10/04
A present for u for my b-day
"Lasci, l'aiuto"
Il terreno era accidentato e scivoloso e la mano di Yoongi gli si chiuse sul braccio, sorreggendolo.
La stretta era forte e salda come quella del fratello, ma non altrettanto minacciosa.
Jimin se ne accorse a malapena.
S'era accorto, invece, del momento in cui Jungkook s'era affrettato a tornare nel suo ufficio, lasciando al maggiore il compito di trovargli un posto dove passare la notte.
Jimin non aveva niente in contrario. Anzi. La sola presenza di Jungkook bastava ad innervosirlo.
Jimin mise le mani in tasca e sollevò l'orlo del cappotto e s'incamminò.
"Il Signor Jung vi piacerà" dichiarò Yoongi, alzando il fascio di luce della torcia per illuminare il loro percorso via via sempre più ripido e pericoloso.
"Mi scusi Signor..."
"Smettila di parlare formalmente, preferisco l'informale e opta per il tu, il lei e il voi mi fanno sentire vecchio!"
"Va bene Yoongi! Siete certo che non gli darà fastidio se passerò la notte da lui senza invito, e per chiedere un simile favore, poi...posso pagarlo naturalmente!"
"Certo a Hob- intendevo dire ad Hoseok i soldi potrebbero essere utili e far comodo, ma dubito che li accetterà" rispose Yoongi "Con tutta probabilità gli farà piacere la compagnia. Hob...Hoseok lavora duramente. Troppo duramente. A volte ho paura che..."
Jimin si azzardò a staccare gli occhi del terreno.
Al buio, l'espressione del menta era illeggibile.
"Immagino che non ci siano molti omega quassù" osservò.
"Gran pochi in effetti, la maggioranza degli abitanti del campo è formata da alfa e Beta, di omega ce ne sono 5 dei quali 2 sono le figlie di Nam e Pinky"
"Pinky?"
"Si Seokjin, il ragazzo dai capelli rosa che hai visto prima, ecco lui è il marito di Namjoon"
"Oh! Deve aver un gran carattere" mormorò Jimin scavalcando l'ennesima pietra.
"Gran carattere?"chiese Yoongi voltandosi a guardarlo per un istante
"Intendo dire che un'omega che vive qui deve avere un gran carattere. Tuo fratello sembra ben intenzionato ad allontanare tutti gli Omega dalla montagna" disse Jimin facendo ridacchiare Yoongi che non si trattenne dal confermare la sua tesi.
"Questa è la casa di Hoseok"disse l'alfa fermandosi davanti uno spiazzo.
Rimasero a fissare per un momento la piccola casetta di legno, attraverso le tendine della finestra brillava la luce di una abat jour.
"Non bussiamo?" domando Jimin, quando Yoongi non sembrò volersi avvicinare al portico.
"Bè, certo, io..."
Yoongi si riscosse e posò la sua torcia sulla ringhiera in legno del portico per poi salirci.
Una volta davanti alla porta si sistemò i capelli si spazzolò le maniche della giacca.
Poi, con un respiro profondo, parve studiare la porta. Infine si decise di bussare.
La porta si aprì e apparve un ragazzo dai fiammeggianti capelli rossi.
Jimin si era aspettato di vedere un ragazzo simile a quelli che aveva visto nell'ufficio, due omega che sembravano in grado di sopportare la vita difficile che certo si doveva vivere in un accampamento di taglialegna.
E non si sbagliava.
Hoseok era un ragazzo di poco più grande di lui, delicato e aggraziato. I suoi capelli rossi erano tenuti indietro da una fascia nera, indossava una tuta verde che risaltava splendidamente il fisico dell'omega.
"Oh! Bu-buonasera Signor Min!"
"Ciao Hob-, Hoseok" Yoongi prese a tormentarsi la fodera delle tasche della giacca "Scusa se disturbo a quest'ora, ma vorrei chiederti un favore se posso."
"Che genere di favore?"
"Bè..." Per un momento Min Yoongi sembrò confuso. Si fissò i piedi, per alcuni istanti prima di risollevare lo sguardo sul viso del rosso "Bè..."Oddio ci vorrà tutta la notte se va avanti così!
"Signor Jung, sono Park Jimin. Mi dispiace molto piombare qui a quest'ora di notte, ma mi trovo bloccato qui su questa montagna. Yoongi pensava che potrei chiedervi di ospitarmi per una notte".
Hoseok regalò a Yoongi un sorriso caloroso a forma di cuore "Oh! Signor Min, come siete premuroso..."
Sorprendentemente l'alfa arrossì all'inverosimile e per un momento sembrò smettere di respirare.
"Spero di non chiedervi troppo signor Jung" aggiunse Jimin.
"Oh certo che no, e ti prego dammi del tu e chiamami Hobi".
Yoongi indicò Jimin con un cenno del capo "Il signor Park doveva sposarsi quassù ma..."
"Sposarsi?" esclamò Hoseok sgranando gli occhi
"Con Jungkook"
"Ma è stupendo!" esclamò il rosso sorridendogli e abbracciandolo di slancio.
"E' tutto un equivoco" ribatte prontamente Jimin "Io non sposo nessuno!"
"Ma..." le spalle di Hoseok sembrarono cascare mentre il suo viso diventava la maschera della delusione.
"Vado a chiamare Namjoon e vi faccio portare la valigia"
"Grazie mille!" rispose Jimin entrando in casa "Siete stato davvero molto gentile"
Yoongi rimase ancora un momento sul portico, senza smettere di tormentare la sua povera giacca.
"Bene...B-Buona no-notte Hoseok"aggiunse.
"Buonanotte Yoongi" Hoseok attese ancora un istante e poi chiuse lentamente la porta.
Jimin fu confortata dal vedere che la casa dell'omega dai capelli rossi era accogliente e invitante.
Una grossa stufa in ghisa, una cucina in legno, un tavolo con quattro sedie, un piccolo divano a tre posti, una poltrona e un dondolo erano stipati nella piccola stanza.
La stanza era anche immacolata e Jimin si sentì a suo agio per la prima volta da quando era arrivato su quella maledettissima montagna.
"Sarai affamato" osservo il rosso " ti preparo del Ramen, dammi un paio di minuti"
"Oh, no, no, non voglio disturbare oltre" disse Jimin prima che il suo stomaco brontolasse sonoramente "Anche se ho un leggero languorino"
Hoseok scoppiò a ridere sonoramente "riscaldo un po' del pollo che è rimasto dalla cena che ho preparato per me e Jiho"
"Jiho, è tuo marito?" chiese Jimin.
Hoseok si bloccò e impallidì. "No. Jiho è mio figlio. Mio marito è...Non c'è più"
Jimin si sentì sprofondare.
Jeon Jungkook gli aveva detto del lavoro pericoloso lì all'accampamento dei taglialegna. Avrebbe dovuto muoversi con più cautela, parlando del marito di Hoseok.
"Mi dispiace di essere stato così sconsiderata" si scusò "Ti prego di perdonarmi e di accettare le mie condoglianze per la vostra perdita"
Hoseok scosse la testa. "Mio marito non è moro. E'... Se n'è andato."
C'era sicuramente di più, nella storia che Hoseok gli aveva lasciato intuire, ma non erano fatti suoi e così non chiese altro, Jimin non amava mettere il naso nel passato degli altri perché sapeva, anche troppo bene, quando il passato potesse essere doloroso.
Si tolse i guanti e sfilò il cappotto godendosi il caldo della stufa mentre Hoseok si dava da fare in cucina.
Qualcuno bussò alla porta, e quando Hoseok andò ad aprire Namjoon entrò con il trolley di Jimin.
"Allora quando vi sposerete con Jungkook?" gli domandò.
"Non ci sarà nessun matrimonio" gli rispose Jimin "A quanto pare non è stato Jungkook a scrivere quella lettera"Namjoon lo fisso stringendo gli occhi "E non vi sposa? Non farà la cosa giusta con voi?"
"Vedete Signor Kim, io non ho mai avuto intenzione di sposare il signor Jeon"
"E come mai?" ribatte perplesso.
Jimin aveva cercato di spiegarlo a Jeon Jungkook nell'ufficio, ma quell'alfa non aveva voluto starlo a sentire. Forse lì all'accampamento sarebbe riuscito a farlo.
"Io sono il proprietario dell'agenzia matrimoniale Soul Mate, non un candidato" cominciò a dire "La mia agenzia offre un servizio molto selettivo. Non accetto qualsiasi candidato ne accolgo ciecamente una richiesta qualunque e inoltre collaboro con il Procuratore di Stato"
"Così sei venuto qui per dare un'occhiata a Jungkook, dopo aver ricevuto quella lettera in cui lui chiedeva un Omega?" chiese Namjoon
"Sì" gli rispose "Sono venuto ad accertarmi che il signor Jeon fosse un alfa accettabile per la mia agenzia e per il programma del Procuratore."
"E aveva fatto tutta questa strada solo per scoprirlo?"
"No, non solo per questo" Jimin fece una pausa, restio a spiegare per intero la vera ragione per cui era arrivato fino a lì. Si era già sentito stupido a sufficienza per essere arrivato fin lì per niente. Ma che male avrebbe fatto parlarne, ormai? La mattina seguente sarebbe ripartito e non avrebbe mai più rivisto quella gente.
"A dire la verità, speravo di incontrare qui all'accampamento altri alfa o beta interessati a trovare un compagno" aggiunse.
"Questa mi sembra un'ottima idea!" approvò Hoseok.
"Hai ragione Hobi, è proprio così" convenne il viola tutto allegro.
"Non sapevo che il signor Jeon avesse una regola che vietava la presenza di omega all'accampamento. Sembra che abbia portato fin qui il mio album dei candidati per niente"
"Un album?" chiese stupito Hoseok "Come uno di quei cataloghi di vendita dell'emporio? Con le foto? Foto di omega che vogliono sposarsi?"
Jimin annuì "Decine d'immagini. Propongo candidati di un ben determinato livello. Istruiti nelle migliori collegi ed istituti per Omega di Seoul e dintorni, ottime conoscenze in diversi settori umanistici"
Namjoon indicò la sua borsa con un cenno del capo "E avete quel catalogo con voi?"
Jimin annuì e prese il cartaceo dalla borsa per posarlo sul tavolo.
"E avete tutti questi candidati pronti a venire qui sulla montagna?" chiese Hoseok sempre più stupito "Pronti a venire qui dove internet telefonia e tecnologia non sembrano esistere?"
"Non solo sono disposti a venire ma quelli che sono nel catalogo non vedono l'ora di farlo!" rispose felice Jimin "La solitudine non è apprezzata da nessuno alfa, beta o omega che sia. Ho passato molto tempo per selezionare le candidature che esprimevano il piacere di vivere in paesini lontano dalla città."
"Davvero c'è gente che vorrebbe vivere lontano da quello che offre la città?" chiese Namjoon
"Già, incredibile vero? Peccato che il Signor Jeon sia convinto che qui nessuno è interessato a trovare un omega!" risporse Jimin avvilito
"Jungkook ha detto così?" domando Hoseok
"Sì" annuì Jimin "Diverse volte e in modo poco cortese, devo aggiungere"
"Bha" Namjoon sbuffo e si alzò dalla sedia su cui era seduto "Quando a Jinnie è stato permesso di venire qui ero felicissimo e dal suo arrivo la mia vita qui è migliorata perfettamente!"
Jimin ascoltò le parole dell'alfa e non poté non notare la luce amorevole che aveva negli occhi parlando del suo compagno.
"Signor Kim, qui non c'è nulla che io possa fare ormai. Vi chiederei gentilmente di riportarmi giù in città domani mattina"
"Partite?" gli chiese Hoseok aggrottando la fronte "Così presto?!"
"Non ho ragione di rimanere"
"Forse se lasciate a Jungkook il tempo di riflettere, potrebbe cambiare idea" azzardò il rosso.
Jimin scosse la testa "E' stato molto chiaro nel dire che qui non vuole omega, anche senza sapere dei servizi che offre la mia agenzia matrimoniale. Puoi immaginare come reagirebbe, se sapesse che volevo portare tutti i miei candidati al suo accampamento!" concluse Jimin.
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King Of The Montain
FanfictionI BTS è eventuali IDOL sono solamente dei semplici prestavolto in questa storia e i loro caratteri e comportamenti non coi cidono minimamente con la realtà. Questa FF viaggia sulla falsa traccia di un libro che ho letto circa....15 o 16 anni fa? Av...