(Reki)Era un giorno di scuola come tanti altri, ero di pessimo umore perché il giorno prima avevo perso una gara di skate contro Shadow, mettendomi in ridicolo davanti a tutto il pubblico ,avevo ancora l'immagine del mio skate che bruciava impressa nella mia mente, come un trauma che non riuscivo a dimenticare.
Mentre ero sovrappensiero ho sentito quasi tutte le ragazze della classe bisbigliare fra di loro, così dalla curiosità, decisi di alzare la testa dal banco e vidi davanti alla lavagna, vicino al professore, un ragazzo con i capelli lunghi e azzurri, aveva gli occhi talmente celesti che non sembravano naturali e che ricordavano quasi il colore del ghiaccio..
Proprio in quel momento mi sono sentito molto curioso ma allo stesso tempo attratto dalla voglia di parlare con quel ragazzo che sembrava portare tanto dolore dentro.
Quello fu l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita.
(Langa)
Mi ricordo ancora la prima volta che mia madre mi disse di trasferirci in Giappone dopo la morte di papà. Mio padre è sempre stato un punto di riferimento per la nostra piccola famiglia e la sua morte improvvisa per me e la mamma è stato come il cadere in un'abisso, dove dolore e ansia continuavano a crescere senza riuscire a reagire e senza fare niente. Questa vicenda portò all' inizio di un lungo periodo buio nella mia vita.
Non trovavo più il coraggio di uscire di casa e di parlare con i miei amici, non riuscivo a guardare mia madre in volto perché non sarei riuscito a vedere i suoi occhi immersi nel dolore.. ma uno dei cambiamenti più grandi che si presentarono davanti a me fu l'abbandono dello snowboard. Era la passione che mi aveva ereditato papà fin da piccolo, senza di lui gareggiare nelle piste innevate non aveva più un senso , non sentivo più quel sentimento che mi avvolgeva il cuore e che nonostante le cadute e le fratture mi spingeva a proseguire questo sport. Ormai è da diversi mesi che la mia tavola si trova in cantina vicino a quella di mio padre e non penso che avrò il coraggio di ripoggiarci i piedi sopra.
Mia madre dalla disperazione aveva iniziato a maledire quella casa, dove ogni giorno che passava cresceva la tensione e la frustrazione . Così visto che lei era originaria del Giappone la nonna le consigliò di raggiungerla nella sua città natale, per intraprendere una nuova vita.
Nella nuova scuola non facevo altro che sentire gli occhi puntati addosso e questo mi trasmetteva una forte tensione. Appena entrai in classe ero ancora più teso alla sola visione del professore che mi aspettava in piedi vicino alla cattedra, ma cercai di non farlo notare.
Rivoltandomi verso i miei nuovi compagni la prima persona che notai fu un ragazzo all'ultimo banco con la testa appoggiata sul tavolo, sembrava addolorato per qualcosa ma non riuscivo a capirlo bene perché il suo volto era rivolto verso la finestra. Notai molto bene i suoi capelli rossi e scomposti, il colore sembrava quasi innaturale perché era molto acceso, rimasi quasi stupito. Stranamente mi incuriosiva e in quel momento volevo assolutamente vedere il suo volto.
Ad un certo punto si girò verso di me e notai subito i suoi grandi occhi particolari, con un colore giallo tendente al rosso. I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo.
Quello fu l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita.
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Reki x Langa fanfiction
FanfictionInizialmente per noia ho iniziato a scrivere una storia su questa ship a cui sono molto affezionato quindi ho deciso di provare a condividerla con voi.Mi scuso per eventuali errori di ortografia o battitura cercherò di fare del mio meglio. Buona let...