Capitolo 17

6 1 0
                                    

James

Sono un coglione. Questo è tutto quello che ho capito di me in tutti questi anni.
L'ho baciata. Non ho resistito. È come se fossimo state due calamite che si sono subito attaccate. Non riesco a non pensarla. Non riesco a non starle lontano. Ma cosa mi succede? io non voglio le relazioni quelle serie da film strappa lacrime. Io voglio divertirmi.
Ubriacarmi fino a non accorgermi più di chi sono. Usare le ragazze solo per portarmele a letto. Ma questo non mi è possibile con lei.
È come se non riuscissi a farlo. Ad usarla.
Ho così tanti pensieri che mi sono anche dimenticato di dover rispondere ad un messaggio.

"Ho visto la ragazzina della festa. Quella che ti si era buttata addosso, ubriaca"

Un'altro messaggio appare sul mio schermo.

"Amico in questi giorni ti vedo davvero strano. Quella sera ti ho visto parlare con lei e non sembravate quasi nemmeno degli amici.
Se vuoi parlarne sai che ci sono".

Lancio il telefono contro il muro e mi accascio a terra. Mi porto le mani fra i capelli disperato.
Devo dimenticarla. Non posso continuare a ferirla. Non so neanche perché mi INTERESSA sapere se lei stia bene o no.
Non mi è mai fregato un cazzo di avere la paura costante di poter ferire tutte le ragazze che mi porto a letto. Ma con lei, è tutto diverso.
Devo schiarirmi le idee. Devo distrarmi. Stare da solo e pensare. Pensare a cosa voglio davvero per me.

Arrivo in palestra per poi salire sugli sfalti.
A quest'ora nel bel mezzo della sera non arriva mai nessuno quindi ho deciso di venire qua per poter stare un po' in pace.

Come non detto. La porta d'ingresso si apre emettendo un eco. Una ragazza entra all'improvviso e rimango sorpreso nel vedere
di chi sia quella coda alta e mora.
Mi chiedo solo come stia.
«Che ci fai qui a quest'ora?» Urlo a causa della distanza tra il pavimento dove si trova lei e gli sfalti alti.
«Potrei fare la stessa domanda a te» Il suo tono è scocciato. Ferito. April sembra tornare ad ignorarmi. Si incammina verso lo stereo facendo partire la musica. Rimango ad osservarla mentre si posiziona al centro della palestra iniziando a ballare.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora