero ancora immersa nei miei pensieri quando sentii dei passi veloci dietro di me, ma non mi preoccupai. Quando finivo tardi ero solita incontrare qualche persona che faceva jogging. Un po' li invidiavo; se solo avessi avuto la forza necessaria l'avrei fatto anch'io, specialmente per migliorare la mia resistenza. Ero troppo pigra ultimamente e se Kris avesse potuto mi avrebbe di sicuro sgridata. Sorrisi al solo pensiero del sguardo severo del maggiore, perchè sapevo che in realtà lo faceva solo per darmi sui nervi. E ci riusciva ogni volta ovviamente.
Cercai di afferrare il telefono dalla tasca posteriore dei jeans, ma qualcosa mi bloccò. Non feci in tempo a registrare quello che stava succedendo che una mano si appoggiò sulla mia bocca, impedendomi di urlare, mentre l'altra teneva fermo il mio braccio dietro la schiena.
<< Finalmente ti ho trovata >> rabbrividii al suono di quella voce così profonda e roca. Venni trascinata in un vicolo mentre cercavo di dimenarmi da quella presa troppo forte. Mi sbattè al muro e dovetti girare il viso di lato per evitare di rompermi qualcosa. Sentii la tempia pulsare a causa di quella botta ma cercai di non dar peso al dolore.
<< Chi sei?! >> quasi urlai quando la presa sul mio braccio si fece più insistente e potei giurare che mancasse poco per essere spezzato. Cercai di regolarizzare il mio fiato e pensare a come reagire. Sapevo come liberarmi da quella presa, Hongbin e Kris me lo avevano insegnato.
[...]
<< Hana, più forte >> colpii con tutta la forza che avevo nel corpo il sacco e sentii le mie dita scrocchiare. Kris mollò la presa dall'oggetto davanti a me e guardò con la coda dell'occhio Hongbin, che si trovava alle sue spalle.
<< Devi di sicuro aumentare la tua forza >> esclamò l'uomo al mio fianco e lo guardai negli occhi. Se ne stava comodo appoggiato con le spalle alla parete, le braccia incrociate davanti al petto. Era impeccabile in camicia, come sempre. Al contrario di lui io ero probabilmente paonazza in viso. Mi passai una mano sulla fronte asciugandomi il sudore e lo guardai.
<< Si può sapere perchè devo fare tutto questo? >> Hongbin sapeva benissimo che non potevo essere coinvolta completamente negli affari, e soprattutto non lo voleva. Ma sapevamo entrambi che per la mia sicurezza era meglio imparare a difendermi da sola. Nel caso in cui lui e Kris non avessero potuto aiutarmi.
<< Lo sai benissimo Hana, ora smettila di lamentarti e continua ad allenarti >> il suo tono severo mi fece roteare gli occhi al cielo e impiegai qualche secondo per riprendere fiato. Ero distrutta.
<< Perchè allora non mi insegni tu? >> la mia domanda era volta a provocarlo e lui lo sapeva benissimo. Era sempre stato in disparte, lasciando che fosse Kris a occuparsi del mio cosiddetto allenamento, e ne avevo ricavato qualche graffio e una cicatrice proprio sopra lo zigomo destro, ora coperta da un cerotto bianco. Ancora dovevo fargliela pagare per quello.
Appena pronunciai quelle parole Kris scoppiò a ridere, ricevendo un'occhiataccia dalla sottoscritta.
<< Tu? Contro di lui? Ma non farmi ridere Hana >> dovetti trattenermi dal picchiarlo mentre la sua risata riecheggiava in quella che avevo imparato fosse una sorta di palestra. La stanza era abbastanza grande ed era arredata, oltre che dal sacco di fronte a me, da qualche attrezzo e da un grande tappeto al centro di essa. Li c'erano i combattimenti; ti potevi allenare dal sopravvivere ad un'aggressione solo facendo lotta libera. Era questo che avevo imparato.