Capitolo 3, Parte 2: Impara l'arte

15 4 28
                                    

Joel aprì la porta a una bellissima ragazza che, quando lo vide, sembrò essere illuminata da una apparizione mistica.

«Joel Halliwell?» chiese la nuova arrivata, che pronunciò quel nome con la stessa solennità con cui si pronuncia una preghiera.

«Matthews, Joel Matthews. C'è qualcosa che posso fare per te?» chiese stranito lo stregone, inarcando le sopracciglia.

«Sono Cassandra, una delle protette di Jay. Volevo chiederti se fosse qui, sono giorni che provo a mettermi in contatto con lui ma non si fa vedere» spiegò la strega, visibilmente preoccupata.

«Vieni, entra» tagliò corto Joel, spostandosi di fianco alla porta e lasciandola passare.
Jade si era piazzata proprio all'ingresso del salotto, impedendo a Cassandra di andare oltre l'atrio. Dato ciò che stava accadendo, non poteva fidarsi di lei, era pur sempre un'estranea.

Cassandra salutò la strega con un gesto della mano, poi si voltò verso Joel dopo che avesse richiuso la porta.
«Jay è scomparso, a quanto pare lo ha preso qualcuno» disse lo stregone, indicando la busta dorata che aveva passato a Jade poco prima di aprire la porta.

«Ne sai qualcosa?» chiese successivamente, invitando Jade a darle la busta. Cassandra allungò una mano e la prese, aveva un brutto presentimento.

Quando la aprì, rimase sconvolta nel vedere la foto di Jay marchiata con una "X" rossa, e rimase ancora più sconvolta quando riconobbe la firma di suo padre sull'invito.

«È uno scherzo, non è possibile!» disse, alzando lo sguardo verso i due stregoni. I suoi occhi si inumidirono.

«Mio padre non c'entra niente con tutto questo! Non farebbe mai una cosa del genere!»continuò, alzando il tono della sua voce.
«Prima di tutto: chi è tuo padre? Seconda cosa: che c'entra con tutto questo?» chiese Jade, freddamente.

Cassandra non badò al tono autoritario assunto dall'altra strega, si limitò a dare le dovute spiegazioni: «M. Cybel, mio padre firma così. La "M" sta per Mideus».

«Mideus?» chiesero all'unisono Jade e Joel.
«I miei nonni avevano un debole per la mitologia greca» tagliò corto la strega.

«Non capisco come mio padre possa essere coinvolto... non sa neanche che sono una strega! Glielo avrei detto proprio in questi giorni...» continuò la ragazza, rattristata.

«A quanto pare tuo padre sa più di quanto dice. Sa che Jay è un Angelo Bianco e sa anche che io e Joel siamo due stregoni. Probabilmente, saprà anche di te» disse Jade, cercando di assumere un tono più delicato.

Joel rimase in silenzio invece. Provava molta empatia per Cassandra: anche lui, come lei, aveva avuto brutte batoste dalla propria famiglia, nell'ultimo periodo.

«Per esser riuscito a prendere in ostaggio un Angelo Bianco avrà un potere particolare, sapresti dirmi quale?» chiese lo stregone.
«Mio padre non è uno stregone, o almeno credo...» rispose Cassandra.

«Se tu hai dei poteri, probabilmente li avrà anche lui. I miei genitori non sono stregoni ma io sono imparentata con Merlino e...».
«Jade, ti pare il caso?» la rimbeccò Joel, interrompendo la strega che alzò gli occhi al cielo.

«Possiamo scoprire qualcosa in più su tuo padre consultando il Libro delle Ombre, andiamo in soffitta» le invitò lo stregone.

Mentre i tre ragazzi salivano le scale in direzione del terzo piano della casa, Joel scambiò brevemente alcune battute con Jade, sottovoce:
«Forse sta collaborando con la Sorgente, dovremmo interrogarlo prima di occuparci di lui».

«Potremmo torturarlo!» sussurrò la strega, entusiasta all'idea.
«Jade!» imprecò Joel.

Saliti in soffitta, Cassandra fu molto affascinata dal Libro delle Ombre che custodiva Joel.
«Questo è il tuo libro!?» gli chiese incredula.

Charmed TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora