Capitolo 19

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"Mi dispiace per ieri, non avrei dovuto e voluto, puoi non credermi ma il mio principale pensiero eri tu." Mi guarda mordicchiandosi le labbra in attesa di una mia reazione.

"Non parliamone più, d'accordo? Non sono il tuo ragazzo e se vuoi andare con un altro credo sia.. okay, credo di essere l'ultimo a poter parlare." Afferro il suo piatto, ormai vuoto, insieme al mio e mi avvio verso il lavello per poterli riporre.

Lui mi segue per poter fare lo stesso con i bicchieri e le posate e ci ritroviamo in uno spazio decisamente stretto. È questione di un attimo, di respiri, di sguardi.

Le nostre labbra si incontrano ancora una volta e ci spingiamo verso i mobili della cucina per poterci strusciare l'uno contro l'altro, mostrando il desiderio attraverso le nostre erezioni più che presenti. Ci stacchiamo il tempo di due respiri e le nostre magliette si ritrovano ai nostri piedi, le nostre mani vagano le une sul corpo dell'altro. Lascio scendere le mie labbra sul suo collo per poterlo succhiare e leccare avidamente mentre le sue mani scendono sul mio jeans per poterlo aprire. Inizia a massaggiare la mia erezione senza sfilarmi i boxer e mugolo sulla sua pelle portando le mie mani sul suo sedere per poterlo stringere e palpare. Louis stringe le cosce attorno al mio bacino ed in un attimo ci ritroviamo sul letto ancora sfatto, ci liberiamo degli ultimi indumenti e mi lascia stendere di schiena per poter portare la sua bocca attorno alla mia erezione pulsante, dedicandole tutte le attenzioni che merita.

Dopo avermi quasi fatto raggiungere l'orgasmo, sale a cavalcioni sul mio corpo e si avvicina al mio orecchio. "Ti va di provare?" Sussurra mordicchiandomi il lobo e tendo la mano verso la sua erezione per poterla pompare. Sento la vena sporgente al centro della sua lunghezza e provo un senso di eccitazione, così annuisco con foga e riprendo a baciarlo per un tempo infinito.

"Farò di te un cattivo ragazzo." Mi morde il labbro inferiore e mi tira per i fianchi per potermi far girare, con un groppo in gola per l'ansia mi giro completamente per potermi posizionare a novanta gradi e sussulto quando sento la sua mano darmi un forte schiaffo sul sedere.

Mi torturo il labbro in preda all'eccitazione che provo in questo momento e lo sento afferrare per qualche secondo il suo jeans e poi gettarlo nuovamente a terra. Scarta un preservativo e se lo infila, avvicina la bocca al mio ano fino ad ora intatto e ci sputa abbondantemente sopra. Inizia a penetrarmi con un dito, compiendo gesti rotatori per poter far rilassare i miei muscoli e dopo un attimo di contrazione da parte mia, sento l'eccitazione alle stelle per la sensazione che mi provoca.

Lentamente, sfila le dita che nel frattempo sono diventate due ed inizia a penetrarmi a scatto, dandomi il tempo di potermi abituare al suo organo. Il mio corpo, nel frattempo, viene pervaso da una serie di brividi e quando sento le sue mani afferrarmi i fianchi ed il suo pene invadermi con pieno ritmo, stringo le lenzuola tra i pugni e lascio che le urla si trasformino in gemiti continui per la goduria a cui è sottoposto il mio corpo.

"Oh Harry, sei la persona più bella che io abbia fottuto finora." Louis geme più e più volte, pronunciando il mio nome ogni volta che i suoi testicoli si scontrano con la mia pelle. Credo di non aver mai provato nulla di simile ma il mio pene comincia a pulsare e, senza nemmeno sfiorarlo, getta l'orgasmo tra le lenzuola con grossi fiotti. Louis abbassa una mano sulla mia erezione ancora presente ed lascia che le ultime gocce di sperma gli sporchino il dito. Subito dopo se lo porta tra le labbra e lo succhia, sentendo ormai anche lui al limite. Comincia a rallentare il ritmo ed una volta raggiunto anche lui l'orgasmo, si lascia cadere all'indietro, stremato.

Dio, sento il mio sedere andare a fuoco ma decido comunque di girarmi per potermi stendere dal lato pulito del letto e riprendere fiato.

Se dovessi descrivere tutto ciò che ho provato non credo ci riuscirei facilmente ma non mi è affatto dispiaciuto, mi sento solo stremato e mi addormenterei seduta stante se le mie lenzuola non sembrassero la banca del seme.

Louis gattona verso di me, mi stampa un leggero bacio sulle labbra e gli sposto i capelli sudati dalla fronte, alzandoglieli in un ciuffo improvvisato. "Mmh, niente male. Davvero niente male." Gli lascio un buffetto sulla guancia, restando a guardarlo. "Sono stanchissimo e siamo sudati, se vuoi puoi fare una doccia." Gli indico la porta del bagno e mi appoggio sui gomiti, restando a studiare i suoi lineamenti.

"Vieni con me?" Ammicca, alzandosi dal letto.

"Ho dato già troppo per stasera, va pure." Scuoto la testa e mi passo una mano tra i capelli appiccicaticci. "I teli sono nel mobile sulla destra, usa tutto ciò che ti serve, senza problemi." Mi alzo dal letto ed allungo una mano nel comò per potergli cedere un boxer ed un pantaloncino della tuta. "Il tuo pigiama per stasera anche se probabilmente ti calzerà come pantalone lungo." Rido indicando le sue gambe e comincio a tirar fuori le lenzuola pulite.

Louis mi alza il dito medio e si rintana in bagno così ne approfitto per gettare le lenzuola sporche nel cesto della biancheria e rifare il letto in modo che sia pulito e profumato di bucato. Inizio a preparare anche il mio cambio e dopo Louis vado a rinfrescarmi velocemente, ritornando in stanza con ancora i capelli gocciolanti.

"A qualcuno qui piace succhiare.." Dico con tono provocatorio indicando con un dito tutti i segni rossi sul torace.

Lui fa spallucce e si accomoda sul lato sinistro del letto. "Così sono sicuro che non andrai a letto con nessuno."

"Stronzo." lo spintono un po' e mi stendo al suo fianco, girandomi su di un lato.

The Eight ball || Larry ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora