Capitolo 26

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James

Per la prima volta posso dire di sentire le farfalle nello stomaco anche io.
Porto dietro l'orecchio della ragazza una ciocca di capelli che continuava a ricaderle sul viso.
Mi erano mancate queste labbra. Ne sentivo così il bisogno. Prometto che non sarà una delle tante. Prometto che la proteggerò e farò di tutto per farla stare bene. Non voglio che soffra mai più.

April decide di staccarsi.
«Ora ho rotto le regole?» Sorride.
«Si» Sorrido anch'io tornando a baciarla.
Un bacio intendo. Pieno di passione.
Un bacio che aspettavamo entrambi.

Delle gocce di pioggia ricadono sul nostro viso.
April senza fregarsene della pioggia e continua a baciarmi. Il suo sorriso è fottutamente la cosa più bella che potessi avere nella mia vita.
Ho solo diciott'anni e per tutti questi anni non ho mai provato emozioni così grandi.

«Ma che cazzo...» Qualcuno ci fa fermare.
Merda. Il suo ragazzo è davanti a noi, che ci guarda con faccia schifata sotto la pioggia.
«Oddio no..» Sento sussurrare da April prima che possa alzarsi.
«Dean posso spiegarti tutto» Urla ma il ragazzo si porta le mani tra i capelli.
«Cosa? che per tutti questi anni che ti sono stato affianco non ti sono mai bastato?» Urla contro la ragazza. Decido di alzarmi. Se gli urla di nuovo contro giuro su dio che gli tiro un pugno.
«Io volevo dirtelo...» La voce di April sembra rotta. Spezzata.
«Quindi questa cosa andava avanti da tanto»
Applaude il ragazzo.
«No, assolutamente no. È successo tutto all'improvviso. Ma non potevo dirtelo. Non volevo ferirti Dean»
«Beh complimenti. Bella mossa. Guarda che bel casino che hai fatto invece»
April rimane in silenzio.
«E tu? non dici niente? Non ti senti una merda per quello che hai fatto?» Il ragazzo sta volta si rivolge a me. «Mai stato meglio in realtà»
Sorrido e in pochi secondi un pugno precipita sul mio viso. «D'accordo me lo sono meritato»
«Tu con me hai chiuso. Non ti azzardare nemmeno più a chiamarmi o a venirmi a trovare. Addio April» Ringhia contro la ragazza che rimane senza fiato a causa del pianto.
Dean afferra un borsone per poi andarsene.
«Ehi vieni qui. Va tutto bene...» Stringo tra le mie braccia April.
«L'ho perso...» Sussurra. Questa frase provoca in me una sensazione strana. Anche se mi dispiace tantissimo per lei, mi da anche fastidio. Lui non la meritava.
«Io volevo dirglielo ma non trovavo mai il tempo...» Non sapendo cosa dirle continuo ad abbracciarla.
«Sono una persona orrenda, senza emozioni. Ho ferito una persona che amavo. Sono un mostro!» Urla stringendomi forte.
«Non sei un mostro invece. A volte è difficile trattenere tanto le emozioni perché alla fine finisci per esplodere..» Finisco per darle un bacio sulla fronte. Scusami April Wallet.
Scusami per quello che ti ho fatto.
Per quello che ho fatto succedere.
Il mostro sono io.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora