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Ciao firellini!
Scusate il ritardo ma come avevo preventivato  ero all'estero!

So che magari non ve frega niente ma precisamente ero in paradiso: SEOUL!!!!
Penso di essermi innamorata di quella città....e dei suoi abitanti!!!!
Comunque, ho revisionato il capitolo al volo.
Se trovate errori mi scuso in anticipo e spero vi possa piacere.
Ci rivediamo il 10 Settembre!
Buona Lettura!!!

☆☆☆☆☆☆☆

"Avanti. Sbrigati. Andiamo!" disse Jungkook facendo alzare suo fratello dalla panca della mensa.
"Che fretta c'è?" chiese il menta, acchiappando un'ultima frittella "Perché questa improvvisa urgenza di andare a Taebak"

"Provviste. " rispose Jungkook, superando i suoi uomini ancora intenti a fare colazione.

"Taebak non andrà da nessuna parte!" replicò Yoongi, allungando il passo per raggiungerlo "Quelle provviste saranno ancora là quando arriveremo"

"Pare che stia per arrivare una tempesta" replicò il moro indicando un punto lontano all'orizzonte mentre uscivano dalla mensa "Non voglio farmi sorprendere dalla pioggia"

"Da quando?" Chiese scettico Yoongi guardando il cielo nel quale fluttuava unicamente una microscopica nuvoletta inoffensiva.

"Insomma, ti muovi o no?" ribatté il  glissando bellamente la domanda.

Jungkook, dal pomeriggio precedente, non aveva pensato ad altro che a quella scappatella a Taebak.
Aveva lasciato a Seo Joon la direzione delle squadre con istruzioni precise.
Aveva fatto in modo che Yoongi lasciasse le stesse indicazioni a Chanyeol per quanto riguardava la segheria.
E soprattutto, era stato lontano da Jimin.

E dal suo corpo.

Quella era stata la parte più difficile. Specialmente dopo la mezzanotte, quando aveva ripensato a quanto fosse lontana e isolata la casetta dell'omega.
Avrebbe potuto andare e venire da quella casa senza essere mai visto, avrebbe potuto passare la notte là se Jimin glielo avesse permesso.

Ma in quel momento non ne aveva bisogno, stava andando a Taebak.
Aveva il portafoglio pieno di contanti e una volta arrivati in città avrebbe detto a Yoongi come loro due avrebbero passato la giornata.
Un premio se lo meritavano,... se lo meritavano un omega.

Mentre si avvicinavano al Pickup davanti al suo ufficio, Jungkook rallentò il passo.
Dall'altra parte del veicolo scorse un cardigan azzurro di puro cotone.

No

Voltò l'angolo e vide Jimin, Accanto a lui c'erano Hoseok e il figlio.

"Che succede?" domandò.

I due omega si guardarono e sorrisero.

"Andrò a Taegun per affari" rispose Jimin "E Hoseok e JiHan mi accompagneranno"

Hoseok rise. "Abbiamo visto Nam prendere il PickUp e abbiamo pensato, perché no?"

Yoongi era la personificazione della felicità "Fantastico!"

"NO!" grido Jungkook. "Non potete venire!"

"Perchè no?" chiese Jimin.

"Si Kook, perché no?" aggiunse Yoongi.

"Perchè Nam non scende a Taebak" gli spiegò "la macchina la prendiamo noi"

JiHan tirò suo padre per il maglione "Appa, io non voglio andare"

Jimin sbirciò nella macchina. "Perché non possiamo venire anche noi? C'è un sacco di spazio"

"Abbiamo affari da sbrigare" rispose Jungkook cercando di farla sembrare una cosa importante.

King Of The MontainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora