Capitolo 18

7 1 0
                                    

April

Ballare con due occhi puntati addosso mi esce difficile. Già non sono brava di mio a ballare, poi ci si mette anche lui allora stiamo messi tutti bene.

Tiro uno sbruffo fermandomi. Mi sdraio a terra distrutta. Non sono proprio portata.
Penso tra me e me. Sento dei rumori di passi venire sempre di più verso la mia direzione.

«Sei già stanca? non hai fatto nemmeno un salto» Ridacchia James. Il ragazzo si posiziona davanti a me rimanendo in piedi.
Tiro gli occhi al cielo ormai senza speranze.
«Perché lo stai facendo?» Chiede sdraiandosi con la schiena contro il pavimento anche lui.
«James se sei qui per parlare del bacio allora hai sbagliato momento. Mi dispiace, torna tra poco» Dico le ultime parole in modo disperato.
«Non volevo parlare del bacio. Per quello abbiamo tempo. Io parlavo di te» Sentendo l'ultima frase mi volto verso di lui.
«Non sei obbligata a fare tutto quello che ti dicono di fare gli altri. Ogni tanto pensa anche a quello che vuoi fare tu. Ogni tanto rompi le regole April» Quasi mi incanto nel sentirlo.
I suoi occhi brillano ogni volta che li guardo. «Io voglio farlo» Mento ormai per...quanto volte ormai ho mentito in questi ultimi giorni? Dio. Vorrei solo essere me stessa.
«Beh a me non sembra dato che siamo sdraiati su un pavimento» Un sorriso mi spunta mentre osservo che effettivamente siamo ancora sdraiati a terra. «Davvero. Non sentirti in dovere di dover sempre accontentare il prossimo. Puoi farlo benissimo sentendoti bene anche con te stessa» Sento le farfalle nello stomaco. Perché questo ragazzo deve farmi quest'effetto?
«Per caso ti sei iscritto al corso di recitazione e stai provando la tua battuta da "ragazzo innamorato e sdolcinato"? perché sembra proprio così» James scuote la testa con un sorriso. Ora mi sciolgo.
«togli la parte del corso di recitazione»
«E anche la parte del ragazzo sdolcinato. Quelle cose mi fanno al quanto cagare» Una risata vera mi esce spontanea. Sono più di settimane che non ridevo così sul serio.
«Grazie» Dico. Lui mi guarda scendendo alle labbra. Anche i miei occhi scendono verso le sue. Vorrei baciarlo. Sento che è il momento giusto. Ma qualcosa in me continua ad impedirmelo. «I-io non posso James» Mi alzo.
«Aspetta, cosa?» Chiede quasi arrabbiato.
«Mi dispiace non possiamo. Non posso. Ti prego, ora ho bisogno di stare da sola» Una lacrima mi scende mentre afferro la mia borsa.
Il ragazzo rimane lì. Seduto a terra con un viso di nuovo spento. Vorrei solo poterlo rassicurare e farlo sorridere di nuovo come faceva pochi minuti fa.

Ma non posso.
Non è mio compito.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora